MERCOLEDI’ 15 GIUGNO @ CARROPONTE​: MASSIMO BUBOLA E GIULIO CAVALLI IN “SI SON PRESI IL NOSTRO CUORE”

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Mercoledì 15 giugno:

 

MASSIMO BUBOLA e GIULIO CAVALLI

 

IN

 

SI SON PRESI IL NOSTRO CUORE

 

@

 

CARROPONTE

 

Via Granelli, 1 – 20099

Sesto San Giovanni, Milano

H 21.30– Ingresso 10 euro

 

Mangia&Bevi

Pizzeria:aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 19 alle 24

Ristorante:aperto tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 19 alle 22

Griglieria: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24

Libreria Interno4: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24

 

 

 

Uno spettacolo che si snoda fra le splendide canzoni di Bubola (coautore di molti successi di Fabrizio De Andrè) e le letture dirompenti di Cavalli (attore che vive sotto scorta per via del suo impegno antimafia).

 

 

 

Letture e canzoni che rappresentano il bisogno di resistere alla volgarità dilagante,non come esercizio noioso di sottolineatura della propria presunta cultura ma come ricerca quotidiana di coraggio, grinta e divertimento, di voglia di andare a vedere con i propri occhi le cose senza facili e consolatori schieramenti più o meno politici.

 

Lo spettacolo proposto è un percorso parallelo di canzoni di Bubola e di letture scelte e recitate da Cavalli che rappresentano i riferimenti culturali di Massimo e di tanta gente che fatica a sentirsi a proprio agio nell’avvilimento culturale di questi anni.

 

E così,all’improvviso , si fondono pagine musicali indimenticabili come Don Rafaè o Il fiume del Sand Creek, perle del repertorio della coppia Bubola-DeAndrè con letture emozionanti e vibranti come Tutti assolti o Alce Nero parla,ballate di grande forza come Il cielo d’Irlanda o Niente passa invano incontrano Allan Poe e Pasolini, Virgilio e Blake, Edoardo De Filippo e Primo Levi, non come reperti di una cultura accademica ma come testimonianze vibranti di quello che viviamo quotidianamente.

 

Lo spettatore sarà colto dalla sorpresa di scoprirsi così coinvolto e toccato dalla poesia e dal racconto, dalla capacità di Massimo e Giulio di liberare le nostre emozioni dalla patina di cinismo che il quotidiano ci trasmette.

 

Uno spettacolo che è teatro e concerto, politica e poesia, insomma la sintesi di una nuova resistenza, quella del cuore e del cervello.

 

Da non perdere.

 

IN APERTURA “LETTURE RESISTENTI” a cura dell’ANPI TOM BENETOLLO DI MILANO

 

 

 

MASSIMO BUBOLA BIO

Massimo Bubola è presente sullascena della canzone d’autore italiana dalla metà degli anni Settanta: ilsuo primo album di studio, “Nastro Giallo”, è del 1976.

Fu l’album che impressionò Fabrizio De André, che si avvalse della collaborazione di Massimo Bubola perla scrittura dei testi e delle musiche delle canzoni di “Rimini” (1978) e de ”L’Indiano”(1981), gli album che ne rilanciarono la carriera, con canzoni come “Andrea”, “Sally”, o “Fiume Sand Creek”. Ma nel frattempo Bubola portava avanti anche la sua particolarissima mistura di folk e di rock, che si cristallizzava nel seminale album “Marabel”(1979), che univa chitarre elettriche a delicati arpeggi di matrice folk a supportare testi poeticamente ricchissimi.

Bubola ha miscelato la musica contesti di grande respiro letterario, formalmente curatissimi, che ha cantato e recitato anche in rassegne esplicitamente dedicate alla poesia accanto a Gregory Corso, Lou Reed, Eric Andersen ed altri.

Il suo terzo album “Tre Rose” (1981), più acustico e dai toni più intimisti, è stato prodotto da Fabrizio De André. È il suo primo disco a conquistare la top ten della classifica italiana.

La Fado ha pubblicato poi anche l’omonimo “Massimo Bubola”(1983), che segna un ritorno ad atmosfere elettriche e potenti ballads.

Nel corso degli anni, inoltre, Massimo Bubola ha portato avanti la sua passione per le traduzioni, realizzando la versione italiana di molte canzoni di autori americani come Dylan, Petty, DeVille.

Dal 1989 riprende copiosa la produzione discografica a proprio nome di Bubola: l’artista conferma la sua unicità nel panorama italiano ed europeo con album come “Vita, morte e miracoli” (1989),“Doppio lungo addio”del 1994 (considerato da molti come il più importante disco rock in lingua italiana), “Mon Trésor”(1997), “Diavoli e farfalle”(1999) e i primi tre volumi del cd “Il Cavaliere elettrico” (pubblicati fra il 2001 e il 2002), in cui Massimo Bubola ripropone le sue più belle canzoni dal vivo.

Nel febbraio 2004 è stato pubblicato“Segreti trasparenti”,il nuovo album di canzoni inedite. È stato forse l’album realizzato da un cantautore meglio recensito nella primavera del 2004, che ha raccolto consensi sia sulle riviste specializzate sia sui maggiori quotidiani nazionali.

Nel Novembre 2004, infine, viene pubblicato “Il Cavaliere Elettrico IV(I personaggi)”, che completa l’omonima quadrilogia live, con un’enfasi particolare sul folk rock, di cui Massimo Bubola può dirsi uno dei fondatori in Italia, con riprese di brani come “Voltalacarta”, “Coda di lupo”, “Lorelei”, “Eurialo & Niso”, “Camicie Rosse”, “Dino Campana”, “Dostoevskij” e molte altre canzoni. Tutte queste poesie per musica hanno la caratteristica di essere dei brevi ritratti,delle biografie in forma canzone, in cui, nello stretto giro di strofe e ritornelli, Massimo Bubola densamente racconta la vita di personaggi famosi e di gente comune, rimanendo, in Italia, uno dei pochi grandi maestri “ritrattisti” da ballata.

Infine, nel 2005, viene pubblicato“Quel lungo treno”, in cui il cantautore si riappropria della tradizione folk veneta, è il sedicesimo album di Massimo Bubola: è un album tematico, dedicato alla Prima Guerra Mondiale.

Nel 2006 ha pubblicato un libro di poesie e lettere musicate musicate dal titolo “Neve sugli Aranci”.Nell’aprile 2008 è uscito l’album di canzoni inedite “Ballate di terra e d’Acqua”,premiato da tutta la stampa specializzata con voti altissimi, definito album di grande solidità ed innovazione, riconfermando l’autore veronese nel suo percorso di grandi canzoni. Nel dicembre 2008 pubblica l’album “Dall’altra parte del vento”, contenente 11 dei 21 brani scritti con Fabrizio De Andrè; un album dedicato al decennale della scomparsa del cantautore genovese, di cui Massimo fu longevo collaboratore. Il 2009 è l’anno di Chupadero, un album che, oltre ad essere un disco di musica e canzoni, è prima di tutto un’avventura, un confronto tra l’epica di due culture, quella americana e quella italiana che si confrontano su uno dei temi più salienti dell’epica popolare: i banditi, o per meglio dire, i fuorilegge. Nel 2010 esce invece Romagna Nostra, i classici del liscio reinterpretati, riveduti e “corretti”…

 

 

 

GIULIO CAVALLI BIO

Giulio Cavalli (Milano, 26 giugno 1977), attore,scrittore, regista e politico italiano, dopo aver fondato a Lodi la compagnia Bottega dei Mestieri Teatrali, firmando il testo e la regia di spettacoli “locali”come Il Cantafavole Muto, Tetiteatro e un chicco di caffè, Carro Poetico, Pulvere de Katabatù e Filo Spinato sale alla ribalta con lo spettacolo Kabum! …come un paio di impossibilità nel 2006 (con la direzione artistica Paolo Rossi). Dopo (Re) Carlo (non) torna dalla battaglia di Poitiers, spettacolo sulla vicenda del G8 a Genova nel 2001 e sulla morte di Carlo Giuliani, l’attività prosegue con Linate 8 ottobre 2001: la strage, scritto insieme al giornalista Fabrizio Tummolillo, monologo sull’incidente aereo costato la vita a 118 persone, debuttato nel dicembre 2006 al Piccolo Teatro di Milano. Del 2007, inoltre, Bambini a dondolo, dramma sul turismo sessuale infantile.

Dalla stagione 2007-2008 Giulio Cavalli è direttore artistico del Teatro Nebiolo di Tavazzano con Villavesco, nella provincia di Lodi.

L’ultima produzione è il recente Do ut Des, spettacolo teatrale su riti e conviti mafiosi. A causa delle minacce mafiose ricevute a seguito della messa in scena di quest’ultimo spettacolo, gli è stata assegnata una scorta. Cavalli prosegue nella sua denuncia delle collusioni e infiltrazioni mafiose con Radio Mafiopoli e altri spettacoli. Il 4gennaio del 2010 viene assegnato il Premio Giovani Giuseppe Fava.

Nell’ottobre 2010 esce il suo primo libro Nomi, cognomi e infami per la collana Verdenero di Edizioni Ambiente.

 

 

 

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