Wow!
Il primo commento che ho fatto alla conclusione della prima prova sulla lunga distanza degli Etb e stato proprio….. wow.
L’ho scritto più volte che il 2009 è stato assai generoso musicalmente parlando, il bello che ancora non avevo sentito questo gioiellino chiamato Rock Napalm Roll degli Etb.
Già dal primo brano Pigs all around gli Etb ci fanno capire che intenzioni hanno. Infatti l’inizio dell’album è al fulmicotone, neanche i classici tre colpi di bacchette per avvisarci della partenza che subito una esplosione di sana violenza sonora ci investe immediatamente. Il primo pensiero è quello di trovarsi di fronte ad una ottima band punk-hc influenzata dalla vecchia scuola italiana con testi che non sono urlati ma vomitati, però neanche il tempo di formulare il pensiero che arriva il primo (breve) cambio con la chitarra quasi sbarazzina libera di qualsiasi distorsione aggressiva che ci introduce in sonorità del tutto diverse, il secondo cambio ci riporta sulle sonorità precedenti ma già con sfumature diverse pur sempre prettamente HC e che ci introduce al terzo cambio del brano con cori fantasticamente old school, per poi tornare al binario precedente il tutto in soli 55 secondi di pura goduria 🙂 .
Ecco a parte tre pezzi che si dipanano oltre i tre minuti tutti gli altri sono o sotto i due o poco oltre i due minuti e quindi sembrerebbe quasi di ritrovarsi di fronte ai primissimi Minutemen, ma non è così, c’è una differenza sostanziale e non da poco. Infatti gli Etb nel prosieguo dell’album non si limitano a suonare solo punk-hc (di grande qualità) ma su questa base si divertono ad inserire e miscelare tante altre sonorità tipo il jazz, il funky, il country, il pop, il death, l’ambient e così via dicendo, con cambi di marcia stupendi quasi come fossero delle mini-suite prog di, mi ripeto, pura goduria la cui massima lunghezza è 4′ e 37”.
Sul loro myspace si definiscono una band post-punk e difatti la citazione di Love Tear Us Apart dei Joy Division penso non sia assolutamente casuale, però non pensate agli Etb come ad una band tipo gli Editors, semmai loro sono un gruppo che si ispira a tutto il movimento nato dopo il punk ’77 e cosa assai più importante con quella attitudine, cioè una band che partendo dal punk si diverte a sperimentare, reinterpretando e mescolando, più generi musicali. Proprio per questo mi hanno ricordato in primis i Butthole Surfers, poi gli I Refuse It, la scena No New York e quella New Yorkese in generale quindi Sonic Youth, Circus Mort, Swans e Phosphenes, ci sono riguardo la chitarra anche sonorità che rimandano al grande John McGeoch periodo Banshees, di conseguenza tra gli interpreti più “recenti” possono ricordare i Primus, i Jesus Lizard, i Neurosis e i Red Hot Chili Peppers oltre che una grande band italiana ovvero gli ZU. Anche se ho idea che gli Etb come molti altri loro coetanei, a parte i nomi più “recenti”, la musica di molti degli artisti che ho nominato probabilmente non l’hanno mai sentita, ma gli sia arrivata di conseguenza, in maniera derivativa proprio da chi è arrivato successivamente e da quei grandi gruppi ha preso ispirazione. La cosa importante però è sottolineare che gli Etb non scimmiottano nessuno e ciò che suonano lo fanno davvero bene, si sente che si divertono a sperimentare e a picchiare duro come fabbri 😀 .
Da rimarcare oltre l’ottima prova del trio di Vercelli anche l’apporto di Carlott-ta in ben 4 brani, nei quali è talmente a suo agio e ai quali apporta il suo decisivo contributo alla riuscita degli stessi, tanto che sembra quasi strano non faccia parte della band.
Per quel che riguarda i testi son perlopiù in inglese, o qualcosa di simile data la furia con cui vengono sparati, ma c’è anche l’italiano. Comunque vista la scarsa intelligibilità (tra le poche cose che credo di aver capito è di evitare di rubare i wafer a Faz o si corre il rischio di trovarci di fronte l’incredibile Hulk), Carlot-ta esclusa, potrebbero essere anche in swahili e il risultato, ottimo, delle linee vocali ai fini dell’insieme dei brani sarebbe lo stesso.
In conclusione Rock Napalm Roll degli Etb lo si può paragonare ad un gustosissimo panino le cui fette sono fatte una di punk hardcore, l’altra di jazz e il cui contenuto è un fantastico mix di country, industrial, pop, death, noise, ambient, sludge e funky conditi con tanta ironia e voglia di sperimentare. Certo si tratta di un panino che richiede ganasce forti per esser afferrato e succhi gastrici potenti per esser digerito, ma proprio per questo Rock Napalm Roll, se non avrete paura ad affrontarlo, morso dopo morso risulterà un panino che vi donerà gusti sempre più affascinanti e alla fine quando avrete finito di trangugiarlo vi ritroverete a dire “come, già finito?”, a quel punto sarete costretti a riavviare il lettore e gustare di nuovo le 13 tracce di viaggi musicalmente intensi degli Etb.
Consigliato a tutti, eccetto i puristi dei generi musicali e i portatori di paraocchi, pardon paraorecchie 😀 .
Mario (marzo 2010)
Tracklist:
1. Pigs All Around
2. Souls Mades of Biscuits
3. Iolao Rock’n’Roll
4. Spastikoma Mrs Doroty
5. Non Sense Point of View
6. My Insanity+Interludio
7. Quarantined Species
8. Crostata/Chimera
9. Little White Wafer
10. Pietre Spasmodiche in Western Soda
11. My Friends Vampires
12. Voyeur
13. Knowledge of My Actions