NATIONAL HEALTH “National Health” (1978)

 

NATIONAL_HEALTH_National_Health__1978_.jpgCredo che il motivo principale per cui io e Alan Gowen abbiamo deciso di formare i National Health, con l’intento di suonare musica intricata e prevalentemente strumentale, sia la reazione (del tutto naturale) all’idea che la riconosciuta incapacità di suonare il proprio strumento possa essere considerata come una manifestazione di genio. Di certo non lo facciamo per moda”.

Direi che questa dichiarazione di intenti di Dave Stewart incarni alla perfezione lo spirito creativo di questo primo album dei National Health, gruppo sorto dalle ceneri degli Hatfield & the North (già autori di due grandi dischi: “Hatfield & the North” (1973) e “The Rotter’s Club” (1975)).

L’ensemble ruota attorno ad un nocciolo costituito da Dave Stewart, Phil Miller, Neil Murray e Pip Pyle e si avvale dei crediti di Alan Gowen, Amanda Parsone (già nel gruppo delle Northettes nel 1° Hatfield), John Mitchell e Jimi Hastings (dei Caravan).

Per quanto Dave Stewart e co. possano essere considerati dei gran ragionatori mi sembra, dalle prime impressioni, che in questo caso abbiano lasciato prevalere la dinamica dell’improvvisazione.

Osando direi che in alcuni momenti sembra quasi aggirarsi uno spirito “Zappiano” (la seconda parte di Borogues e l’intro, registrato dal vivo in Olanda, di Elephants). Il momento migliore resta comunque concentrato nei primi quattro minuti di Tenemos Roads, puro Canterbury sound appena venato da un pizzico di psichedelica (l’organo) ed aggraziato dal morbido duetto moog/guitar che detta il tema.

L’esordio dei National Health non è un disco facile ed a tratti c’è un po’ di dispersione ma resta l’idea di una musica fiera, poco catalogabile e assai poco alla moda.

 

 

 

 

Anto (1978)

 

 

 

 

Tracks:

  1. Tenemos Roads

  2. Brujo

  3. Borogoves

  4. Elephants

 

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