Può un album del 2010 essere allo stesso tempo moderno e nostalgico?
Forse per chi ha venti o trent’anni no, ma per chi come me certe sonorità le sentiva on the air si.
Primitivi del futuro è il titolo del nuovo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti, il sesto ufficiale, ed è un album che segna una piccola svolta nel percorso sonoro della band friulana. Svolta che potrebbe lasciare perplesso più di un loro fan, dato che apparentemente mette da parte le vecchie sonorità pop-punk con le varie contaminazioni wave in favore di quelle dub.
Perché apparentemente?
Proprio per ciò che dicevo all’inizio.
Primitivi del futuro è senza alcun dubbio un disco moderno e nostalgico insieme, infatti quando ero “ciovane” on the air (leggasi nelle radio) oltre alla varia musica italiana più o meno stantia viaggiava tanta altra musica, per cui non era infrequente sentire oltre alla disco-music anche, ad esempio, i Beatles, i Led Zeppelin o i Black Sabbath e così via, ma soprattutto sul finire dei ’70 e inizi ’80 si sentiva tanta musica reggae in particolare il grande Bob Marley e Peter Tosh, inoltre il quel periodo era in atto la grande rivoluzione del punk la quale poi generò poco dopo proprio la new wave con tutte le sue contaminazioni tra cui la commistione tra rock e reggae, tra punk e reggae ed ovviamente tra punk-rock e dub. Tra i protagonisti di queste nuove sonorità ci furono gli UB40 dei primi tre album (il terzo album Present Arms in Dub era la riproposizione, come si evince già dal titolo, del secondo album Present Arms in versione dub) dal forte sapore politico, ma soprattutto due band fondamentali per l’evoluzione della musica rock i grandiosi Police e gli indimenticabili Clash e vi sembrerà strano ma anch’essi venivano trasmessi in radio, Italia inclusa. Riflettendo su ciò ho purtroppo dovuto constatare ancora una volta di quanto sia meno libera e più arida e conformista la proposta musicale delle eredi di quelle che una volta venivano chiamate “radio libere”, oggi per assurdo è più anticonformista la radio di stato (che a questo punto bisogna dire per fortuna esiste ancora) che le radio private, escluse quelle poche che hanno fatto scelte diverse che però o stanno fallendo o vengono fatte chiudere con pretesti più o meno plausibili e trovo la cosa decisamente molto ma molto triste.
Il DNA sonoro di base da cui hanno tratto ispirazione i bravi Tre Allegri Ragazzi Morti per dar vita agli 11 brani che compongono Primitivi del futuro lo trovate nei cinque nomi citati prima ed è per questo che dico che apparentemente potrebbe sembrare che i TARM hanno abbandonato la vecchia strada, invece hanno semplicemente preso uno dei tanti sentieri di contaminazione che il punk e la new wave percorrevano in parallelo in quegli anni esplosivi (P.I.L. docet). Perciò Davide Toffolo, Luca Masseroni ed Enrico Molteni sono assolutamente fedeli a se stessi ad al loro DNA, ancora una volta fanno centro con un bel disco che sa essere interessante musicalmente, intelligente nei contenuti e nella espressione degli stessi; un bel disco che gli permette di rinnovarsi senza abbandonare o rinnegare quanto già fatto; un bel disco capace di esser attuale e allo stesso tempo di riportare alla memoria momenti dirompenti; un bel disco che trae ispirazione dal passato senza scopiazzare nessuno; un bel disco dal sapore internazionale capace di entrare nel cuore e nella mente con leggerezza ma trasmettendo contenuti con i loro bei testi in italiano.
In considerazione di tutto ciò posso affermare tranquillamente che Primitivi del futuro è il disco che i fan troveranno ad un primo ascolto meno punk come sonorità ma non di certo come attitudine, senza alcun dubbio è l’album più Clashiano mai fatto dai Tre Allegri Ragazzi Morti e scusate se è poco.
Concludendo, disco decisamente consigliato che mi fa guardare al 2010, almeno dal punto di vista musicale, con un minimo di ottimismo. Da acquistare senza indugi.
Mario (marzo 2010)
Tracklist:
01 – La ballata delle ossa
02 – Puoi dirlo a tutti
03 – Mina
04 – So che presto finirà
05 – L’ultima rivolta nel quartiere Villanova non ha fatto feriti
06 – La cattedrale di Palermo
07 – La faccia della luna
08 – Questo è il ritorno di Gianni Boy
09 – Codalunga
10 – Rifare
11 – Primitivi del futuro