E’ da un po’ di tempo che, nella musica italiana, si ha la sgradevole tendenza a prediligere quello che “brilla” e “tintinna”, costringendo le case discografiche a sputare fuori artisti senza il minimo concetto, accompagnati solo da un’orecchiabile linea melodica.
Mia nonna si chiamava Esterina, veniva da un piccolo paesino fra i monti della mia terra e ogni mattina alle prime luci dell’alba si infilava un paio di stivali marroni logori, lacerati dal tempo e dalla fatica quotidiana e andava a lavorare i due ettari di terra che i suoi genitori, entrambi contadini, le avevano
Lisa Dply Masia e Marina Cristofalo si son fatte conoscere dal grande pubblico come componenti delle MAB, nel 2008 hanno dato vita ad un nuovo progetto: Lilies on Mars.
Il bello di recensire artisti sconosciuti (a me, non necessariamente agli altri 😀 ) è che ogni tanto ciò che passa sul lettore può sorprenderti. Opere che a volte rimangono sconosciute e non per loro demerito.
In quel di Zurigo verso le ore 8 PM, dopo trecento sudatissimi chilometri di autostrada italo/svizzera, si presenta agli occhi un’esplicativa parata di ciò che viene comunemente chiamato “poserismo”: all’entrata dell’Abart Music Ag, locale piccolo ma parecchio rinomato, c’è una lunga coda di teenagers vestiti e truccati talvolta da piastrati Brandon Lee, talvolta
E’ indubbio che in questo momento in Italia c’è un buon fermento creativo nell’ambito pop indie, cioè di un pop che sia ovviamente orecchiabile ma non per questo beceramente prono alla ricerca del “facile” successo commerciale e che prende ispirazione principalmente dalla new-wave.