BARBARA GOBBI: ESCE IL SUO ALBUM D’ESORDIO “CIO’ CHE NON POSSO AVERE”
Dopo intoppi, ritardi, imprevisti e contratti trappola, esce il primo disco della cantautrice modenese (Zeta Factory/Venus/Believe, prodotto da Barbara Gobbi e Gabriele Rustichelli) …un progetto che racchiude 10 brani scritti tra emozioni provate e osservate da lontano
“Io rincorro, molto spesso, tutto ciò che non posso avere. Le 10 tracce che compongono il disco sono veicolate da questo concetto. Scrivendo, mi sono accorta che ogni brano ha una sorta di frase chiave che mi riporta a qualcosa che mi manca e che voglio, inevitabile chiamare il mio primo lavoro Ciò che non posso avere”!
1. ABBAN(DONO) L’abbandono è una cosa che proprio non sopporto, ma qualcuno mi ha detto che può essere un bene a volte, l’abbandono ti fa collezionare nuove esperienze, ti obbliga a cambiare, ti può pur sempre insegnare qualcosa…cosa non lo so, infatti ho messo “dono” tra parentesi.
2. E DI PASSI NEANCHE L’OMBRA Non mi resta che abbandonarmi al sonno…quando sto aspettando, per non pensarci più…odio aspettare in modo immotivato, mi stanco in fretta…e se tu arriverai troppo tardi, io non ti ascolterò più, perché sarò già altrove.
3. CERTEZZE E CEMENTO (PRIMO SINGOLO ESTRATTO) Sdoppiata tra cuore e ragione. Ciò che sento mi trattiene a terra e mi mette i piedi in testa, la mia corazza è rotta in due e non tornerà mai come prima,come del resto neanche io.Sono invidiosa della tua corazza, quella che non sono riuscita a sfilarti, perché la mia io non ce l’ho più.
4. AFA CIRCONDA Quando l’ho scritta c’era caldo. Mi soffermo a pensare che sono fortunata, che sono viva e che se potessi, preferirei avere un corpo molto più forte rispetto a quello che mi ritrovo, un corpo invincibile, che non mi faccia pensare al fatto che lo devo proteggere di continuo.
5. DONNA MANAGER Una donna che conosco solo in superficie, manager in carriera, una donna intelligente e attuale, divisa probabilmente tra realizzazione personale e voglia di libertà. Mi ritrovo anche io con un piercing al sopracciglio. Vorrei che mi raccontasse com’è, essere come lei.
6. INTRIGANTE L’Istinto può essere una salvezza o una croce, io il mio non riesco mai a tenerlo a freno…c’è chi invece riesce a sotterrarlo e sceglie la tranquillità della quotidianità che si è creato. L’istinto porta a scelte, le scelte ai cambiamenti e i cambiamenti ogni tanto fan paura.
7. LE TUE MASCHERE Tutti abbiamo delle maschere e non sempre sono negative…chiunque ha il diritto di mostrare solo parte di ciò che è…penso che però, ad un certo punto le maschere pesino, sulla faccia, penso che la pelle debba prendere aria, ogni tanto, davanti a chi si merita di guardarti.
8. IL MIO BELL’ATTIMO Ci sono momenti belli, veramente belli, in cui ti senti bene, quei momenti che sono da incorniciare e che niente e nessuno può scalfire.Senti dentro che sei felice e non sai neanche il perché. Qualcuno me lo disse quel giorno…”questo è il tuo bell’attimo!” eh, già.
9. IN SOSTANZA Non ce la faccio a cambiare, penso che le persone che dicono “cambierò”, mentano. Non si cambia spontaneamente, il tempo e i fatti ci cambiano… e quando si cambia, la nostra sostanza rimane quella.Sono come acqua in una bottiglia, prendo la sua forma, ma rimango acqua.
10. LA LIETA NOTIZIA I sentimenti hanno un percorso e se non vengono alimentati, inevitabilmente muoiono…schiacciati dai comportamenti ambigui, dalle frasi che non dicono nulla e da un sacco di paranoie. La lieta notizia è che mi è passata la voglia di venirti incontro.
Cantautrice, chitarrista, artista.
La passione per la scrittura e per i suoni la porta sin dalla tenera età ad avvicinarsi al mondo cantautorale e ogni emozione che la colpisce diventa una buona occasione per mettere su carta quello che pensa a proposito di ciò che le succede intorno, perché secondo lei, scrivere canzoni aiuta a fare ordine in testa. Dal 2003 inizia per lei una breve esperienza in svariate cover band fino a quando nel 2005 l’esigenza di dare una forma più definita a ciò che è il suo progetto musicale personale, la porta ad unirsi ad un gruppo di musicisti rock per dar vita all’arrangiamento dei brani del suo repertorio, che normalmente nascono chitarra e voce. Durante gli anni partecipa a svariati concorsi musicali in tutta Italia, ottenendo consensi e riconoscimenti. Nel 2004 conosce Angelo Valsiglio (Pausini, Oxa) e nel 2007 firma con lui il suo primo contratto discografico per la Vivi Records. In questa occasione, riarrangia completamente i suoi brani e cambia quasi tutti i suoi collaboratori in previsione dell’uscita di un disco, che fatica però a venire alla luce. Il 2010 è un anno di scelte radicali per quanto riguarda il percorso artistico della cantautrice, che decide di rompere il contratto con la Vivi Records e di intraprendere una strada autonoma e più consona alle sue aspettative. Nello stesso anno si concede un’estate di musica e riflessione in “solitario acustico” e senza l’ausilio di nessuno dei suoi musicisti partecipa a svariati festival, venendo a contatto con nuove realtà musicali e ottenendo visibilità aggiudicandosi premi e passaggi radio di alcuni dei brani presenti nel suo primo disco, ancora non pubblicato. A novembre vince il Tour Music Fest 2010 (Presidente di giuria Mogol) come “Best Songwriter of The Year” ed ha la possibilità di suonare all’Atlantico Live di Roma e di ricevere il premio discografico Alfa Music. In occasione del progetto Sonda del Centro musica di Modena, incide sotto la supervisione del produttore Marco Bertoni un suo brano inedito, che viene inserito nella compilation “Sonda vol.1”, realizzata dal Centro Musica di Modena per dare visibilità alla migliore musica emergente di tutta la regione Emilia Romagna. Il doppio CD viene presentato in occasione del MEI di Faenza. Nel 2011 firma un contratto con l’etichetta indipendente Zetafactory, che a maggio pubblicherà il suo primo disco, “ciò che non posso avere“