Il duo pisano Ultrabong si esibirà in una formazione allargata questa sera, sabato 30 aprile alle ore 22 tra le sacre mura del Centro Culturale Cantiere Sanbernardo di via Pietro Gori a Pisa.
Il progetto Ultrabong è composto da Marco Marini (flauto traverso, pad elettronici, sinth hardware e software, loop pedal, wind midi controller) e da Salvo Sequino (chitarra acustica, suonata utilizzando l’innovativa tecnica chitarristica “guitar percussion”), ma per la speciale occasione il gruppo si arricchirà della presenza musicale di Fabio di Tanno, della voce di Elisabetta Maulo (Betta Blues Society) e di una performance di Paola Bolelli.
Ultrabong nasce dall’esigenza di vivere la musica fuori da qualsiasi pastoia commerciale, musica per la musica, musica come linguaggio: per raccontare una storia, accendere emozioni. Si capisce che i due autori non si pongono limiti nel comporre i brani. Si parte spesso da un riff che evoca un suono particolare, quindi un pattern ritmico, un frammento di melodia e via così, fino ad arrivare ad una prima stesura del pezzo, che non è quasi mai quella definitiva. Ogni tessera del puzzle sonoro Ultrabong trova,(come per incanto), la sua collocazione ideale fino a che il mosaico è completato. Si potrebbe dire che la musica degli Ultrabong è il frutto di chissà quali alchimie, eppure se ne percepisce la freschezza, l’omogeneità d’intenti, la forza espressiva. E’ musica da non etichettare perché è Ultrabong, sgorga e s’insinua come acqua. Musica che si definisce man mano, fatta di piccole-grandi intuizioni; che si palesa pian piano, trasversale eppure omogenea.
Ricco il repertorio: si va dall’ambient al blues, da frammenti etno-world al jazz; sono presenti persino elementi riconducibili alla dance music. Il progetto Ultrabong è figlio di una ricerca mai fine a se stessa. Ciascuno attinge dal proprio bagaglio per convergere verso un centro comune che è il progetto Ultrabong stesso.
Ingresso libero.