Per me che amo la musica acustica, il blues, e i musicisti più persone che personaggi, Veronica Sbergia & Max De Bernardi sono un duo che andrei ad ascoltare ogni sera.
E fotografarli e scambiarci quattro chiacchiere prima di persona e poi per email è stato un vero piacere.
Long live the blues.
Miusika : Una delle cose che mi tornava in mente più spesso durante la vostra esibizione
erano le interviste ai vecchi bluesman quando raccontano delle loro esibizioni nei juke-joints,
alle feste private e sotto le verande e la gente usciva e andava a sentirli o li invitava a suonare.
A volte suonavano da soli, a volte in gruppo, a volte in jam.
Io vedo che i Red Wine Serenaders sono i degni prosecutori di quella tradizione e di quella figura di musicista che esisteva comunque anche in altre culture compresa la nostra e che risale, non a caso, a prima della televisione.
Vi riconoscete nella descrizione ? Da dove viene la passione per questa musica e per questo modo di interpretarla ?
Max & Veronica : Mah si… in qualche modo lo siamo. Nel senso che amiamo la musica acustica prodotta dagli strumenti senza corrente e cavi di mezzo. Amiamo l’atmosfera e la trasportabilità degli strumenti acustici.
Una volta l’elettricità non c’era e si produceva comunque dell’ottima musica.
Diciamo che noi vogliamo portare avanti, nel nostro piccolo, questa concezione di fare musica: assolutamente “naturale”!
Miusika :Preparate nei dettagli le esibizioni o le improvvisate ?
M & V :In genere non facciamo prove a meno che non ci siano pezzi nuovi i quali vengono provati pochi minuti e basta.
In genere si perfezionano nelle esibizioni dal vivo. Non credo che abbiamo mai fatto una scaletta per i nostri show, anche perché sarebbe puntualmente non rispettata!
Miusika : Ma l’ukulele non è proprio uno strumento comune nel blues, anche se poi dal vivo è perfetto insieme alla resofonica.
Sulla carta comunque, mi inspira simpatia e mi ricorda le Hawaii e Marylin Monroe. Non credo di essere il solo.
Perché l’ukulele?
M & V : in verità l’ukulele è sempre stato uno strumento popolare nella musica acustica degli anni ’20 negli States e, in parte, lo è tuttora. In ogni caso è facile da suonare,divertente e facilmente adattabile alla nostra musica. Tutto qui.
Miusika : Sul myspace di Veronica c’è una rilettura splendida di ‘Se stasera sono qui‘.
Come ti rapporti o vi rapportate all’altra musica, non blues, ed in particolare alla musica italiana ?
M & V : Noi ascoltiamo ogni genere genere musicale perché come diceva il buon Dizzy Gillespie la musica si divide solo in “buona” e “meno buona” quindi anche nella musica Italiana ci
sono molte cose “buone” e Luigi Tenco faceva sicuramente parte della parte buona.
Quindi quando ci proposero di partecipare a un cd compilation sull’ukulele Italiano ci venne in mente di “ukulelizzare” questa canzone di Tenco che, a nostro parere, rimane una delle più belle canzoni Italiane mai scritte.
Miusika : Tornando al vostro spettacolo, mi incuriosisce come si gestisce una ‘carriera’ così.
In base a cosa scegliete dove andare ?
M & V : Andiamo in genere dove ci chiamano e in ogni situazione o ambiente il nostro sound rimane invariato.
In genere chi ci contatta sa a che cosa va incontro anche se delle volte ci capitano ambienti troppo rumorosi per la nostra proposta. In ogni caso noi andiamo avanti così. Prendere o lasciare.
Miusika : Qualche dettaglio sui vostri progetti a breve e a lungo termine, dischi ?
M & V : In questo momento stiamo finendo un nuovo cd che sarà pronto nel giro di un paio di mesi e, nel frattempo, continuiamo la nostra attività concertistica in Italia e nel resto d’Europa
Il disco uscirà a nome “Veronica & The Red Wine Serenaders“, stiamo ultimando il mixaggio dei pezzi e presumo sarà pronto per Aprile… ti posso anticipare che, rispetto al mio primo cd, sarà decisamente acustico, abbiamo eliminato qualsiasi forma di amplificazione.
Suono rigorosamente acustico.
Abbiamo deciso di suonare più pezzi in presa diretta e limitato al minimo gli overdub, quindi sarà molto fedele al nostro sound live. Spero di essere riuscita a trasmettere l’energia e la passione che, solo durante l’esibizione dal vivo, il pubblico apprezza.
Sono davvero soddisfatta del nostro lavoro e sono certa che verrà riconosciuto! 🙂
Miusika : Non vedo l’ora di ascoltarlo. Suonate all’estero spesso. Come vi accolgono ? Che differenze notate rispetto all’Italia ?
M & V : Ultimamente abbastanza ma mai quanto vorremmo!! Ci accolgono sempre con molto entusiasmo, rispetto ed educazione. Cosa che nel nostro paese non succede sempre.
L’Italia per una serie di motivi,primo la televisione e chi ci sta dietro, sta subendo ormai da anni un “involuzione” intellettiva senza precedenti e quindi le proposte artistiche diverse dagli “amici di maria” non vengono né promosse ne accettate anche se ci sono delle eccezioni che, guarda caso, vengono sempre da realtà italiane piccole e indipendenti.
Miusika: Questo mi trova profondamente d’accordo e direi che è un ottima conclusione, con la raccomandazione spassionata di andarli a salutare se passano dalle vostre parti.
Andrea Barsanti (marzo 2009)
Pic © Barsanti in esclusiva per Miusika.net
Pic © Barsanti in esclusiva per Miusika.net
Manuel
luigi leoni