PERE UBU “Datapanik in the year zero” (1978)

In coincidenza con i tour USA e GB di “The modern dance”, la Radar Records stampa “Datapanik in the year zero”, prezioso Mini-Lp contenente le versioni rimasterizzate dei singoli incise per la Hearthan Records nel triennio 1975/1977. Si tratta evidentemente di un documento imperdibile per chi considera “The Modern dance” uno dei dischi più importanti del

ULTRAVOX “Systems of romance” (1978)

Giocando un po’ in sede di introduzione a “Systems of romance” potremmo utilizzare il concetto matematico di progressione geometrica (con ragione suscettibile di quantificazione ma comunque elevata). Messe da parte le ingenuità dell’esordio, gli Ultravox già con “Ha!Ha!Ha!” avevano aumentato lo spessore delle idee e del sound, e, specie nei tre titoli più significativi di

JOHN HIATT “Two bit monsters” (1980)

Non è solo l’ anno dei gruppi contrassegnati da sigle lunghe con il nome del leader in testa seguito da quello della band, anche i rocker solisti fanno sentire la loro presenza in questo succulento 1980. John Hiatt da Indianapolis-Indiana, già in sella dai primi anni 70 e quindi piuttosto stagionato tenta al pari di

GANG OF FOUR “Solid gold” (1981)

C’ era molta attesa attorno alla seconda prova della banda dei quattro dopo l’ elettrizzante “Entertainment” del 1979. Un’ attesa giustificabile a ben vedere, visto che il quartetto di Leeds è uno dei nomi di punta della straordinaria scena inglese che, dall’esplosione del punk, continua a sfornare una serie incredibile di talenti.

FRANK ZAPPA “Waka/Jawaka” (1972)

Le registrazioni che Frank Zappa effettuò nel 1972 non sono importanti solo dal punto di vista musicale ma, soprattutto da quello personale del musicista di Baltimora. Esse rappresentano infatti un passo decisivo verso una caldamente auspicata normalità dopo gli eventi negativi del 1971 (su tutti l’infortunio occorsogli al Rainbow theatre di Londra e l’ingloriosa fine

LARRY MARTIN FACTORY “Daimler benz” (1978)

    Verrebbe da pensare a donne e motori guardando la copertina di “Daimler Benz”, quarto lavoro della Larry Martin Factory, ma basta aprirla e sfilare la sleeve interna per vedere che l’inquietante logo (teschio e feto) già a tutto schermo sulla cover del precedente “Early down flyers…” c’è sempre.

FRANK ZAPPA “Sleep dirt” (1979)

Con “Studio Tan” ed “Orchestral favorites”, “Sleep dirt” (del 1979) fa parte del lotto di dischi pubblicati per ripicca dalla Warner Bros senza l’ autorizzazione dell’ autore. La vertenza tra Zappa e la Warner nacque in occasione del rifiuto opposto a Zappa, da parte della casa discografica, di pubblicare un album quadruplo