ROCK ISLAND FESTIVAL
Un ragazzo di vent’anni
28 giugno – 3 luglio 2011
Area Feste di Bottanuco (BG)
ingreso gratuito
Ventesima edizione di uno dei festival di musica indipendente più longevi della
penisola con un cast eccezionale: Verdena, One Dimensional Man, Zu,
Bud Spencer Blues Explosion, Mariposa, Virginiana Miller, Ardecore.
Tutto ad ingresso gratuito, bello come un ragazzo di vent’anni.
1992. A Sanremo vince Luca Barbarossa, titolo della canzone: Portami a ballare. Detto fatto.
Nell’estate del ‘92 nasce Rock Island Festival. Musica rock, indipendente, da ballare, ascoltare,
vivere. Che da allora nutre una storia lunga vent’anni.
Qualcuno con Rock Island c’è cresciuto. Rock Island Festival 2011, un ragazzo di vent’anni. Venti,
cifra tonda, un traguardo da festeggiare con un’edizione irripetibile di un festival che è diventato
generazionale. Come ogni estate Rock Island torna ancora una volta a scrivere la storia
dell’indie italiano. Un festival che è una festa, sei giorni di concerti, un modo per intendere non
solo la musica ma tutta la realtà che ci circonda.
Rock Island ce l’ha fatta, anche quest’anno, nonostante tutto. Giovane, ambizioso, desideroso di
guardare avanti senza paura, con un’idea precisa in testa. Le date: 28 giugno – 3 luglio. Le band:
18, sul Main Stage, per un cast davvero invidiabile – e altre sul Bomboclat Stage, il nuovo secondo
palco con Diego Potron, Notimefor, Requiem for Paola P. e Minnie’s .
Qualche nome? Verdena prima di tutto. Il loro tour sta demolendo club e palazzetti di tutta Italia a
suon di numeri e decibel. Rock Island Festival ve li regalerà il 30 giugno, a ingresso gratuito, come
per tutti gli altri concerti del festival. Una data da segnare in grassetto sull’agenda dell’estate.
E gli altri giorni del festival non son da meno: One Dimensional Man, Zu, Bud Spencer Blues
Explosion, Mariposa, Virginiana Miller, Ardecore, Aucan, Gea. Poi spazio anche a realtà
emergenti come Il Cielo di Bagdad, Spread, Verbal, Bangarang!, Aim. E per cominciare, il 28
giugno, la Notte della Fumaio Records, serata interamente dedicata a una giovane etichetta
bergamasca che si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nel panorama indie del
nostro Paese con Bancale, Il Garage Ermetico, Caso e La Nevicata dell’85. Mentre sul Bomboclat
Stage Diego Potron, Notimefor, Requiem For Paola P. e Minnie’s animeranno i cambi del palco
principale. Il tutto con un’area ristoro attrezzata a birreria, ristorante e griglieria, un’area stand
dalle dimensioni raddoppiate (a creare un mini villaggio di banchetti di etichette discografiche,
case editrici, associazioni culturali, ong, onlus) e un’area campeggio.
Il conto alla rovescia è iniziato. Rock Island Festival 2011, bello come un ragazzo di vent’anni.
ROCK ISLAND FESTIVAL
Un ragazzo di vent’anni
28 giugno – 3 luglio 2011
Area Feste di Bottanuco (BG)
ingreso gratuito
Programma
main stage
28 giugno
NOTTE DELLA FUMAIO RECORDS
Il Garage Ermetico
Bancale
Caso 2 luglio
La Nevicata dell’85 Bud Spencer Blues Explosion
Il Cielo di Bagdad
AIM
29 giugno
Zu
Aucan
Verbal
3 luglio
VIRGINIANA MILLER
30 giugno Mariposa
Verdena Bangarang!
Gea
1 luglio
One Dimensional Man
Ardecore
Spread
Programma
bomboclat stage
29 giugno
DIEGO “dead man” POTRON
Zu
sul main stage
30 giugno
notimefor
VERDENA
sul main stage
1 luglio
requiem for paola p.
One DIMENSIONAL MAN
sul main stage
2 luglio
minnie’s
BUD SPENCER BLUES EXPLOSION
sul main stage
cast e mini bio
Diego “dead man” Potron
One Man Band rurale (cassa, rullante,
stomp-box, lap steel, ukulele,
banjo e voce) che propone un repertorio
prevalentemente fatto di
spiritual tradizionali(fine ‘800) e canti
afroamericani rurali in chiave trash
blues.
Notimefor
Pop-punk festaiolo e spensierato,
ricco di riff contagiosi, infiltrazioni di
synth e ritornelli catchy. Dalla provincia
di Milano uno scampolo di soleggiata
California.
Requiem for Paola P.
Tensione rockista e vigori corali, rotondità
melodiche e testi innervati
da livide immagini metropolitane:
il punk d’autore della band bergamasca
fra commozione catartica e
ribellione sudata.
Minnie’s
Un punto di vista ad alta intensità
emozionale su Milano e gli anni zero
in chiave punk’n’roll. Fra citazioni letterarie,
rifacimenti che non ti aspetteresti
(la Vanoni carioca di Senza
paura) e una voglia enorme di scacciare
via la paura.
martedì 28 giugno 2011
NOTTE DELLA FUMAIO RECORDS
Fumaio è l’etichetta immaginaria,
così definita perché non è un’etichetta
tradizionale e non ambisce
ad esserlo. E’ un una passione che
cerca di creare un network musicale,
un piccolo laboratorio di autoproduzione,
e nasce alcuni anni fa
dalla visione di tre onnivori appassionati
di suoni e rumori.
Da quel momento i tre hanno cominciato
a prestare un’attenzione
diversa nei confronti di quello che
accadeva nel mondo musicale a
loro vicino; la curiosità è sempre stata
suscitata in particolare dal sottobosco
e dalle sue proposte in chiaroscuro.
Con questo spirito negli anni
sono emersi percorsi espressivi che
hanno colpito l’immaginario dei tre
per la loro specifica personalità.
Con i musicisti cui si è proposta la nostra
collaborazione abbiamo interagito
in modo differente, cercando di
valorizzare le caratteristiche di ogni
singolo gruppo. Partendo dal presupposto
che credevamo in ogni
progetto, quando necessario abbiamo
partecipato sia da un punto
di vista finanziario che tecnico alla
realizzazione dei dischi, valorizzando
i pochi e semplici mezzi a disposizione.
Con piccoli passi, differenti di volta
in volta, cerchiamo dunque di supportare
attivamente il percorso degli
artisti che ci stimolano, cercando di
rendere più facile il loro essere musicisti
e più interessante il nostro essere
ascoltatori. Ecco il senso dell’etichetta
immaginaria…
cast e mini bio
Il Garage Ermetico
Il Garage Ermetico nasce come un
progetto di Daniele Suardi e Maurizio
Bonfanti. I primi dischi formano
una trilogia votata a un’elettronica
low-fi traballante con chitarre
acustiche folkeggianti e parole appiccicate
con lo scotch. Per “Pinpilinpauxa”
(2008) si aggiunge Caso
alla batteria, e le canzoni assumono
le sembianze di un cantautorato
post-punk lirico, neorealista e urgente.
Col nuovo ep “Pugni nell’aria”
(2010) entra in formazione il nuovo
batterista Stefano Zenoni e Riccardo
Zamboni alle chitarre, mentre la
scrittura si affina facendosi rotonda
e tagliente.
Bancale
Attivi dal 2006, i Bancale sono un trio
dedito a un blues sporcato di echi
industriali, paesaggi post-apocalittici
e spirito avant. La formazione
prevede una voce che dice-canta,
una chitarra e una serie di tamburi
e lamiere. Nel gennaio 2009 il gruppo
pubblica “Bancale ep”, cinque
brani sulla provincia come luogo
sociale ed esistenziale, mentre è di
quest’anno il primo lavoro sulla lunga
distanza, “Frontiera”. Dieci canzoni
sulla Fine che allargano lo spettro
sonoro del gruppo grazie anche
alla produzione di Xabier Iriondo.
Caso
Caso è il progetto musicale di Andrea
Casali. Dopo un passato da
batterista hardcore, a metà anni
zero si sposta alla chitarra acustica,
avanza di qualche metro sul palco
e prova a raccontarsi con la sua
stessa voce. Cambiano i suoni ma
l’urgenza è la stessa, punk. Nel 2006
le prime registrazioni casarecce, nel
2009 il primo disco ufficiale, “Dieci
Tracce”. “Tutti Dicono Guardiamo
Avanti” (2011) è l’ultimo lavoro.
Caso suona volentieri nelle cantine,
nei garage, per strada, nel giardino
di casa, negli appartamenti, nelle
soffitte, anche senza amplificatori.
La nevicata dell’85
Inizialmente composti da Ivan Cortesi
(parole, voce, chitarra) e da Andrea
Ardigò (batteria, pad) come
combo strumentale fautore di colonne
sonore di un osservatore muto,
La Nevicata dell’85 si estende e
completa con l’arrivo di Davide Catoggio
(basso e chitarra). Il primo e
omonimo disco (2011) vede la presenza
della voce, più parlata e urlata
che cantata, su trame strumentali
che evocano Bergamo, le sue periferie
e la sua provincia, i ricordi.
mercoledì 29 giugno 2011
cast e mini bio
I
Aucan
Attivi dal 2009 gli Aucan portano in
tour “Black Rainbow”, il loro terzo
disco. Un lavoro innovativo sia dal
punto di vista dei suoni che dell’approccio
compositivo. Uniscono l’attitudine
di una rock band al sound
delle più recenti produzioni elettroniche
inglesi, facendo dei loro live
qualcosa di unico. Spaziano da ritmi
dubstep e breakbeat a desolati
paesaggi ambient, da synth eterei
a batterie micidiali e bassi da far
esplodere l’impianto. Il loro è così
un set massiccio ed eterogeneo,
che fonde efficacemente melodie
evocative e il suono d’impatto di un
power trio.
Zu
Gli Zu si formano nel 1997 a Roma
con una formazione che vede Luca
Mai al sax baritono, Massimo Pupillo
al basso e Jacopo Battaglia alla
batteria. Nel 1999 esce il loro primo
album “Bromio” che suscita grande
interesse nella stampa musicale
e nel pubblico, ma è con “Igneo”,
uscito nel 2002 e registrato da Steve
Albini, che gli Zu ricevono unanimi
consensi, soprattutto a livello internazionale.
Fino ad oggi il gruppo ha inciso 14
album, inclusi due live e tre split; ha
suonato in festival in Europa, America,
Asia ed Africa; e ha collaborato
con Mike Patton, Buzz Osborne dei
Melvins (entrambi presenti nell’ultimo
lavoro “Carboniferous”, del
2009), Roy Paci, Matt Gustafsson e
Eugene Chadbourne.
La musica del gruppo, difficile
da classificare, è una fusione tra
hardcore, punk, math-rock e metal.
Lo stile, anche se con cambiamenti
nel corso degli anni, è basato su
continue evoluzioni ritmiche e armoniche.
Il gruppo (o i suoi membri) ha preso
parte ad altri progetti musicali, dei
quali alcuni esistenti solo come esibizioni
dal vivo, interessati nel creare
una vasta gamma di stili musicali,
dal jazz al metal, passando per la
canzone popolare in romanesco
(Ardecore).
L’11 febbraio 2011, con un comunicato
sul loro sito, gli Zu annunciano
che Jacopo Battaglia lascia il gruppo
per concentrarsi su altri progetti.
Ad oggi non è noto il nome del nuovo
batterista della formazione.
Verbal
Il post rock dei Verbal procede per
masse sonore che si muovono in
vasti territori musicali tendendo ad
un’efficace sintesi, dove i blocchi
delle composizioni stanno in equilibrio
tra intrecci di chitarre e tastiere,
temi di basso, poliritmi di percussioni
ed inserti di voci reali e campionate.
E’ sul palco dove si esprime al meglio
l’essenza dei Verbal, grazie alla
cura degli elementi visuali e scenici.
Attualmente la band si sta dedicando
alla stesura e all’arrangiamento
di nuovi brani, in attesa di registrare il
primo disco a fine estate 2011.
giovedì 30 giugno 2011
cast e mini bio
Gea
Attivi dal 2001 e con quattro uscite
discografiche nel loro curriculum,
sono senza dubbio una delle band
culto dell’indie italiano. Fanno del
sound scarno e asciutto e della ritmica
spumeggiante il loro marchio
di fabbrica. Stefano Locatelli, Benny
Brezzolari e Raoul Rota-Nodari tornano
sul palco di Rock Island Festival
nell’ambito del mini tour che anticipa
l’uscita del nuovo album prevista
nel corso del 2012, che vede la collaborazione
di Alessandro Ravasio
(ex Lana) in qualità di manipolatore
di suoni digitali.
Verdena
I Verdena nascono nel 1995 per volontà
dei fratelli Alberto e Luca Ferrari,
rispettivamente cantante/chitarrista
e batterista, ai quali si unisce
presto Roberta Sammarelli nelle vesti
di bassista.
Dall’esordio discografico “Verdena”
del 1999, la band ha intrapreso un
percorso di crescita entusiasmante
quanto inesorabile. I successivi “Solo
un grande sasso”,”Il suicidio del samurai”
e “Requiem” testimoniano
l’evoluzione del trio verso un sound
sempre più maturo e una ricerca
sempre maggiore sia negli arrangiamenti
che nei testi.
Dopo un silenzio durato tre anni, trascorsi
a registrare nel loro Henhouse
Studio ai piedi del Monte Misma,
tornano ad inizio 2011 con un mastodontico
doppio album: “WOW”.
Uscito nel gennaio 2011, il disco riscuote
un plauso unanime di critica
e pubblico e precede il tour che
dall’inverno scorso sta riempiendo
locali e palazzetti di tutta Italia. Per
l’estate sold out annunciati praticamente
ovunque.
venerdì 1 luglio 2011
cast e mini bio
Ardecore
Sono partiti recuperando la tradizione
musicale della loro città
d’origine, Roma, e le prime incisioni
italiane pre-guerra in uno splendido
e omonimo disco del 2005 infarcito
di murder-ballads popolari e
blues verace. Il seguito, “Chimera”
(2007), primo lavoro di brani autografi,
si è aggiudicato la targa Tenco
come migliore opera prima. Alla
fine dell’anno scorso è poi arrivato
“San Cadoco”, opera potente e
onirica in cui gli Ardecore uniscono
il passato al futuro, il maschile al
femminile, la realtà al sogno, su di un
ponte immaginario da attraversare
lentamente, nella contemplazione
dell’Amore.
One Dimensional Man
One Dimensional Man nascono nel
1995 e da allora, nonostante cambi
di formazione e momentanei scioglimenti,
hanno scritto alcune tra le
più belle pagine del rock indipendente.
I loro album “One dimensional
man”, “1000 doses of love”,
“You kill me” e “Take me away”
rimangono ad oggi pietre miliari della
produzione italiana di genere. Un
gruppo di culto che, trainato dalla
personalità istrionica di Pierpaolo
Capovilla, ha accompagnato e
fatto sudare un’intera generazione
di giovani in cerca di emozioni forti.
Archiviata per il momento la gloriosa
parentesi de Il Teatro degli Orrori,
acclamato come migliore realtà
italiana degli ultimi anni, il progetto
One Dimensional Man riparte nel
2010. Pierpaolo Capovilla al basso e
alla voce, Giulio Ragno Favero alle
chitarre e backing vocals ed il nuovo
e incazzatissimo batterista Luca Bottigliero,
napoletano e già drummer
del duo Mesmerico, ricostituiscono
la band.
Una breve serie di concerti nei più
conosciuti club italiani ha fatto da
antipasto per il nuovo tour, in attesa
di un album la cui uscita è prevista
proprio nelle settimane precedenti
a Rock Island Festival 2011. Nel
frattempo godiamoci “The Box”, il
cofanetto antologico pubblicato in
occasione della reunion del gruppo
contenente i primi quattro lavori.
Spread
Nati nel 1999 nella provincia Bergamasca
gli Spread si dedicano immediatamente
alla produzione di brani
originali. pubblicano nel 2009 il loro
primo album “Anche i cinghiali hanno
la testa”, a cui segue un’ intensa
attività live tra i club e i festival più
importanti d’Italia. Nello stesso periodo
il gruppo si dedica alla stesura di
nuovi brani.
La lavorazione del secondo lavoro
occupa l’intera estate e buona
parte dell’autunno 2010: “C’è tutto
il tempo per dormire sottoterra”, qusto
il titolo dell’album, arriva ad inizio
2011 con la collaborazione di Alberto
Ferrari dei Verdena, che si occupa
del mastering.
sabato 2 luglio 2011
cast e mini bio
Il Cielo di Bagdad
Un sogno, due parentesi di montagne,
e nel 2004 nasce il progetto Il
Cielo di Bagdad. “Manca solo la
neve” è il titolo del primo ep del 2006
contenente 7 tracce, che fa da preambolo
al primo lavoro sulla lunga
distanza “Export for Malinconique”,
premiato con oltre 130 date su e
giù per la Penisola. L’anno in corso
vedrà il gruppo campano misurarsi
con il nuovo disco “Unhappy the
land where heroes are needed or lalalala,
ok”, un ep di 4 tracce inedite
a cui seguirà un secondo ep di remixes
di brani del precedente album
realizzati da: Port Royal, Dedo, Mikey
Eat Plastic e Nekos. La loro musica si
muove tra il post-rock più cinematico
di fine anni ‘90 e le coloratissime
freakerie folk dei nuovi indiani metropolitani
del nostro tempo.
Bud Spencer Blues Explosion
Granitico duo chitarra-batteria attivo
dal 2007 con un primo ep autoprodotto
a soli due mesi dalla nascita,
i Bud Spencer Blues Explosion
fanno da subito incetta di premi
(su tutti l’Heineken Jammin Contest
2007) e riconoscimenti da parte della
websfera e non solo che accoglie
con favore il loro rock-blues settantiano
tutto energia e tensione.
Nel 2008 pubblicano il primo disco
sulla lunga distanza dal titolo omonimo,
e con il primo lavoro ufficiale
l’attività live si fa sempre più intensa:
un tour nell’inverno 2008 di oltre 40
date in tutta Italia fino ad arrivare al
Primo Maggio 2009, che vede l’esibizione
del gruppo romano sul palco
di piazza San Giovanni per lo storico
Concertone grazie al concorso “Primo
Maggio tutto l’anno”. Successivamente
volano negli Stati Uniti per
il primo tour oltreoceano con date a
New York e Seattle, e al ritorno lanciano
il primo videoclip ufficiale del
gruppo, basato su una rilettura di
“Hey Boy Hey Girl” dei Chemical Brothers,
seguito da un secondo singolo
(con relativo video) intitolato “Mi
sento come me”.
Nel 2010, oltre a partecipare ancora
una volta al Concertone del Primo
Maggio, a Italia Wave e al Mi Ami,
anticipano l’uscita del nuovo disco,
prevista per i prossimi mesi, con un
singolo realizzato con la collaborazione
del dj Alessio Bertallot e del
bassista Saturnino Celani, storico collaboratore
di Jovanotti: si tratta di
una cover di “Daft Punk is playing in
my house” degli LCD Sound System.
AIM
Due dischi all’attivo in un percorso
che ha preso il via nel 2003 dalle ceneri
di diverse formazioni della scena
milanese, gli AIM richiamano alla
mente band come At The Drive-In,
Brand-New, Thursday e Funeral For A
Friend. Rock tagliente e inquieto che
li vede impegnati in una continua
ed intensa attività live entro i confini
e anche in Germania, Svizzera ed
Austria. Il nuovo disco “We are sailing”,
in uscita maggio, vede la partecipazione
nelle vesti di produttore
di Federico Dragogna dei Ministri.
domenica 3 luglio 2011
cast e mini bio
Mariposa
Fin dal 1999, anno della loro nascita,
i Mariposa sono stati sempre considerati
un’anomalia all’interno della
scena italiana. Nel corso di undici
anni di musica hanno ibridato forma-
canzone, psichedelia, free-form
e teatro surreale, in un genere da
loro chiamato musica componibile
che ha avuto il proprio culmine con
l’uscita del doppio “Proffiti Now!”
nel 2005. Attivi anche come produttori
radiofonici con il programma
“Magazzeno Bis”, negli ultimi hanno
dato la loro personalissima visione
della musica pop con l’omonimo
“Mariposa” (2008) e si apprestano a
presentare dal vivo i brani del nuovo
lavoro “Semmai Semiplay” dove
peregrinano fantasiosi nelle lande
glitterate del funk bianco e della
dance.
Virginiana Miller
Titolari dalla seconda metà degli
anni novanta di alcuni fra i dischi
più importanti del rock d’autore del
nostro Paese (“Gelaterie sconsacrate”,
“La verità sul tennis”), ma attivi
a partire dal 1990, i Virginiana Miller
sono i classici outsider diventati con
gli anni una magnifica realtà.
I testi al contempo letterari e pop del
leader e paroliere Simone Lenzi insieme
all’eleganza british rockista di un
gruppo che ha saputo superare al
meglio alcuni cambi di formazione
generano un connubio capace di
canzoni dall’intensità non comune e
dal lirismo innovativo.
Nel corso della loro carriera hanno
collaborato con Giorgio Canali e Yo
Yo Mundi, Vittorio Nocenzi e Baustelle,
calcando tutti i principali palchi
della penisola con performances
sempre di livello eccelso, e arrivando
così a conquistare una fama da
gruppo di culto destinata a non spegnersi.
L’ultimo lavoro, “Il primo lunedì del
mondo”, uscito nel 2010, li vede alle
prese con canzoni animate da un
senso di rinascita meditativo e luccicante,
dove al tono quasi diaristico
delle liriche si accompagna una musicalità
nuova, arieggiante e tesa a
seconda delle necessità.
Bangarang!
Bangarang! è una realtà cremasca
composta da Marco Torriani (chitarra,
campionatore), Marco Zanardi
(campionatore, synth), Ruben Gardella
(batteria) e Gregorio Conti
(basso). Nel 2008, appena formati,
vengono scelti da Bugo come backing
band per il tour di “Contatti” e
nel frattempo registrano i primi brani
del loro repertorio e a settembre
2009 pubblicano un EP autoprodotto
nel quale fondono le loro diverse
esperienze ed influenze. Il risultato
sono cinque canzoni strumentali che
mescolano numerosi generi passando
da sonorità surf al rock matematico
attraverso funk, indie e garage.
Influenze che dal vivo formano un
turbine di musica e videoproiezioni
costellato di voci, rumori, citazioni e
dialoghi campionati.