Steven Smirney “ A friend of mine EP” (2008)

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Steven Smirney, al secolo Luca Murgia (nessun legame di parentela con Andrea ndr), ha talento da vendere, non ci sono cazzi.

Il suo esordio, “A Friend of mine”, è un piccolo gioiello di creatività, spensieratezza e, permettetemelo, di sfacciataggine, ma quella buona, perché quando c’è il talento, tutto è concesso.

A friend of mine” è uno di quei casi per cui non si capisce perché nessuno di competenza l’abbia notato: è brillante, fresco e qua e la si sentono quegli echi di notwist e del primo Aphex Twin che farebbe la gioia dei palati fini.

In conclusione, “A friend of mine” è un ep consigliatissimo, che vi farà trascorrere attimi di pura spensieratezza.

Il disco è scaricabile dal suo myspace: www.myspace.com/smirney

 

 

 

 

Andrea Murgia (febbraio 2009)

 

 

 

 

Tracklist:

01.A Friend Of Mine
02.A Step Back
03.The Leave
04.A Friend Of Mine Live

 

 

3 Comments

  1. Antonio

    Ho letto per caso questa recensione, ed, a parte un legame di parentela, non riesco a trovare un solo valido motivo per tanto entusiasmo: anche chi non capisce nulla di musica si accorge immediatamente che le quattro tracce di A friend of mine sono inascoltabili sia per fruitore di musica distratto che, ed a maggior ragione, dal “palato fine”.

    Le sonorità sono deboli e prive di una caratterizzazione timbrica che possa valere lo spazio che occupano sull’HD, la ritmica non ha legami e l’utilizzo di accenti forti rende l’ascolto fastidioso.

    Se vogliamo confondere l’incapacità con la spensieratezza stiamo commettendo un attentato a chi la buona musica la fa e l’ascolta.

    In sostanza si tratta di un ragazzino con limitato bagaglio musicale sulle spalle che sperimenta con scarsi risultati sonorità e ritmi cari a Benjamin o Tim Middleton.

    Quando ti chiedi “perché nessuno di competenza l’abbia notato” ti rispondi da solo: chi ha competenze vere non apprezza i tentativi raffazzonati e inconcludenti.

  2. Andrea Murgia

    Ciao Antonio, mi fa piacere che abbia letto la mia recensione, anche se per puro caso, le critiche che arrivano dai lettori sono sempre ben accette. Prima di cominciare per, vorrei subito puntualizzare una cosa: nonostante condividiamo lo stesso cognome, io e LUCA MURGIA non siamo parenti, nemmeno alla lontana, non so da quale parte dell’Italia ci scrivi, ma in Sardegna questo cognome è comunissimo, diciamo l’equivalente sardo del “Rossi” nazionale, ma spero che la tua affermazione sia stata fatta in buona fede, anche perchè non credo che la mia recensione gli abbia aperto chissà quali porte del panorama musicale nazionale… Detto questo, le mie impressioni sul disco sono assolutamente personali, non sono ne verità assolute ne dogmi da seguire, sono semplicemente impressioni, ma penso che un ascolatore esperto come te sappia benissimo che una “recensione” non è la legge, anzi il bello di leggere una recensione è sicuramente il fatto che possa essere smentita e giudicata dal lettore. Quanti dischi hai comprato nella tua vita pur leggendo “in giro” che facevano schifo e che invece si sono rivelati, almeno per te, dei capolavori? Oppure hai sempre comprato solo i dischi consigliati dalla stampa di settore? Non ci voglio credere… So che l’Italia è un paese in cui la democrazia è a rischio, ma penso che si possa ancora dire la propria, o no? In conclusione ,Antonio mi ha fatto piacere ricevere il tuo commento, sono sicuro che se ci scriverai, magari con un altro piglio, contribuirai a farci crescere come webzine… A presto!
    A.

  3. francesca

    Eh si,quando si tratta di spensieratezza si parla inevitabilmente di incapacita`…lo hanno gia` fatto prima di noi e dopo di noi lo faranno.Fatto sta che io non ho letto per caso questa recensione,me la sono proprio andata a cercare.Perche`? perche` ho visto moltissimi live,show o come li si vuol chiamare per darsi un tono,e ho visto un milione di persone”tirarsela” facendo musica pessima,non solo per orecchie fini(come dice il nostro Antonio) ma anche per orecchi molto meno ” di spessore”.
    E ho visto tanti musicisti che valgono una sega comportarsi come rock star fallite,per cui piu` incazzate.Detto questo,lancio un dardo a favore del nostro Steven che avra` si la possibilita` di crescere artisticamente(e ne ha tutte le carte) ma anche grazie alla sua umilta`che,credetemi,e` un`arma vincente in questo campo,di cui io non faccio parte…ma i dischi li comprano soprattutto i non addetti ai lavori,cosi come il merchandising ai live.
    Good luck guys
    F.

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