JOAN ARMATRADING “To the limit” (1978)

 

Joan_ARMatrading___ToTheLimit.jpgPer anni ho ascoltato Joan Armatrading durante i mesi estivi a casa di Marcello che aveva in custodia un paio di suoi dischi: a memoria “Steppin’ out” (1979), “Me, Myself and I” (1980) e “To the limit” disco inciso per la A&M nel 1978, il primo ad incuriosirmi.

Lo recupero qualche anno dopo ed è stata una bella sorpresa perché, con le sole eccezioni di una ballata un po’ scontatella (“Your letter”) e di un rocketto gratuito (“Taking my baby up town”), “To the limit” è un bel disco che viaggia su coordinate soul-funky ma che rivela dopo qualche ascolto una certa varietà (blues e reggae si avvertono abbastanza distintamente) potendo contare anche su rifiniture vicine a quelle di “Court and spark” (*1).

Si tratta di una similitudine invero inerente il taglio e non la stoffa, ricondotta al focolare domestico grazie al lavoro di Red Young al piano che spruzza alla maniera del Bill Payne (*2) più essenziale.

Momenti migliori: “Barefoot and pregnant”, “Am I blue for you” e “Baby I”.

 

(*1) “Court and spark” è il disco, al tempo accolto da un tiepido entusiasmo, pubblicato da Joni Mitchell nel 1974. E’ un disco a sé stante nella produzione della cantante canadese, di fatto anticipa la svolta che verrà inaugurata dal notevole “The Hissing of summer lawns” (1975) e che si sublimerà in “Heijra” (1976). Sarà poi “Shadows and lights” nel 1980 a concludere idealmente la nuova stagione della Mitchell.

(*2) Bill Payne è il tastierista dei Little Feat.

 

 

 

 

Anto (1991)

 

 

 

 

Tracks:

1 Barefoot and Pregnant
2 Your Letter
3 Am I Blue for You
4 You Rope You Tie Me
5 Baby I
6 Bottom to the Top
7 Taking My Baby Up Town
8 What Do You Want
9 Wishing
10 Let It Last

 

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