Malfeitor – Intervista

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Dopo qualche anno – forse una decina – mi trovo a risentire, per ragioni “fanzinare”, Malfeitor Fabban, figura storicamente di culto della musica estrema italiana, nonché ovviamente controversa fin dai tempi dei Funeral Oration, passando per gli Aborym, per i misteriosi bisticci (che non so se corrispondano a verità, riporto solo la pettegola vox populi) con Riccardo Conforti dei Void Of Silence con conseguente separazione, fino ai freschi Malfeitor.

Insomma, una sorta di vita artistica che, in musica, ricorda quella di Céline in letteratura; piena di contrasti con figure qua della scena musicale, là dei salotti letterari, ma entrambe ricche di qualità estetiche.

 

 

 

Miusika: Da qui, nasce la prima domanda: ciò che convenzionalmente viene ritenuto “estremismo” (in ogni sua forma) può diventare fertile humus per la creazione artistica?

Penso per esempio a gruppi come gli Emperor, che nella loro incoscienza adolescenziale e nella loro virulenta attività delinquenziale dei primi anni hanno concepito un capolavoro come «In the nightside eclipse», vetta mai più toccata negli anni successivi, quando hanno invece “messo la testa a posto”.

 

Fabban: Ottima domanda.

Quando ho mosso i miei primi passi nella musica estrema ero un ragazzino, avevo altre motivazioni e ricordando com’ero non posso certo dire un gran bene di me a livello puramente comportamentale. Ho fatto e detto tante cazzate, in alcuni momenti di folle lucidità ho anche detto e fatto cose intelligenti, ma al tempo stesso adoro ciò che sono riuscito a realizzare in musica.

Ora ho quasi trentatré anni ora e riesco a vedere le cose sotto altri punti di vista, molto lontani da quelli di 10-15 anni fa insomma. Solo gli stupidi non cambiano mai, e non mi ritengo uno stupido insomma.

Credo di essere cresciuto molto musicalmente e riesco ad incanalare la musica verso binari più profondi e meno superficiali, non so bene come spiegarmi… 15 anni fa mi interessava molto il feedback, la reazione della gente. Cercavo con tutti i mezzi a mia disposizione di “shockare” la gente, di prenderla sempre in contropiede, creando confusioni, scompiglio, disordine; oggi mi interessa relativamente poco del “contorno”, mi interessa raggiungere il consenso di tutta una serie di persone che sono un gradino oltre tutto ciò che è solo “edonismo musicale e intellettuale”.

Paradossalmente ora riesco a liberarmi attraverso la musica o i testi senza quella che molti anni fa per me era un’ossessione. Voglio dire… ora quello che faccio riesco a realizzarlo in modo molto intimista, senza bramare il consenso, senza necessariamente invocare un riscontro, un complimento o una critica e senza lanciare propagande di sorta… Non mi frega un cazzo, ora riesco veramente a godere di ciò che faccio in maniera assolutamente pura ed “aperta”. E questo per un musicista rappresenta una vetta importante, perché credo che le cose migliori nascono e vengono fuori quando il percorso è scevro da intralci e da pressioni. Sono stato caparbio e magari anche fortunato, ma non ho mai rubato niente e ciò che ho realizzato l’ho sudato e bramato con tutte le forze, sputando sangue, sudore e lacrime.

Riguardo Riccardo Conforti e Void of Silence: credo di aver dato molto a questo gruppo e nei due dischi che ho registrato con loro. Ho dato veramente molto. Riccardo sa come sono andate le cose. Non ho bisogno di aggiungere altro. Ad ogni modo siamo in buoni rapporti e ogni tanto ci siamo anche sentiti per telefono.

 

Hell:I0:Kabbalus – Premesso che sono un estimatore più della fase finale della carriera degli Emperor, in particolar modo di Prometheus, credo che l’estremismo esteriore cioè questo di cazzate come bruciare chiese, ammazzare gente e in generale quanto accadeva in quel periodo, poco abbia a vedere con la qualità musicale, era più un problema di contesto e di “moda”.

L’estremismo come concetto interiore, cioè la ricerca incessante dell’oltre, del superamento dei propri limiti, della ricerca infinita verso il perfezionamento, come artista e come uomo, questo fa davvero la differenza.

I comportamenti plateali sono piuttosto forme di debolezza, di ricerca di attenzione e conferma della propria esistenza come essere umano, poco hanno a che fare l’arte.

 

Miusika: Oramai, a quasi vent’anni dall’esplosione mondiale di quello che è per me il black metal “moderno”, si può abbozzare un bilancio; a mio parere, dopo un passaggio a vuoto fisiologico nei primi anni del 2000, il black metal è tornato anche in maniera più diffusa; ciò dimostra la sua forza oltre le mode, il suo procedere incurante degli sbertucciamenti di cui è stato fatto oggetto per anni da chi non ha colto la sua essenza, fino all’essere sdoganato pure dal cinema (mi pare che uscirà un film sul periodo norvegese degli anni ’90) e dai giornali non di genere (non ricordo in quale giornale, ma circa un anno fa lessi un articolo che tentava di storicizzare il black metal).

Come interpretate il percorso del black negli anni?

 

Fabban: Altra ottima domanda che peraltro mi fai in un periodo in cui sto rilasciando molte interviste per alcuni autori di libri che tracceranno un percorso storico del Black Metal fino ai giorni nostri.

Si, un genere musicale che ormai ha raggiunto canali che fino a 10 anni fa erano impensabili… addirittura al cinema…

Penso che fondamentalmente questa amplificazione sia dovuta alla violenza e alle morti avvenute in Norvegia anni fa. La gente è attratta dalle morti, dalle catastrofi, dalle disgrazie… tutte cose che “fanno vendere” e che attirano l’attenzione. Basta guardare un qualsiasi telegiornale in tv: più del 40% dei servizi sono concentrati sulla cronaca nera.

Io preferisco soffermarmi sul genere musicale e su quella che è la sua indole, che mi piace molto avvicinare al Punk. Un genere di ribellione, etica ed attitudinale, nonché morale e spirituale. Un genere che si è evoluto tantissimo e che ha fatto nascere nuovi sotto-generi.

Credo tutto sia nato con i Bathory e penso che l’onda d’urto creativa si sia notevolmente assestata con lo split di Emperor. Non ho ancora ascoltato qualcuno che sia riuscito ad andare oltre gli ultimi Emperor. Per il resto, continuano a venir fuori decine e decide di band che puntualmente ascolto una volta e poi non riesco più a riascoltare. Poi metto su Possessed o Kreator e digerisco la delusione.

10-15 anni fa si creava musica per scrivere la storia e lasciare dei segnali forti; oggi si sfornano cd per il gusto di appartenere ad una casta (quale poi?).

Direi che la differenza è abissale.

Ho addirittura avuto a che fare con gente che suona Black Metal per poter scopare più ragazzine dopo i concerti. Il livello di decadenza può essere sintetizzato in questo, ma è solo la mia opinione e per fortuna dopo molti anni sono diventato ferocemente geloso di quello che è il mio piccolo inferno privato. Per questo mi considero un individuo egoista(ego-ista), che non vuol far parte di nessuna scena.

 

Miusika: Domanda che implica una risposta apparentemente semplice: perché sono nati i Malfeitor?

Omaggio al black più ferale, o sfogo di pulsioni inadatte per gli altri progetti?

 

Fabban: Buona la seconda eh eh eheh… Ho messo in piedi Malfeitor anche perché mi mancava molto suonare dal vivo, cosa che per scelta abbiamo abolito in quella che è l’attività di Aborym.

Il caso e la fortuna hanno voluto che questo gruppo si formasse su basi solide che vanno ben oltre la semplice passione per la musica e allo stato attuale il clima che si respira tra le persone con cui suoni è perfetto. Siamo ottimi amici in primis e facciamo sempre in modo che la nostra unione non sia circoscritta alla musica.

 

Miusika: Trovo l’atwork dei cd asfittico e opprimente: era il vostro obiettivo procurare questa reazione? Nasce idealmente prima o dopo la musica?


Fabban: No, ci ho lavorato a registrazioni ultimate e ho cercato di realizzare degli artwork interni: ogni testo ha una sua “rappresentazione grafica”. Si, il tutto è decisamente asfittico. Hai detto bene.


Miusika: I testi, soprattutto in «Incubus», mi sembrano incentrati in maniera ancora più settoriale su tematiche esoteriche (valga per tutte il pezzo «Antisaturno (Thunapsu)»: vi siete mai trovati a discutere – o anche solo accennare a questi temi – con persone diciamo “comuni” o comunque totalmente profane?

Che reazioni avete suscitato?

Pensate che l’era tecnologica stia sprofondando irreversibilmente in un materialismo scoria dell’eterno illuminismo, o che gli approcci spirituali e/o metafisici stiano lavorando per una rinascita sotto le ceneri?


Fabban: Ricevo molte email da parte di persone che mi chiedono delucidazioni, mi fanno domande e cercano di approfondire alcuni argomenti affrontati nei testi di “Incubus” e questo mi fa enormemente piacere perché considero questi testi molto intelligenti e ben scritti.

Sono testi molto profondi e credo che solo chi è realmente dentro la magia, la cabala ed un certo tipo di esoterismo può, in parte, codificarli e capirli.

Ho ricevuto diverse interpretazioni non proprio esatte ma altresì affascinanti, proprio perché rilasciate da persone estranee a certe tematiche e la cosa mi ha molto colpito. Leggo sempre con molta attenzione ciò che la gente mi scrive… Mi piacciono le persone curiose, che tentano di guardare oltre.

Questi testi, in fondo, sono “difficili” in quella che è la loro parte esterna, in quella che è la loro “concretizzazione”, scrittura.. ma decisamente e volutamente intuitivi e diretti in quella che è la loro essenza.

Tutti i concetti sono basati su fattori esperienziali, sulla realtà quindi, sul reale e sul concreto (Malkuth, per usare un riferimento cabalistico): tutti sono legati dalla volontà di conoscenza del , dell’”io magico”, l’abbandono della logica in favore di qualcosa che non vediamo ma che in noi agisce… il fuoco di Prometheo, la fiamma della perseveranza, della trasformazione in ciò che vogliamo essere. Conoscere se stessi credo sia la cosa più complicata che esista al mondo e ho sviscerato questo obiettivo facendo in modo che possa muoversi su sentieri differenti, saltando da una sfera (sephiroth) all’altra, sbilanciandosi spesso nelle relative qliphot. Tutte “operazioni” che coscientemente o incoscientemente svolgo nelle mie giornate, nel mio “reale”.

Nel disco ci sono diversi “resoconti” di operazioni compiute molti anni fa, V.i.t.r.i.o.l. particolarmente ardui e pericolosi, esplorazioni di mondi particolarmente oscuri sul Sentiero della Mano Sinistra. L’Incubo rappresenta l’attrito, il tunnel nel quale ci siamo volutamente spinti per poi godere, una volta usciti, di luce pura e ancora più accecante.

Se qualcuno si aspetta dai miei testi cazzate del tipo “supporta la guerra, ammazza la madonna, stupra i frati e uccidi i negri”, bhe, credo rimarrà molto deluso.

 

Hell:I0:Kabbalus – L’uomo è una bestia complessa, si nutre di razionalismo eppure cede alla più misere tentazioni dell’illogico, si riempie la bocca della parola libertà ma accetta di rovinarsi la vita come operaio in industrie di prodotti chimici sgobbando 8 ore al giorno per un tozzo di pane sapendo che morirà di tumore nel giro di pochi anni.

Siamo ancora in una fase di conflitto tra ideali senza basi nel reale propinati dai media come appunto la libertà, la famiglia, l’amore, e la cruda realtà stessa, che non ti lascia via di fuga da tale malsano sistema di pensiero e di vita. Difatti ora come mai nevrosi, depressione, mania, sono all’ordine nel giorno nella vita delle persone, ognuno è potenzialmente una molla carica pronta ad esplodere.

Non sono molto fiducioso in una rinascita spirituale, anzi, le poche civiltà in cui ancora resistevano stanno venendo tutte lentamente assimilate e distrutte, a tal punto che tutto quello che il passato ci ha lasciato rimarrà nelle mani di pochi eruditi fino a scomparire lentamente.

 

Miusika: A tal proposito, domanda a cui nessuno scappa: credete a qualcuna delle profezie sul 2012?

 

Fabban: Non mi stupirebbe affatto se il pianeta terra implodesse per cause dovute al mal funzionamento dell’intelligenza umana. E sarebbe altresì affascinante se, per motivi assolutamente fortuiti, questa implosione avvenisse proprio nell’anno 2012.

In tutta onestà spero di avere il tempo necessario per scrivere e pubblicare altri dischi e dedicarmi alla mia famiglia e ai miei figli. Ho bisogno di altri 40 anni, come minimo.

 

Hell:I0:Kabbalus – No, intanto solo il fatto che un mentecatto come Giacobbo ne abbia tratto un libro è sufficiente a dare la misura della scientificità della cosa.

E’ tutta pseudo-cultura internettiana, dove ognuno ha la possibilità di sparare le cazzate che vuole, e spesso più le cazzate sono grosse più la gente ci crede, vedi le recenti mode vegetariane e vegane che imperversano nel mondo, oppure le fandonie sui rettiliani, i grigi e roba varia. La gente su internet farebbe bene a dedicarsi alla pornografia, almeno si sfoga invece di sparare stronzate.

 

Fabban: Ah ah hahahahahah ahahaahaha…

 

Miusika: Come vi trovate con internet?

Il file-sharing vi danneggia, o non ve ne frega nulla?

A proposito, su soulseek un utente cerca disperatamente «Antichristian nuclear sabbath»… È ormai irreperibile (anche se ufficialmente non è mai uscito)?

E come mai nel sito l’ultimo aggiornamento risale al febbraio 2008?

 

Fabban: Se suonassi pop o roba che mi fa vendere più di 100.000 copie a disco ti direi che il file sharing è una gran merdata. Ma non suono per guadagnare dei soldi e la musica per me è una passione pertanto internet mi è indifferente.

Per quanto mi riguarda cerco sempre di scaricare musica dalla rete, ma quando un disco mi piace io devo averlo originale su cd o Lp, con booklet e tutto il resto. Da questo punto di vista sono un vero maniaco e conservo addirittura demo-tapes, 7ep, vinili, picture disc…

Antichristian Nuclear Sabbath” è semplicemente un dischetto in cui c’erano tutte le idee, riff, pezzi incompleti.. tutto materiale che poi si è trasformato in “Kali Yuga Bizarre”. So che qualcuno ha quelle registrazioni, ma che io sappia non sono mai state messe in vendita.

Il sito ufficiale è giù da tempo perché il nostro webmaster è sparito. Forse è morto. Non lo so… Stiamo cercando qualcuno che gestisca il nuovo sito, sia quello di Aborym che di Malfeitor. Per gli unici siti ufficiali restano i due myspace (/malfeitor666 e /aborym666).

 

Hell:I0:Kabbalus – Ci danneggia, e di certo danneggia più noi di gruppi pronti a fare crociate come i Metallica che vendono comunque milioni di copie e ottengono sold-out ad ogni concerto. Si fa un gran riempirsi la bocca di supportare l’underground ma fondamentalmente non frega un cazzo a nessuno.

 

Miusika: Inevitabile, dopo le interviste degli anni precedenti, anche la domanda sul nazismo: avete letto «Le benevole» di Littell, magistrale romanzo – anzi, un’epopea – in cui il protagonista è Maximilien Aue, un SS che ci racconta “com’è andata”?

E quali sono gli autori che prediligete, in letteratura?

 

Fabban: Non mi interessa la politica, non mi interessa il nazismo, la guerra, non mi interessa sapere quante persone sono state sterminate e tantomeno mi interessa capire il perché la mente umana sia così terribilmente delirante ed incontrollabile.

Posso solo dirti che in passato alcune interviste rilasciate a nome Aborym da alcuni che ne facevano parte hanno alimentato prese di posizione assolutamente sbagliate. In parte è stata anche colpa mia aver lasciato parlare troppo persone che non dovevano neanche parlare.

L’importante è chiarire e chiarirsi.

In molti hanno travisato, inoltre.

All’epoca mi interessava molto la magia applicata alla politica e a tutto ciò a cui a loro volta i Nazisti si ispiravano, gli Egizi. Da qui è nato il mito di aborym nazisti. Non sono nazista, non sono fascista, non sono comunista ma Berlusconi mi sta sul culo e spero sparisca e a parte questa presa di posizione di politica non mi frega veramente niente, soprattutto per quelli che sono i “politicanti” italiani.

No grazie.

Ho letto «Le benevole», credo sia di una potenza inaudita, un romanzo magistrale. Ultimamente leggo molto Murakami Haruki e parecchia letteratura e narrativa legata all’Alpinismo. Ti consiglio “Parete Nord” di Heinrich Harrer. Stupendo.

 

Miusika: Dopo l’esordio con la corazzata Scarlet Records, a cosa è dovuto il cambio di etichetta?

 

Fabban: L’offerta di Agonia era di quelle che proprio non si potevano rifiutare e ci troviamo veramente bene con loro. Spero continueremo anche per il terzo disco.

 

Miusika: Che pensate dell’ondata di suicidal-black-metal?

A parte i padri Shining, apprezzate qualche gruppo in particolare?

Io personalmente trovo ottimi gli Svart e gli Apati, e anche gli I’m in a coffin; altri sono troppo melensi e artificiosi.

 

Fabban: Potresti passarmi questi gruppi in mp3? Non li conosco…

Conosco bene Shining e credo che il loro ultimo disco sia ottimo, veramente ottimo. Abbiamo suonato con loro un paio di volte in Italia. Un grandissimo gruppo.

 

Hell:I0:Kabbalus – Una moda come un’altra, apprezzo gli Shining e in particolare gli ultimi 2 lavori che trovo davvero geniali, degli altri che hai nominato non ho mai sentito parlare, non seguo molto l’underground sinceramente.

 

Miusika: Ultima, classica domanda… Prossimi progetti per i Malfeitor, e magari non ci dispiace qualche info anche sugli Aborym!

 

Hell:I0:Kabbalus – Insieme a Fabban e Faust stiamo lavorando alacremente al nuovo disco di Aborym, la composizione procede alla grande e probabilmente di questo passo entreremo in studio all’inizio del nuovo anno.

Il materiale che sta uscendo è veramente ottimo, totalmente folle e nero come la pece.

 

 

 

 

Piero Fadda (ottobre 2009)

 

 

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