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“Meglio conosciuto come virtuoso della chitarra, Ry Cooder è un musicista completo il cui canto, scelta del materiale, arrangiamento e sensibilità sono parte della sua arte quanto lo è la padronanza che egli ha del suo strumento”.
Ci sarebbe poco da aggiungere a questo commento di Jon Landau (pubblicato sul Rolling Stone il 20/6/1974) se non fosse che l’uscita di “Jazz” , ancor più (sebbene con risultati diversi) di “Chicken skin music” mette in risalto proprio questo ruolo di ricercatore che Ry si è ritagliato con abilità pari a quella, innegabile, di chitarrista.
Tex-Mex, Caijun, rhythm & blues e musica hawaiana non bastano più; risalendo fino agli anni 20 e 30, Ry Cooder fornisce con “Jazz” una chiave di lettura ‘popular’ reinterpretando alla sua maniera pezzi tradizionali dell’epoca ed alcuni temi di Bix Beiderbecke, il grande trombettista bianco dalla vita intensa che apportò sostanziali novità tecniche nel periodo che fu anche di Louis Armstrong. “In a mist”, “Flashes”, “Davenport blues” con l’aggiunta di “The pearls/Tia Juana”, costituiscono il piatto forte di un disco dal grande fascino.
Se a Cooder piace aprire gli scrigni non sarò certo io a richiuderli.
Anto (1978)
Tracklist: (versione su cd del 1990)
1. Big Bad Bill Is Sweet William Now |
2. Face To Face That I Shall Meet Him |
3. The Pearls/Tia Juana |
4. The Dream |
5. Happy Meeting In Glory |
6. In A Mist |
7. Flashes |
8. Davenport Blues |
9. Shine |
10. Nobody |
11. We Shall Be Happy |