Il 16 maggio uscirà in Germania, per la “What’s So Funny About” di Amburgo, il secondo lavoro dei Woog Riots, “pasp”, che segue di oltre due anni il loro debut album “Strangelove TV”.
Durante questo lasso di tempo Marc e Silvana, oltre alla loro normale vita quotidiana, hanno instancabilmente effettuato concerti in Germania, Finlandia e UK, girato per clubs con il loro dj set, incontrato musicisti e appassionati di musica ed arte ampliando la loro rete di amicizie e conoscenze, composto e registrato, con un otto piste analogico, nella stanza da letto di Marc, il materiale di questo nuovo disco.
Le quindici canzoni di “pasp” sono suddivise, in base al tema, in quattro capitoli PEOPLE, ANIMALS, SOCIETY e PLACES. A questa originale ripartizione del disco corrisponde una riflessione su alcuni aspetti sociali, politici culturali del vivere contemporaneo nella civiltà occidentale.
Mr. e Mrs Riot, ci invitano a ballare nel loro backstage, con limonata e torta al cioccolato, per riflettere su temi come l’effetto alienante del lavoro al computer, il rifiuto a sacrificare le proprie passioni ed interessi per un lavoro al minimo salariale, l’amore per la patria che giustifica razzismo e guerra, l’accettazione della propria diversità contro gli stereotipi imposti dalla tv dalla pubblicità, l’amore senza confini di genere, il rifiuto della musica e dell’arte autoreferenziale.
Rispetto al primo lavoro, il sound Woog Riots, ha virato decisamente in direzione del dance punk.
Su una solida base che unisce le ritmiche funk e gli elementi canonici della disco fine anni 70, il duo Battisti / Herbert hanno introdotto tutto il loro straordinario talento nel comporre canzoni minimali che rimangono impresse in mente fin dal primo ascolto.
La varietà di suggestioni che scaturiscono dalla musica dei Woog Riots sono diretta conseguenza della immensa curiosità musicale che Marc e Silvana hanno alimentato fin dalla metà degli anni ottanta. E così si passa con naturalezza dal punk funk di ‘Frank backwards’, alla freschezza dei primi Devo di ‘People working with computer’, dallo ska di ‘Backstage lemonade’, alle sonorità del classico indie rock americano per la calvacata metropolitana di ‘Night bus’. Ed ancora, il tributo al punk italiano dei CCCP con ‘Islam punk’ e l’amore sempre confessato di ‘Doormat theory’ per The Band of Holy Joy.
Il risultato è un piccolo miracolo che riesce perfettamente nell’intento dei Woog Riots di far muovere il corpo ed agitare la mente.
Quindici canzoni da ascoltare più volte, tutte rigorosamente very loud.
Pietro (maggio 2008)
Tracklist:
PEOPLE
01 People working with computers
02 Paul McCartney
03 Lack of passion
04 Frank Backwards
ANIMAL
05 Wild Baboons
06 Elephant & Mirrors
07 Octopussy
SOCIETY
08 Backstage Lemonade
09 Islam punk
10 Doormat theory
11 April 66
PLACES
12 Hotel room
13 Night bus
14 Art museum
15 Living room
SPIRITO ANTIFOLK E RADICAL POP : COLLOQUIO CON I WOOG RIOTS
SPIRITO ANTIFOLK E RADICAL POP : COLLOQUIO CON I WOOG RIOTS
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‘Move your ass and your mind will follow’: rispetto a Strangelove TV il cambiamento di approccio e di ritmo è evidente. Immagino siate soddisfatti del risultato.
Si certamente, siamo molto soddisfatti del risultato di “pasp” . Era il nostro obbiettivo fin dall’inizio di creare un disco dal ritmo “groovy” che potesse funzionare in una indie – dancefloor.
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Normalmente nella stampa specializzata, nella radio, nei social network, l’idea di pop viene declinata in modo negativo. Voi al contrario non avete paura a sentirvi pop, anche se riot pop o lo-fi pop.
Il nostro primo singolo 7 “ era intitolato “ King of pop”, dopo abbiamo ripristinato il regio equilibrio scrivendo “ Queen of pop” come canzone di apertura di “Strangelove TV”. Il Pop è sempre stato fondamentale nell’universo Woog Riots. Ora con “pasp” si può ascoltare la radicalizzazione del pop.
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In questi anni, a partire dal vostro progetto del doppio cd tributo per i Fall, avete sviluppato una vasta rete di amicizie con musicisti e persone coinvolte nel mondo della musica. Tutto questo sembra fondamentale per il vostro lavoro.
Questo è verissimo. Solo grazie alle amicizie sviluppate nella scena musicale underground siamo stati in grado di effettuare tour in paesi come la Finlandia o in UK. E’ anche una grande opportunità di trovare musicisti che vogliono suonare in concerto con noi. Come ad esempio Keg dei “The Container Drivers” che abbiamo incontrato nella preparazione al tributo ai Fall e che suonerà il basso nel nostro prossimo tour in Germania nel giugno 2008.
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Siete un gruppo a cui piace molto esibirsi dal vivo e avete appena finito una piccola serie di concerti in UK. A parte le disavventure con il vostro bus, come è andato il tour e come è stato accolto il materiale di “pasp”
E’ sempre una grande esperienza presentare le nuove canzoni al pubblico. Suonare in UK è ancor più speciale perché possiamo apprezzare l’effetto dei testi delle nostre canzoni su i madrelingua. Le persone che abbiamo incontrato dopo i concerti in UK ci hanno detto di avere molto apprezzato la combinazione tra musica divertente e tematiche molto serie.
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In alcune recensioni di Strangelove TV siete stati accostati all’antifolk dei Moldy Peaches. Kimya Dawson canta in “Backstage lemonade”, intrattenete rapporti di amicizia con Jeffrey Lewis e con gli Herman Dune ed inoltre avete suonato di recente anche a Brighton, centro dell’antifolk inglese. Tutto porterebbe ad etichettarvi come gruppo antifolk. Siete sicuri?
Le amicizie e i contatti con la scena Antifolk di New York sono parte del network di cui parlavamo prima. Alcuni di questi musicisti sono stati ospiti a casa nostra durante i loro tour. Come Kimya, che ha dormito a casa di Silvana. La mattina, dopo colazione, abbiamo suonato per lei “Backstage Lemonade”. Gli è piaciuta molto è ha voluto farne parte. Così Marc ha portato il suo registratore ed ha registrato la parte vocale di Kymia. Per la nostra musica preferiamo l’appellativo pop, ma suonato con lo spirito della scena Antifolk.
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Ultima domanda: “pasp” è stato registrato in Mauerstrasse, nella camera da letto di Marc. Allora è proprio vero che Marc scrive le canzoni nudo?
Non era nudo solo Marc quando abbiamo scritto “John & Yoko in bed”…
Chi volesse collaborare ad organizzare, con spirito Antifolk, il primo tour italiano dei Woog Riot, può collegarsi a:
Pietro (maggio 2008)