Dai dischi che sto sentendo parrebbe che il 2010 sia per molte band italiane un anno di confronto con se stessi e con la propria musica.
Un anno che vuoi per l’età (che si accumula), vuoi per l’esperienza (che si accumula anche quella) ha portato più di un gruppo al traguardo volante della “maturità”.
E’ il caso anche dei milanesi Minnie’s, che dopo quindici anni di attività con L’esercizio delle distanze superano questo traguardo e si preparano ad affrontarne altri.
Ad onor del vero l’album è per la sua gran parte del 2009 (uscito per la Sangue Disken di Carlo Pastore), la nuova versione è una riedizione fortemente voluta da AC Europerecords (ovvero la nuova incarnazione di Casasonica) e distribuita dal gigante Universal (ed anche questo è un altro traguardo volante). Che presenta in più, rispetto alla edizione precedente, la cover di Senza Paura di Toquinho e Vinicius de Moraes nella versione cantata da Ornella Vanoni, rivisitata dai Minnie’s in compagnia del duo Il Genio (si quelli di Pop Porno), e da un testo inserito nel libretto dello scrittore Gianni Biondillo dedicato a Milano che ben si sposa all’atmosfera del disco.
Parlavo di maturità. Senza dubbio L’esercizio delle distanze è l’album più maturo dei Minnie’s sia nei suoni che nei testi, la scrittura è chiaramente figlia del passato punk melodico dei nostri ma ora è decisamente più vicina al college rock americano, a band come i Pixies e ancor di più ai Foo Fighter (in particolare a quelli più malinconici), e al pop. I 12 brani che compongono L’esercizio delle distanze sono tutti ben scritti, ben interpretati e prodotti con eleganza (anche se un minimo di noise in più alla Albini in qualche caso non avrebbe stonato; troppo primi Pixies? Forse, ma ci sarebbe stato bene 😀 ), con più di una canzone che si presta al passaggio radiofonico.
Quelli che mi hanno colpito di più sono l’energica Per cosa si uccide e la bellissima Mai più fiori scuri (da sola vale il prezzo dell’album), che ben rendono la sensazione di disillusione malinconica e al contempo di vitalità che trasmette l’album. Carina Dentro o fuori, cover di Death or Glory ed omaggio ai Clash, con il testo rielaborato in italiano da Luca “Bean” Barcellona, il quale ha mantenuto con la frase “dentro o fuori” l’assonanza con “death or glory” ma ne ha perso un po la potenza evocativa, “Morte o Gloria” come frase pesa un attimino di più (qui si potrebbe aprire un bel dibattito: meglio una traduzione più letterale o una più assonante quando si adatta una canzone straniera? I commenti in basso sono a vostra disposizione 🙂 ).
Per finire, con L’esercizio delle distanze i Minnie’s sono “entrati” in una nuova fase del loro percorso musicale (e probabilmente di vita), proponendoci un buon album pop-alt rock dall’attitudine punk e totalmente in italiano (cover incluse e non è poco di questi tempi vista l’esterofilia imperante), che forse a qualcuno dei vecchi fan farà storcere il naso ma son sicuro che molti altri invece apprezzeranno.
Mario (giugno 2010)
Tracklist:
1. Per Cosa Si Uccide
2. Hey
3. Lasciatemi
4. Se Arriva Il Temporale
5. Senza Paura
6. Baciami Sapido
7. L’Esercizio Delle Distanze
8. Sono Solo Sonno
9. E’ Il Sorriso X
10. Milano E’ Peggio
11. Mai Più Fiori Scuri
12. Dentro O Fuori
Frenko