AMPHI Festival, The Orkus open air, Colonia, 16-17 luglio 2011 – Live Report

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Iniziamo con un po di numeri: settima edizione per il festival, sedicimila visitatori in due giorni, oltre quaranta bands in scena, un palco all’aperto e due al chiuso, centinaia di persone coinvolte nell’organizzazione tra staff, security, paramedici, service, rivenditori e addetti a catering e toilettes.

157.JPGTutto preciso, non un minuto di ritardo tra uno show e l’altro, ogni cosa funziona alla perfezione ma è ovvio, siamo in Germania: ecco a voi Amphi Festival, due giorni dedicati alla musica elettronica, emb, gothic, electro, industrial, new wave e neofolk organizzati dal magazine Orkus, secondo festival per importanza nel genere dopo l’imponente Gothic Treffen di Lipsia.

 

183.JPGPrima nota da osservatrice italiana: nessuna rissa, nessun inconveniente, nessun elemento di disordine nell’area dedicata all’evento, regnano ordine e pulizia ovunque, filo conduttore del divertimento tedesco sembra il rispetto reciproco sotto tutti i punti di vista.

Eccoci dunque in questo pezzo di Colonia, il Tanzbrunner, sulle rive del fiume Reno, sullo sfondo le guglie gotiche del celebre Duomo, porte aperte dalle undici del mattino, chiusura a mezzanotte del giorno dopo.

 

045_X_RX.JPGLa scelta delle bands e della scaletta musicale non sembra seguire un ordine preciso, se non quello della rilevanza del nome: e dunque si aprono le danze con i ritmi pestatissimi di X-RX, formazione tedesca alle prese con un sound techno ricco di influenze hardcore e breakbeat, che nonostante la giovanissima età dei due componenti ha già dato alla luce tre album. Mezzogiorno, e si balla come ad una love parade.

 

057._Winterkalte.JPGIl ricchissimo calendario dei due giorni non permette di seguire tutti i concerti, alcuni dei quali si sovrappongono così ovviamente si deve scegliere secondo preferenze personali e esigenze di orario: esclusi a priori gli eventi all’ora di pranzo, quelli di bands che calcano più di frequente i contesti live, quelli delle formazioni gothic o con influenze simil metal (mi perdonino i fans di Zeraphine – orgoglio germanico; di Samsas Traum, Tanzwut, Deine Lakaien, Saltatio Mortis, Subway To Sally, Clan Of Xymox e altri), si opta per progetti più sperimentali o decisamente elettronici.

132_Funkhausgruppe.JPGGrande sorpresa per l’esibizione di Funkhausgruppe, nuovissima formazione con componenti da Welle Erdball, Die Perlen, Sonnenbrandt e Hertzinfarkt: un live divertente, dal forte impatto sul pubblico, che propone sonorità pop e anni Ottanta, con abbondanza di colori fluo, spalline, sintetizzatori, tastierine, giochini e scherzetti sul palco. Il clou della felicità quando Honey, leader dei Welle Erdball (altro motivo di orgoglio teutonico) lancia sul pubblico avido una intera scatola di pupazzetti di gomma colorata, ovviamente ambitissimi.

 

080_Leaether_Strip.JPGDelirio, in ordine sparso, per: Grendel, con il loro harsh ebm che oggi non sarà innovativo ma è comunque efficace e di impatto sul pubblico danzante; Leaether Strip, elettronica ritmata e aggressiva e voce distorta nel progetto del danese Claus Larsen; Frozen Plasma, synthpop tedesco dalle armonie facili facili ma accattivanti; Agonoize, divertenti ma decisamente borderline; Ordo Rosarius Equilibrio, grandi musicisti ma eccessivamente freddi e distaccati sul palco.

 

116_Hocico.JPGUna nota per: Suicide Commando, band di grande rilievo nel panorama dell’ebm/industrial contemporaneo la cui esibizione sembra, a mio avviso, sottotono rispetto agli ultimi live, causa anche una batteria suonata dal vivo troppo fuori tempo rispetto alle ritmiche elettroniche; per gli Hocico, che dopo un periodo di sbandamento sembrano aver ritrovato la giusta espressività (lo conferma uno show potente, coinvolgente ed energico, con brani del repertorio accanto all’anteprima dei nuovi lavori); per i Feindflug, che due anni fa nello stesso spazio hanno fatto crollare il soffitto per eccessivo impatto sonoro (con concerti successivi annullati, intervento dei vigili del fuoco etc). Nessun nuovo lavoro discografico da oltre cinque anni, eppure il suono prodotto dalla band tedesca è davvero attuale e originale, grandioso, potentissimo e marziale con qualche accenno melodico e campionamenti vocali da brivido.

199_Feindflug.JPGNota anche per Kirlian Camera, questa volta orgoglio italiano peraltro amatissimi in Germania, musicisti professionisti e con grande padronanza della scena, anche se talvolta troppo ancorati a sonorità pop che stonano con la ricerca e la sperimentazione alla base del loro sound.

154.JPGDa segnalare, anche se con scarsa attenzione da parte del pubblico, la performance di Musik Soldat, aka Wolfgang Flur, che propone un dj set estremamente vario, ricercato, con una propensione per i suoni techno ed electro: chapeau per l’ex componente dei Kraftwerk, sessantaquattro primavere, che sembra avere tanto da insegnare ai giovanotti che abbandonano il suo set per inseguire ritmi ben più facili e orecchiabili nell’altra pista da ballo, al seguito di dj come Gillian, Alexx Botoxx, Ronan Harris, Ad3K, Hive.

Chiudono il festival gli svedesi Covenant, che alternano le tracce più famose a quelle del recente lavoro discografico, “Modern Ruin”: un mix di elettronica e future pop melodico e accattivante.

 

211_tramonto.JPGFuori, in chiusura, uno scenario che sembra costruito apposta come una cartolina ricordo di questo Amphi Festival edizione 2011: il sole tramonta dietro il Duomo lasciando un velo roseo su tutto il Tanzbrunner.

 

 

 

 

Francesca Mulas (luglio 2011)

 

 

Pics © Francesca Mulas in esclusiva per Miusika.net

 

 

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