E finalmente, dopo averlo aspettato un paio di anni in più rispetto al previsto, i Benzina arrivano al loro primo full lenght.
Amo l’umanità questo è l’evocativo titolo del primo album dei Benzina.
Avevo recensito ormai tre anni fa il loro secondo ep Io passo, ep che mi aveva ben impressionato per la presenza di brani che sapevano unire sonorità d’impatto, melodia e buoni testi, mentre li avevo criticati per il suono fin troppo pulito e un pizzico di troppo perfettino augurandomi di sentire nel nuovo lavoro un suono leggermente più sporco e cattivo.
Debbo dire che Enzo Russo (chitarrista, bassista, produttore ed autore di tutta la parte musicale, mentre i testi tutti in italiano sono del cantante Antonio de Tamburo) mi ha accontentato.
Amo l’umanità conferma tutto quello che di buono si era sentito nel precedente Io passo, quindi potenza sonora e buone linee melodiche, in più ci propone un suono leggermente meno radiofonico ma decisamente ancor più d’impatto, rabbioso ed interessante, testi più curati ed intriganti, brani più maturi nella struttura sia nelle parti strumentali che in quelle vocali che sanno guardare a ciò che di buono ci arriva sia dall’estero che da casa nostra. Infatti gli 11 brani che i Benzina ci propongono su Amo l’umanità è evidente che hanno come riferimento i Negramaro e in parte come in passato i Subsonica (in particolare sulle linee vocali) ma si sente l’affinità anche al sound dei Il Teatro degli Orrori, la scuola Dischord più melodica e alcune cose Nu-metal. Il tutto però ci viene proposto con personalità da Enzo, Antonio e Alessio (alla batteria) e la conseguenza è un felice mix di quanto citato prima ma il cui risultato è inequivocabilmente Benzina.
Dissi su Io passo che i Benzina erano una band ad altissimo numero di ottani, Amo l’umanità mi permette di confermare ancor con più forza questa impressione perché i Benzina su questo album sono potenti e convincenti.
Anche se non tutto (per fortuna verrebbe da dire) è perfetto, qualche passaggio sarebbe ancora da limare ed altri da rendere meno prevedibili, i cori non sono sempre azzeccati (Tracce ad es.) ed Antonio a volte esagera in enfaticità. Ma si sa molto spesso ciò che è un difetto per una persona è un pregio per un altra e viceversa, quindi va da sé che il gusto personale è il vero discrimine. Per quel che mi riguarda i piccoli difetti che ho trovato su Amo l’umanità vista la crescita fin qui fatta dai Benzina significa la quasi certezza di un ulteriore miglioramento della band partenopea.
Nel frattempo mi godo questo bell’album che consiglio indistintamente a tutti.
Mario (dicembre 2010)
Tracklist:
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Il giusto (che non c’è)
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Ogni lacrima
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Amo l’umanità
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Credi
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Tracce
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Il mio silenzio
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Se hai se
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Improbabile
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Maledetto
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Qui
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Bingo azzannerà