Dalla provincia di Salerno una power band tra Verdena ed i primi Red Hot.
Si tratta dei Terzo Piano e del loro Ep “Treppi Eppi“.
Un lavoro valido, ben suonato e dalle liriche ispirate. Suona sporco, grezzo, per nulla gentile, e la sensazione è che quello che ci vogliono dire questi ragazzi non ha nulla a che vedere con la gentilezza. Il loro è un alt rock che in certi momenti fa pensare anche ai Ministri, ma dalla vena certamente più complessa e meno “orecchiabile”.
Il salto di qualità lo fanno i testi. I cinque brani (“Lampioni in caos”, “Supermarioblues”, “Non è un problema nostro”, “Non pregare mai” e “La rima”) rappresentano inadeguatezza, abulia, vita soffocata, una vita che ti sta stretta. Una visione punk del contesto.
Il primo singolo estratto “Supermarioblues” è di certo il pezzo più importante dei cinque: cattiveria compositiva, buona tecnica espressiva sia della voce che del basso, ritmi di chitarra incalzanti e ritornello orecchiabile.
Nel complesso c’è da dire che in alcuni momenti manca l’originalità e l’impatto sonoro, ma è uno di quei gruppi che per essere giudicato per bene andrebbe visto dal vivo.
Di sicuro non abbiamo davanti ragazzi già pronti a sfondare con le vendite, ma certamente delle persone che con la loro musica hanno qualcosa da dire e che viene dallo stomaco.
Insomma, da tenere d’occhio.
Giulio Longombardi (2012)
TrackList:
1 – Lampioni in Caos
2 – Supermarioblues
3 – Non è un problema nostro
4 – Non pregare mai
5 – La mira.