Ci sono molti e molti Dylan, e ‘Together through life‘ non pretende certo di rappresentarli tutti.
Quello che troverete in queste dieci tracce è una degna rappresentazione del Mr. Zimmerman degli anni duemila: un bluesman convincente, elegante e raffinato che, stimolato dal dover scrivere un pezzo per un film (‘Live is hard’ for ‘My Own Love Song‘ di Olivier Dahan, in questo caso), finisce con il lasciarsi andare e a ritrovarsi con un disco pronto.‘Together through life‘ è un disco fresco, con un accentuato feeling live e cantato con convinzione.
L’onnipresente fisarmonica di David Hidalgo lo segna in modo originale e duttile al punto di appropriarsi dei riff di Little Walter in ‘My wife’s home town‘, riscrittura (accreditata) di ‘I just want to make love to you‘ di Willie Dixon. Un riferimento che non è casuale visto che le dieci canzoni, prodotte da Dylan stesso con lo pseudonimo Jack Frost, suonano (e lui stesso concorda) come un versione aggiornata dei vecchi dischi della Chess e della Sun, magari imbastardite dalle suggestione di confine messicano della fisarmonica di Hidalgo.
I testi sono scritti, tutti tranne uno, a quattro mani con Robert Hunter dei Grateful Dead e, anche se nessuno dovrebbe aspettarsi più una Desolation Row, inizialmente lasciano un pò disorientati per la loro semplicità o a volte – vi prego, vi prego, perdonatemi la bestemmia, lo so, ci ho pensato due giorni prima di lasciare la prossima parola – inconsistenza (Oh well, I love you pretty baby / You’re the only love I’ve ever known / Just as long as you stay with me / The whole world is my throne).
In realtà, come spesso accade in Dylan, quello che conta è l’intenzione del canto: quella rauca qualità immateriale ed inquantificabile che amalgama (come sabbia e colla, direbbe Bowie) parole e melodia in un tutto omogeneo e dove il tutto – e vai con le banalità – è sempre superiore alla somma degli elementi.Alla fine, ‘Together through life‘ (entrato direttamente al numero uno di Billboard senza troppe strategie strane di marketing discografico, accolto dagli applausi della critica) che cos’è?
Magari, per gli appassionati rimarrà “l’album blues con la fisarmonica”; senz’altro è un album che si va a piazzare in una posizione più che dignitosa in uno dei più impressionanti repertori della musica popolare moderna.
Un’album che piacerà sicuramente ai suoi fans, me compreso, che lo terranno senz’altro a portata di mano per un po e accoglieranno, curiosi, diverse di queste canzoni nei suoi spettacoli dal vivo.
Per gli altri, mi affido di nuovo alle parole di Dylan stesso, in risposta a Bill Flanagan che lo interrogava riguardo all’accoglienza che avrà questo suo nuovo lavoro: “I know my fans will like it. Other than that, I have no idea“.
Andrea Barsanti (maggio 2009)
Tracklist: (il presente album è uscito in diverse versioni al momento, normale, deluxe con 2 cd e dvd, doppio vinile)
Disco 1:
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Beyond Here Lies Nothin’
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Life is Hard
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My Wife’s Home Town
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If You Ever Go To Houston
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Forgetful Heart
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Jolene
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This Dream of You
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Shake Shake Mama
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I Feel A Change Comin’ On
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It’s All Good
Disco 2 Deluxe edition:
Episodio “Friends & Neighbors” da Theme Time Radio Hour
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Howdy Neighbor dei Porter Wagoner & The Wagonmasters
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Don’t Take Everybody to Be Your Friend dei Sister Rosetta Tharpe
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Diamonds Are a Girl’s Best Friend di T-Bone Burnett
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La Valse de Amitie di Doc Guidry
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Make Friends di Moon Mulligan
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My Next Door Neighbor di Jerry McCain
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Let’s Invite Them Over di George Jones & Melba Montgomery
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My Friends di Howlin’ Wolf
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Last Night di Little Walter
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You’ve Got a Friend di Carole King
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Bad Neighborhood di Ronnie & The Delinquents
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Neighbours dei Rolling Stones
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Too Many Parties and Too Many Pals di Hank Williams
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Why Can’t We Be Friends dei War
Disco 3 Deluxe edition:
DVD con un’intervista omessa dal documentario No Direction Home.