Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana nacque un movimento musicale chiamato new-wave.
Tanto tempo fa in una galassia vicina vicina si formò un movimento musicale ispirato dalla new-wave.
Non molto tempo fa un giovine partenopeo di nome Massimo Panariello oltre che nutrirsi del classico pane e nutella, decise di nutrirsi anche di pane e new-wave (ma non solo).
In tempi molto vicini questo giovine decise di provare a comprarsi il pane con la propria musica, e per farlo adottò un nome d’arte, Max Petrolio.
In tempi recentissimi questo giovine, ha dato alle stampe il suo secondo album contenente sue nuove musiche e liriche.
Questo album dal titolo particolare, si chiama Discussioni in Farmacia con animali abili, e con la complicità dell’aspetto da bravo ragazzo nonché da cantautore del nostro Max Petrolio trae in inganno non pochi recensori, che forse memori del lavoro precedente magari si aspettavano un disco alla Silvestri in stile Salirò, oppure, chissà, che forse di musica alternativa poco ne masticano (anche perché, e qui mi scusino la ripetizione, anche il buon Daniele ha avuto i suoi momenti di rock alternativo), o forse deviati dalla forza oscura non dico che stroncano, però ci siamo vicino, ma quantomeno non valutano positivamente l’operato del nostro giovine.
Prospettiva errata?
Secondo me si. E’ una prospettiva errata valutare l’album di Max Petrolio con l’ottica di un disco pop qualsiasi, e con pop qualsiasi intendo quello commerciale usa e getta, non certo con quello dei Baustelle o di Silvestri tanto per (ri)citare dei nomi.
Il mondo musicale di Max Petrolio in questo nuovo album ha si qualche affinità col pop ma sono assai sfumate, le affinità maggiori sono invece proprio con la new-wave, in particolare quella più oscura, la dark-wave. Questa affinità è ancor più evidente se si analizzano le liriche di Max, liriche che suonano come delle poesie ermetiche dolenti e che ci fanno capire che il metro di paragone con cui giudicare Discussioni in Farmacia con animali abili siano artisti del calibro di Moltheni, Paolo Benvegnù e Carmen Consoli e volendo guardare ancora più indietro (rimanendo nella terra vicina vicina) i Diaframma e i primi Litfiba. Se poi vogliamo guardare nella terra lontana lontana i primi che mi vengono in mente sono i Comsat Angels e i Cure. E il giudizio è assolutamente positivo.
Max Petrolio non si veste di nero, Max Petrolio non si mette l’eyeliner, Max Petrolio non ha l’aspetto del rocker o, se preferite, del cantautore maledetto, ma il suo album è indubbiamente nero, oscuro e diciamolo….. melanconicamente affascinante. Assai più oscuro e profondo di molti fatti da alcuni personaggi che a livello d’immagine sembrano più consoni a certe tematiche, sembrano… ma non sono… infatti quando si va ad analizzare la sostanza ci si rende conto che sono solo delle boy band mascherate. Di sicuro Discussioni in Farmacia con animali abili non è il classico dischetto da ascoltare due o tre volte e poi buttare in un angolo, è un album che costringe l’ascoltatore non avvezzo a certe sonorità ad ascolti prolungati. E’ un album che l’ascoltatore avvezzo, anche se in alcuni momenti saprà del già sentito, invece non potrà non apprezzare.
Difetti?
Solo uno dal mio punto di vista, linee vocali che più del dovuto richiamano alla mente lo stile vocale di Carmen Consoli, ma si tratta di un peccato assolutamente veniale, di gioventù, che certo non inficia il valore di Discussioni in Farmacia con animali abili.
Valore aggiunto?
I testi totalmente in italiano, che si fanno apprezzare sempre più ascolto dopo ascolto, e la capacità di sapersi muovere tra mondo cantautoriale e mondo oscuramente rock .
In conclusione un album questo di Max Petrolio assolutamente consigliato, che chi ama gli artisti citati prima non potrà non apprezzare e che chiunque potrebbe amare se si approccia questo disco con la consapevolezza di ascoltare qualcosa con pochi raggi di sole e molte nuvole.
Mario (aprile 2009)
Tracklist:
1. Acqua depurata
2. La prima volta
3. Nella pancia
4. Lontre
5. Di lusso
6. Concetto urbano
7. 7CM
8. Alla luce del giorno
9. Giugulare
10. Fatti
11. Superelementi
12. ghost track