IOTATOLA, esce “divento viola”, il primo album delle vincitrici di “MUSICULTURA 2010”

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IOTATòLA

ESCE L’ALBUM “divento viola”

 

IL PRIMO LAVORO DI SERENA GANCI E SIMONA NORATO

(VINCITRICI MUSICULTURA 2010)

 

DISPONIBILE IN DIGITALE DAL 5 APRILE

 

 

 

 

IOTATòLA: esce il primo album “divento viola”.

Vincitrici di “Musicultura 2010 sono definite dagli addetti ai lavori una delle realtà più interessanti della musica italiana. Loro sono le trentenni palermitane Serena Ganci e Simona Norato.

 

Da martedì 5 aprile sarà disponibile in tutti i negozi digitali il loro primo lavoro, “divento viola”, anticipato, in radio, dal singolo “Ce n’est pas ça l’amour”.

 

Iotatòla è un duo “sui generis”, molto originale e “tutto da spiegare”, a partire dai soprannomi che le ragazze si sono date: Serena Ganci, infatti, si definisce “la femme du jazz” (per i suoi studi al Conservatorio del ‘13° Arrondissement de Paris’); Simona Norato, invece, “la rockeuse” del gruppo (per la passione del rock indie).

 

Iotatòla’ é un’espressione che abbiamo rubato alla figlia di un amico. – spiegano le artiste – Quando era piccola e i grandi cercavano di aiutarla a fare le cose, la bimba diceva sempre ‘io ta tola’ che vuol dire ‘io da sola’. Abbiamo sposato quest’espressione come forma di emancipazione femminile. Siamo due donne e siamo una band facciamo tutto da sole”.

 

Serena, vocalist, assieme a Simona, strumentista, con il brano “Addio”, ha entusiasmato la giuria e la platea dell’ultima edizione di “Musicultura”, vincendola, oltre a ricevere il Premio AFI per il miglior progetto discografico.

 

Serena Ganci e Simona Norato hanno scritto e suonato « divento viola » « pendendo dalle labbra della donna più rock della canzone italiana di tutti i tempi, Nada, sospese tra il culto del cantautorato Italiano di rottura degli anni sessanta e quello contemporaneo che è rifiorito nell’ultimo lustro, il french-pop più visionario dei settanta e i jingle televisivi delle pubblicità ».

 

« Divento viola » è il disco di due donne, il figlio adolescente di due autrici, diverse per indole e per formazione, che vogliono cantare i vizi, i vanti e gli scivoloni della generazione che ha compiuto trent’anni. In ogni brano c’è un micro-romanzo rosa ed un macro-tentativo di esorcizzare quell’amore che lascia grandi lividi viola.

 

Sublimare le promesse sentimentali (« Ho smesso di amarti »), ironizzare sull’autoerotismo che non basta mai (« Salvatore »), lodare le pantofole come simbolo di una sana solitudine (« Marta con le pantofole »), confessare la sfiducia politica e ammettere il ruolo provvidenziale della droga (« Giuralo Mario ») e schernire il basso grado di conforto che proviene dalle religioni: questi gli imperativi che compaiono nelle liriche del disco tra le quali fanno un giro a piedi i misantropi, i parenti pesanti (« divento viola »), i pirla dell’opposizione, i preti in poltrona (« Miss Meche »), gli innamorati cronici ed i principi azzurri che hanno venduto il cavallo (« Il principe azzurro »).

 

Spaziando tra il tono ironico e quello graffiante i temi affrontati nell’album sono molteplici: tra gli altri, quello della donna (“Tutta colpa di Barbara Handler”) e dell’amore (“Addio”).

 

L’album è prodotto da Mafi srl/RossodiSera e distribuito in digitale da Believe.

La produzione artistica è di Maurizio Filardo e Giuseppe Mangiaracina.

 

Il disco sarà presentato live in una serie di appuntamenti: tra i primi, le Iotatòla saranno il 5 aprile al Teatro Dante di Palermo ; il 9 aprile, suonerranno al centro culturale e letterario « Al Kenisa » di Enna, per poi risalire la Penisola.

 

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