UNITED CLUB
corso Vigevano 33/u, Torino
Il live club più attivo di Torino
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YOUTH OF TODAY – 3 maggio
FLESHTONES – 4 maggio
Martedì 26 aprile Unica data italiana
DISGORGE (Messico, black metal) + GRIMNESS 69 (It, black death metal) + OLOCAUSTO
I Disgorge si formano nel 1992 dalle menti di Ricky Myers alla batteria, Bryan Ugartechea al basso e voce, e Tony Freithoffer alla chitarra. Nello stesso anno rilasciano il primo demo Cognitive Lust Of Mutilation e si stabiliscono definitivamente a San Diego entrando cosi a far parte della scena brutal underground di quella città. Poco dopo Bryan lascia il gruppo e a sostituirlo saranno chiamati il cantante Matti Way e il bassista Eric Flesy. La band molto velocemente scrive nuovo materiale che sarà poi presente nel secondo demo ’95 Demo’ distribuito in tutto il mondo ricevendo delle ottime recensioni. I Disgorge suoneranno diversi show nel 1995 che aumenteranno lo stuolo di fan mentre nel 1996 registreranno il mini-cd di quattro canzoni Cranial Impalement che sarà dato alle stampe solo tempo dopo. Nel 1997 Tony ed Eric lasceranno il gruppo per dedicarsi ad altre cose e Ricky e Matti si mettono in cerca di nuovi elementi che non saranno trovati fino alla fine del 1998 nelle persone di Diego Sanchez alla chitarra e Ben Marlin (già con la band locale Strangulation) al basso. Il gruppo firma quindi con la Unique Leader records (etichetta personale dei Deeds of Flesh) che stampa il loro primo full lenght album She Lay Gutted nel novembre del 1999. Il sound è in classico stile brutal death americano di ispirazione Suffocation, Cannibal Corpse, ma i Disgorge saranno tra le band (insieme ai Brodequin) che inizieranno il processo di estremizzazione di quel sound rendendolo ancora più veloce (utilizzando quasi sempre blast beats) e più pesante (accordando ancora più basse le chitarre). Va da se che anche le vocals si approfondiscono e sembrano quasi artefatte talmente risultano gutturali e inintelligibili. Questa estremizzazione sarà poi conosciuta come Sick-Brutal. I tour che seguono vedranno i Disgorge impegnati in Europa, Nord America e Sud America. Nel 2003 dopo l’abbandono del cantante Matti a favore di A.J. Magana, la band registra quello che a tutt’oggi è ritenuto un must del genere Consume The Forsaken oltrepassando ogni limite in violenza ed estremismo sonoro e restando fortemente coerente con il genere che si sono prefissi di suonare. Nel 2005 dopo l’ennesimo cambio di cantante da A.J. a Levi Fuselier e dell’inserimento del secondo chitarrista Ed Talorda il gruppo registra il quarto album Parallels Of Infinite Torture che prosegue il discorso musicale fin qui tracciato. Per supportare l’album i Disgorge si imbarcheranno in un tour mondiale che toccherà il Giappone, l’Australia, la nuova Zelanda, la Thailandia il Messico e l’Indonesia. Attualmente il gruppo è impegnato nella stesura del nuovo materiale.
FORMAZIONE
Levi Fuselier – Vocals
Diego Sanchez – Guitar
Ed Talorda – Guitar
Ricky Myers – Drums
GRIMNESS 69 were born from the ashes of the (old) hardcore-grind band Vallium with the name of Grimness. Massive doses of chaos/noise and a clear nihilist attitude marked the sound out: the main influences came from bands like Anal Cunt, 7 Minutes of Nausea, Gore Beyond Necropsy mixed to nihilo speed punk of Rupture, Nihilist and others. During the first year of activity Grimness played their gigs as a trio: Lord Nuclear Ripped Pig, vocals & bass guitar; Tetsuo Hirashi Mitakawa, guitars; Cianus the Anus, drums. In Spring of the same year Grimness released their first split 7″ with Groinchurn. .. .. ..2002:.. it’s time for more shows, for a small tour in Italy with Malignant Tumour and for two new releases. A second split 7″ with Viscera and a split cd with Portuguese brutal gore grinders band Holocausto Canibal, released by Grindmind Records. For the first time Grimness stuff sounded a bit different: longer and more structured songs, but still with the blasphemous and nihilist approach. .. .. ..2003:.. Grimness played abroad for the first time taking part to the Obscene Extreme Festival in Czech Republic and they faced up to a line up change. Cianus The Anus left the band and was replaced by J.C. Hooker. This change brang not only the death/black metal influences and brand new ideas of the new drummer, but most of all the stability Grimness needed. .. .. ..2004:.. Natural Born Grinders, mini tour in East Europe with the Polish band Deformed. .. .. ..2005:.. the band changed the name in Grimness 69 and in September that year supported the Spanish band Avulsed on the first real European tour: 15 shows in 10 different countries. Across October – November 2005 Grimness 69 recorded their debut album “GRIMNESS AVENUE 69”. .. .. ..2006:.. Grimness 69 signed a deal with the Spanish label Grotesque Productions and released in November their first full length album. .. .. ..2007:.. during the first half of the year Grimness 69 supported the release of the debut album with 20 dates around Europe with Pungent Stench, Gorerotted and Sinister, working with a session bass player. The great success of live activity and the good responses of “GRIMNESS AVENUE 69” drove the band to a management deal with Alkemist Fanatix Europe. .. .. ..2008: .. in Summer Grimness 69 signed a double contract for the release of their second album in November of the same year, first results of the collaboration with Alkemist management. Previously recorded between October and November 2007, “ILLHEAVEN HELLS” came out on Embrace My Funeral Records for the U. S., Central and South American market and Copro Records for the worldwide release. For the first time Grimness 69 had a fourth full time member on guitars: Dr. Faustus joined the band in time to support the new album release and a full European tour with Disgorge (MEX) and Inhume. .. .. ..2009:.. Grimness 69 had a new line up. After more than 8 years in the band, The Pig leaved Grimness 69 replaced by Nerve, singer of Deadlystrain, and in the same breath The Fool joined the band at the bass guitar. Following the good responses of “ILLHEAVEN HELLS” the Spanish label Xtreem Music licensed the album worldwide once again and the band decided to support the new re-release touring across Europe with Avulsed and Emeth.
Leading the way in brutal death/grind since 1994. INHUME started out as a 9 piece on the initial try-out but soon slinked down to a sextet (and as of 2007 a quintet) setting out to conquer the world with unmatched brutality and grinding madness. With members and ex-members involved with other big names in today’s metal scene INHUME to date is one of the biggest grind/death acts around.
Venerdì 29 aprile
THE EVIDENCE (ex Chixdiggit) + ODD COMMERCIAL + ANGRY SEPTEMBER (To, punk)
Sabato 30 aprile
SHAI HULUD (Usa hardcore) + THE BLACKOUT ARGUMENT (Germania, hardcore) + LIGEIA (Usa, hardcore)
sala sotto: SOMBRERO CLUB
SHAI HULUD “A Comprehensive Retrospective” (Revelation/Goodfellas)
Gruppo americano formatosi a Pompano Beach, Florida, anche se successivamente spostatosi in modo definitivo a New York.
Il nome deriva dal racconto Dune di Frank Herbert, shai hulud è un mostro con le sembianze di un enorme verme della sabbia.
La band ha subito nel tempo un numero impressionante di cambi di line-up, ma i due membri pricipali/originali sono Matt Fox, che ha scritto gran parte della musica e dei testi e Matt Fletcher inizialmente chitarrista poi spostatosi al basso.
Gli Shai Hulud sono stati tra i primi gruppi ad essere definiti metalcore (1995), suonandolo quando in sostanza neanche esisteva e venendo solo poi riclassificati in tale genere, per questo la loro musica è totalmente diversa dal metalcore che siamo abituati a sentire ora, con una spinta hardcore molto piu pronunciata e delle influenze completamente diverse.
Immensamente sottovalutati gli Shai Hulud hanno ad oggi 1/100 della fama che meriterebbero, avendo influenzato in modo pensantissimo molti tra i principali gruppi della scena, primi fra tutti i Misery Signals (che probabilmente neanche esisterebbero se non ci fossero stati gli SH), ma restando, sopratutto in Italia,un gruppo piuttosto di nicchia.
Va anche detto che da parte loro non c’è mai stata la ricerca spasmodica di gloria e fama, e in poco meno di 15 anni hanno sempre mantenunto quasi immutato e incontaminato il proprio stile, suonando senza farsi influenzare da quello che andava di moda o da ciò che suonavano gli altri, caratteristica più unica che rara nel metalcore.Per i grandissimi Shai Hulud la nuova uscita rappresenta invece il capitolo finale di una carriera contrastata (a livello di ostacoli trovati lungo il proprio cammino e all’interno della line up), ma dalla qualità assai elevata, come dimostrato da i soli (purtroppo) due album pubblicati in dieci anni di carriera. ‘A Comprehensive Retrospective’ (il cui sottotitolo è: ‘Or: How We Learned To Stop Worrying And Release Bad And Useless Recordings’) raccoglie il demo del 1995 (da cui emerge con nitidezza come il loro metal-core/post-core fosse più che solido) e poi tutta una serie di pezzi dal vivo o estrapolati da cassetti polverosi.
Di certo i Blackout Argument possono essere tacciati di molte cose, ma indubbia è l’etica al lavoro e la passione che porta il gruppo ad essere molto prolifico: dopo i due EP su Bastardized Recordings ecco quindi “Decisions”. La band tedesca per il debutto su Lifeforce si presenta al massimo della forma fisica, dando alle stampe il lavoro più ispirato e valido della breve carriera discografica, che sebbene sia tutt’altro che lontano dagli stereotipi (come recita la press note della casa discografica) è un disco onesto, dinamico, concreto. Sempre di heavy, in your face, modern hardcore con momenti sia screamo sia melodici, ma che non rinuncia a una sezione ritmica sostenuta e a gang vocals potenti. Un episodio particolare, a metà dell’album, è la ballad “Glassbead Game”, che purtroppo non fa un gran bene ad un album che ha già momenti emozionali a sufficienza. Il lavoro dei tedeschi va però apprezzato nei pezzi più dinamici come “Abandon, Good Guy”, “Regain Serenity” e “The Used And The Dead”: sarà perché il sottoscritto ha un debole per i cori anthemici e le sezioni ritmiche movimentate, ma il tutto suona a dovere finalmente, senza annoiare come nei precedenti, standardizzati EP. Se dal vivo riescono a picchiare sul serio comincerete vedere le t-shirt della formazione in giro. (metalitalia)
Ritorno discografico per i Ligeia, americani del Massachussets (quindi non si sta parlando dei grandiosi tedeschi autori del bel disco epic ‘Gloria’ qualche anno fa), dopo due anni dal debut album ‘Your Ghost Is A Gift’, due anni trascorsi in tour in lungo ed in largo per il continente americano. Questo ‘Bad News’, licenziato come il precedente dalla Ferret records, conferma in pieno l’attitudine dei ragazzi emersa in precedenza, con un vincente mix tra hardcore e metalcore, lievemente sporcato da NU metal. Certo, niente di nuovo sul fronte occidentale, anche in virtù di un genere decisamente poco incline alle novità, ma si sa… nessuna nuova, buona nuova. Undici tracce (dieci più un intro), ben costruite e ben suonate, ma purtroppo per soli trenta minuti di durata, che ben scorrono, dense di violenza, feroce e suonata con furia e cattiveria, violenza che si alterna efficacemente e regolarmente a parti melodiche caratterizzate dalle clean vocals del poco versatile, ma comunque ideale per il ruolo, singer Keith Holuk. Strumentalmente la band se la cava alla grande, con il chitarrista Ryan Ober su tutti, e ben riesce a gestire il sound proposto, pur senza troppo caratterizzarlo con un qualcosa di personale. A livello di produzione ci siamo proprio, con un lavoro assolutamente di serie A da parte dell’Unearth Ken Susi, ed un gradevolissimo art work completa il tutto. (Hardsounds)
MAGGIOmartedì 3 maggio: YOUTH OF TODAY
mercoledì 4: FLESHTONES + SONIC BREAKERS + ACID LEMON
venerdì 6: GHOSTRIDER (pre-Necrodeath) + MANHUNT + ANGST