Dopo aver ben impressionato con Happiness Machines, loro album d’esordio, tornano a colpire i macedoni Bernays Propaganda.
Lo fanno con un nuovo album, sempre per la slovena Moonlee Records, My Personal Holiday.
Il nuovo album ci presenta una band parzialmente rinnovata, con un nuovo bassista Nenad Trifunovski (anche se in 5 dei 9 brani che compongono My Personal Holiday è presente anche il vecchio bassista Sasha Pavlovic) che ha curato anche la produzione.
I temi sia musicali che a livello testuale ci ripropongono quanto di buono si era sentito nella loro prima prova sulla lunga distanza. Quindi sonorità soprattutto di ispirazione post-punk e new wave in genere versante danzettoso (Gang of Four, Sister of Mercy, B-52’s e Killing Joke in primis, ma anche di band più “recenti” come LCD Soundsystem e !!!), mentre quando i ritmi rallentano viene fuori prepotente l’influenza dei Joy Division (Koga e Dovolno è esemplificativa).
Il bello di questo nuovo album è che la band oltre a riconfermare quanto di buono ci aveva già fatto sentire in precedenza riesce, grazie a Vasko Atanasoski (autore anche in questa prova di tutte le parti musicali, eccetto Koga e Dovolno scritta insieme a Kristina Gorovska) finalmente perfettamente a fuoco nelle sue scelte come parti di chitarra, a mescolare ancor di più le carte e a rendere i nuovi brani ancor più interessanti. Per cui è facile sentire miscelate nello stesso brano sonorità delle band citate prima con sonorità Comsat Angels o Fugazi, il risultato di questo mix ci dona brani decisamente trascinanti in cui non si fa assolutamente caso al fatto che, tranne due brani cantati in inglese, i testi sono in macedone.
Buona la prova di Kristina Gorovska autrice di tutti i testi (eccetto Ovoj den da pomine e VIP in paradise scritti a quattro mani con Vasko Atanasoski), testi che ci vengono proposti nel booklet del cd tradotti in inglese. E’ una scelta che trovo assolutamente intelligente, in quanto permette di esprimersi in maniera più appropriata e personale nella propria lingua madre ma, al contempo, permette di rendere accessibili a tutti il messaggio che si vuol trasmettere attraverso i testi, traducendoli in quella che al momento è la lingua universale. Come intelligente è la scelta di cantare due brani in inglese, scelta che permette di dare un respiro più ampio al proprio sound senza però appiattirsi totalmente su di una lingua straniera correndo il rischio di esser banali o, peggio ancora, ridicoli con pronunce spesso inadatte (sto usando un eufemismo 🙂 ).
In conclusione, come nel precedente album anche in questa nuova prova i Bernays Propaganda riescono nel non facile compito di cercare di smuovere sia le gambe che le coscienze aumentando oltretutto il tasso qualitativo dei brani. My Personal Holiday è decisamente consigliato a tutti coloro che non disdegnano le danze di fuoco, anche se debbo dire che mi hanno impressionato ancor di più quando rallentano i ritmi e vengono ispirati dai numi Ian Curtis e Adrian Borland.
Mario (febbraio 2011)
Tracklist:
1. Namesti frizura i gladuvaj
2. Buldozer
3. Ovoj pomine den da
4. My Personal Holiday
5. Preziveav
6. plasam Se od lugje
7. Blackmail
8. VIP In Paradise
9. Koga e dovolno