BEYONCÉ A L’UOMO VOGUE
“NON HO PIÙ PAURA DI MOSTRARE IL MIO LATO UMANO”
Un nuovo album, un nuovo world tour e un film che la porterà a recitare niente di meno che per Clint Eastwood. Alla soglia dei trent’anni e del suo quarto album – “4”, in uscita il prossimo 24 giugno – Beyoncé si racconta a L’Uomo Vogue, che le dedica la copertina del numero in edicola dal 16 giugno.
Fra le donne che hanno venduto più dischi al mondo, è considerata l’icona pop planetaria ma, oltre alla musica, recita, produce video, ha una linea di abbigliamento e sta per lanciare una nuova fragranza: “Occuparmi personalmente di tutti gli aspetti del mio lavoro è una questione di principio” spiega a L’Uomo Vogue, “spesso sono mio marito o la mia famiglia a impormi di staccare per un giorno o due, altrimenti io continuerei a lavorare a oltranza“. Il nuovo album mescola la voce di Beyoncé, sempre ricca di virtuosismi, a ritmi disco, r’n’b, hip hop ed elettronici. L’artista ci ha lavorato un anno, registrando oltre 70 canzoni per arrivare poi a selezionarne una dozzina. “Avevo talmente tante idee che ho preferito registrare tutto e poi decidere“. E in effetti non aveva fretta di pubblicare un nuovo album, se avesse potuto avrebbe aspettato ancora. Ma parti di un brano inedito sono trapelate su internet, costringendola ad accelerare i tempi per il lancio ufficiale. “Mi stavo godendo un momento di relax, riuscivo a dormire otto ore, lavorare con calma, di colpo mi sono trovata a correre per più di dodici ore al giorno” confessa. E non sembra che Beyoncé possa riposarsi tanto presto: prossimamente l’aspetta l’immenso Clint Eastwood, per il remake di “È nata una stella“, nel ruolo che fu di Judy Garland prima e di Barbara Streisand poi. “Ho sempre cercato di essere una performer a tutto tondo: il mio lavoro è intrattenere e comunicare, che sia attraverso una canzone, un film o una foto di moda. Per essere soddisfatta non basta che la foto sia bella, deve trasmettere qualcosa“. Recentemente, Beyoncé ha anche abbandonato il suo alter ego Sasha Fierce, che nell’album precedente l’ha aiutata a trasformarsi nell’animale da palcoscenico per cui è conosciuta in tutto il mondo: “Sasha serviva per proteggermi. ora non ho più paura di mostrare il mio lato umano e le mie emozioni più profonde. Anzi, è quello che cerco“