14-06-2008

locandina_Stanze_Tirate_a_Lucido_MySP.jpgDa mercoledì 11 giugno si svolge a Cagliari un interessante mostra-spettacolo Stanze Tirate a Lucido.

La mostra a cura di LucidoSottile e di Giacomo Pisano sarà fruibile fino all’8 di luglio, non mancate!

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Grande successo per l’inaugurazione di “Stanze Tirate a Lucido”, evento d’arte e spettacolo al Centro Comunale d’Arte e cultura Exma di Cagliari. In soli tre giorni oltre seicento persone hanno già visitato la mostra. Affollata anche la presentazione ai giornalisti, che ha visto la partecipazione di tutta la stampa sarda tra tv, radio e giornali.

L’evento, tenuto a battesimo da Giorgio Pellegrini, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, ha richiamato un pubblico numeroso e estremamente vario. I visitatori sono stati accolti da una singolare accompagnatrice nel percorso attraverso le sette stanze allestite nella sala volte dell’ Exmà.

Il progetto, ideato, scritto e diretto da Michela Sale Musio e Tiziana Troja della compagnia cagliaritana Lucido Sottile e curato da Giacomo Pisano, si ispira a Myspace e Facebook, due tra i social network più frequentati, e si articola in sette Stanze. Ogni Stanza riproduce una pagina web che realmente esiste sul sito http://www.myspace.com/ (visitabile anche presso l’allestimento informatico che sarà predisposto all’interno del museo) e rappresenta uno dei sette soggetti immaginati tra i più significativi e interessanti che si possono incontrare sulle web communities. In orario serale le stanze, ideate e allestite da artisti diversi, saranno animate da performers e bands musicali che suoneranno dal vivo. La mattina sono comunque visitabili come installazioni a se stanti.

 

Il progetto nasce dalla riflessione sul dilagante fenomeno dei social networks, una tra le rivoluzioni più significative dell’ultimo decennio in fatto di comunicazione. Diffondere contenuti, immagini e video, promuovere attività ed eventi o semplicemente stringere nuove amicizie con persone in ogni angolo del pianeta: tutto e’ permesso quando si parla dei nuovi strumenti di aggregazione che oggi la rete virtuale offre.

E sugli spazi virtuali gli utenti costruiscono vere e proprie stanze dove mettono in scena se stessi attraverso blog, fotografie o video, bacheche di commenti e annunci di ogni genere.

STANZE TIRATE A LUCIDO riflette sul tema dei social networks mostrandone alcuni protagonisti nei loro lati più umani, e lo fa attraverso i linguaggi di arte, gestualità e musica.

 

Orario di visita:

dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21; chiuso il lunedì.

 

Per informazioni:

Centro Comunale d’Arte e Cultura Exma’

via San Lucifero 71 Cagliari

email: exma@camuweb.it, tel. 070666399

 

 

SCHEDA

 

Un progetto ideato, scritto e diretto da Michela Sale Musio e Tiziana Troja

Curatore: Giacomo Pisano

 

Light designer: Stefano De Litala

Responsabile di produzione: Rossella Serri

Elaborazioni musicali e sonore: Davide Sardo

Consulenza entomologica: Mara Lasi

Riprese e regia video: Chiara Carbotta

Foto di scena: Michelangelo Sardo

Assisitente alla regia: Adriana Cavargna

 

Artisti: Jana Frankhen, Giuseppe Carta, Erik Chevalier, Silvia Argiolas, Valentina M, Ermenegildo Atzori, Gabriele Pais, Silvia Idili, Salvatore Aresu, Stefano Orru’, Filippo Grandulli, Valeria Spiga e Giacomo Macis.

 

Performer: Ombretta Pisanu, Isottah Romanif, Mistress Severya, Gabriele Vaccargiu, Antonella Puddu, Alberto Lorrai, Daniele Meloni.

 

Bands musicali: Cleo red eyes, (P)neumatica, dj Scam, dj Andy, Khil, F43!0, Doublas, Svart1, dj

Ness, Kinatas, Dainocova, Giovanni A. Sechi, Sexy Nerds, oXA, Darkness Elite, Terra di Nessuno.

 

 

 

LE STANZE

 

stanze_hiruko.JPG*Stanza 1 : Hiruko Shigenori

Giapponese, 18 anni, studentessa.

Adora i manga, il mondo incantato e scintillante di Hello Kitty, il cosplay, le eroine degli anime. Hiruko e’ fanatica del gadget, del “cute”a tutti i costi, dei colori brillanti, è una fashion victim.

Hiruko vuole diventare stilista. Ma qualsiasi altro mestiere nel mondo dello show-business può andare bene, purché sia glitterato come i suoi sogni.

La sua stanza e’ frutto della brillante e colorata fantasia dallo scenografo Filippo Grandulli e impreziosita dalle opere di Silvia Argiolas e Silvia Idili, due giovani artiste che giocano con il colore e l’ambiguità delle immagini infantili.

Protagonista della performance e’ Ombretta Pisanu.

www.myspace.com/hirukoshigenori

 

*Stanza 2 : Morrigan

Irlandese, 34 anni.

Creatura della notte, Morrigan adora tutto ciò che e’ legato al mondo delle ombre: esoterismo, astrologia, parapsicologia. Crede nella wicca, la religione delle streghe. Sua grande passione e’ l’entomologia: nella sua stanza alleva mantidi, scarafaggi e altri insetti, compagni fedeli e fidati della sua nerissima vita.

La stanza di Morrigan e’ realizzata con gli interventi di fotografia e installazioni curati da Giacomo Macis e Valeria Spiga, attenti conoscitori del mondo delle tenebre.

(Gli insetti nelle teche curati amorevolmente da Mara Lasi).

La performer e’ Antonella Puddu

  www.myspace.com/morriganhuddup  

 

 

Stanze_Disconnesso2.JPG*Stanza 3 : Disconnessione

Disconnessa è la stanza del momento di stallo, lo schermo impazzito, il segnale assente, la tecnologia che si ribella a se stessa; quando la connessione richiesta tarda ad arrivare, dopo pochi secondi siamo già vittime dell’ “impazienza telematica”, ci scopriamo schiavi di un ritmo frenetico, voraci fagocitatori di immagini.

Rimarrà un mistero se la stanza della connessione impossibile funzioni o no.

La stanza è firmata da Ermenegildo Atzori, artista poliedrico dissidente convinto del fenomeno virtuale dei social network.

Il performer è Gabriele Vaccargiu

www.myspace.com/connessioneimpossibile

 

stanze_isottah2.JPG*Stanza 4 : Isottah Romanif

Scrittrice, 30 anni.

È una performer d’avanguardia che scrive i suoi pensieri con l’inchiostro più prezioso che esista: il proprio sangue. Isottah è geniale, rivoluzionaria, rifiuta totalmente la compartecipazione della realtà. Sceglie di usare il suo corpo, sacrificandolo ed esponendolo, facendo si’ che la performance sia la catarsi in cui piacere e disgusto si mischiano negli occhi di chi osserva e chi performa. Cerca così di contrapporre il calore della sua scrittura alla freddezza della realtà che la circonda, che spesso inchioda tutti coloro che non si estraniano mai da essa.

A curare scenografia e allestimento e’ Gabriele Pais., artista giovanissimo, elegante e minimale in ogni sua scelta.

Isottah Romanif è Michela Sale Musio.

www.myspace.com/isottahromanif

 

*Stanza 5 : Mistress Severya

Cagliaritana, 37 anni, infermiera.

La stanza di Mistress Severya è il luogo dove ci si rifugia e si cerca un rapporto che abbia schemi non comuni, in cui dominazione e sadismo si mescolano all’amore ed alla devozione.

Ogni schiavo brama essere unico nei pensieri della propria padrona.

Il corpo in questa stanza è solo strumento che filtra emozioni.

Come ogni brava padrona sa, quello che cerca uno schiavo è solo dedizione e cura totale. Un attimo di tempo che resti inalterato nella propria mente, quando sopraffatto dal lavoro, dalla routine quotidiana, dalle gerarchie, dalla meccanicità, cerca un momento di attenzione tutto per sè.

L’allestimento e le scenografie della stanza sono di Eric Chevalier, eclettico artista capace di misurarsi con temi sempre nuovi e perseguire risultati di sorprendente pregio.

Mistress Severya e’ Tiziana Troja.

www.myspace.com/mistressseverya

 

*Stanza 6 : Stanza dell’orco

Roco, Everywhere land, 100 anni

La stanza ambigua è l’inganno telematico nella sua forma più estrema.

È la stanza di un bambino, è una stanza per bambini, o meglio per i “bambini che ci cascano”.

Il pericolo che si nasconde dietro un velo di gioco è normalità.

Ma è anche la stanza che più di tutte rappresenta l’enorme farsa che il mondo virtuale può essere.

Metafora delle innumerevoli possibilità di rielaborazione e mistificazione della realtà.

L’allestimento è curato dall’ artista Jana Frankhen. da sempre interessata a trattare temi sociali scottanti.

Il performer è Alberto Lorrai

www.myspace.com/orcocattivo

 

 

 

 

 

*Stanza 7 : Band

Sedici sono i protagonisti di questa stanza, per un viaggio musicale che va dall’elettronica sperimentale con Giovanni A. Sechi, Doublas, F43!0, Khil, Darkness Elite, oXA e Svart1 alla techno body music con dj Scam, dalle sonorità rock e punk con le band Dainocova, (P)neumatica, Sexy Nerds, Cleo Red Eyes e dj Andy, fino al rock metal più estremo con Terra di Nessuno.

La stanza, allestita come una vera e propria sala prove, spazio ideale per qualsiasi progetto di musica, e’ creata da Salvatore Aresu, costumista e scenografo di indiscusso valore, che avrà il privilegio della partecipazione di artisti quali Giuseppe Carta e Valentina M.

www.myspace.com/bandstanzetiratealucido

 

Le bands si alterneranno nella stanza secondo il seguente calendario:

11 giugno: (P)neumatica

12 giugno: Cleo Red Eyes

13 giugno: Svart1

14 giugno: Doublas

15 giugno: F43!0

17 giugno: dj Scam

18 giugno: dj Scam

19 giugno: Svart1

20 giugno: Khil

21 giugno: Darkness Elite

22 giugno: Dainocova

24 giugno: Sexy Nerds

25 giugno: Sexy Nerds

26 giugno: oXA

27 giugno: Dainocova

28 giugno: dj Andy

29 giugno: terra di Nessuno

1 luglio: dj Ness

2 luglio: Darkness Elite

3 luglio: dj Andy

4 luglio: Kinatas

5 luglio: Darkness Elite

6 luglio: Giovanni A. Sechi

8 luglio: dj Scam

 

 

 

 

A connettere tutte le stanze tra loro sarà Stefano Orrù, giovane ed intenso artista cagliaritano, con la sua installazione “La Grande Madre”, è il luogo dove tutto nasce e tutto ritorna, un campo intelligente di energia che unisce ogni cosa.

Come una astratta Origine du Monde di Courbet che diventa cyborg e rispecchia i nostri tempi è una “Grande Madre” che alimenta gli intrecci comunicativi di una realtà virtuale che ci appartiene e diviene dunque, inevitabilmente, realtà concreta.

 

Il caronte della mostra sarà una Room-maid impossibile (interpretata dall’attore Daniele Meloni), icona ufficiale di “Stanze Tirate a Lucido”, metafora e ponte tra reale e virtuale.

Come buona norma della compagnia, sarà lei la parte ironica e provocatoria della mostra, una guida insolita per un viaggio nei meandri della comunicazione, in bilico fra realtà e finzione, che porterà il pubblico a riflettere sui social network.

Perché non è tutto oro tutto ciò che luccica.

 

 

 

 

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