LABRADFORD “Labradford” (1996)

  Sette movimenti per quaranta minuti di musica, nessun titolo ed informazioni con il contagocce; sembra di essere tornati ai tempi dell’enigmatico rebus dei tre ragazzi immaginari, quando per scoprire i titoli delle canzoni occorreva associare le immagini del retrocopertina con le ipotesi riportate da un settimanale inglese.

Rinf – Chaosjugend Strasse (2008)

Per fortuna a volte ritornano. Parlo di etichette indipendenti scomparse prematuramente e con loro tutto il patrimonio sonoro che le caratterizzava, ma a volte qualcuna riesce a rinascere dalle proprie ceneri. E’ il caso della Spittle Records che per sua e nostra fortuna è tornata a farsi sentire ristampando pezzi di storia della musica rock

FIREHOSE “FromOhio” (1989)

    Sono passati solo tre anni da quando la casa di Mike Watt e gli uffici della SST Records venivano tempestati quotidianamente dalle telefonate di un ragazzotto dell’Ohio. Adesso (*) i Firehose sono diventati una splendida realtà del rock a stelle e strisce.

PRIMUS “Pork soda” (1993)

  Era apparso del tutto lecito a chi scrive, all’indomani di “Sailing the seas of cheese”, domandarsi la direzione che avrebbero preso i Primus alla luce della conferma del loro grande status inaugurato dal fenomenale “Frizzle fry”. Dove e in che modo il terzetto di Frisco Bay avrebbe convogliato le sue funamboliche capacità?