Ascoltando “Felt”, il primo aggettivo che viene in mente per descrivere Nils Frahm è “visionario”.
I suoi brani sono avvolti in un’atmosfera misteriosa e delicata, a tratti quasi angosciante: sembrano celebrare l’inizio di un autunno freddo, ma carico di sogni, perché è proprio in un sogno che sembra di stare.
Il suo rapporto col pianoforte è intimo e contemplativo e grazie al particolare metodo di registrazione e produzione, ci si sente come catturati nel pianoforte: Nils registra la sua musica direttamente dai martelletti del pianoforte, lasciando che il rumore di fondo crei atmosfera e renda tutto ancora più affascinante.
L’album alterna brani molto lenti ad altri più veloci e vitali, rendendo l’album un mix ben riuscito e strutturato, mix che mette in risalto la follia creativa di Nils Frahm, compositore originale che non lascia nulla al caso.
Un album strumentale imperdibile.
Voto: 8.5
Elena Antolini (ottobre 2011)
Tracklist:
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More
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Keep
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Less
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Familiar
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Unter
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Old Thought
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Snippet
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Kind
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Pause.