Forse sono io che mi illudo, ma secondo me la qualità dei gruppi italiani è su valori medio alti.
Probabilmente non brillano di originalità (ma anche questo non è di certo un valore assoluto in quanto ci sono un buon numero di band che invece coniugano qualità ad originalità) però ciò che propongono in termini di qualità compositiva è di solito su valori quantomeno sufficienti.
Cosa certa però è che, se non tutti, molti ci provano ad unire qualità con originalità.
Questo è il caso dei Crysalys, band marchigiana attiva dal 2003 che attraverso vari cambi di formazione è arrivata fino a quella attuale (composta da: Chiara Malvestiti “Dusk” – voce, Mario Brillarelli “Voivoda” – chitarra ritmica, Giampaolo Squadroni “Diurno” – chitarra solista, Matteo D’Ottavio “the Dwarf” – basso, Alessandro Camela “Doomtrain” – batteria) e cerca di mettere le ali con questo ep White Lotus on Acheron’s Shores.
La voglia di cercare qualcosa di nuovo è già tutta nel nome della band: Crysalys. Nome che unisce in un gioco di parole Chrysalis (crisalide), Cry (pianto) e Lys (luce) ma che vuole anche indicare i diversi tipi di metal a cui si ispirano (il classico, il thrash, il death melodico e il gothic) questi ragazzi per provare a unirli in uno stile loro che denominano Melodicore.
Ci riescono?
Forse non del tutto, ma il risultato è, a voler esser cattivi, minimo interessante, in effetti è decisamente molto interessante.
I Crysalys in questo ep ci propongono dei buoni pezzi, nel quale la band mostra una bella compattezza, buone capacità tecniche e dove spicca la bella voce di Chiara che ci propone parti cantate sia con un registro rock (che mi piace moltissimo) che con un registro lirico. Qui però va fatta una precisazione perchè Dusk non ha un “semplice” registro lirico ma va ben oltre, la sua voce non è ancora quella di una cantante lirica ma non ci siamo lontani, qui siamo di fronte ad un talento e ho idea che tra pochi anni la vedremo calcare i palchi più in veste di soprano che in veste di cantante metal. Brava punto.
La musica e i testi (in tema gotico) sono ben studiati per esaltare la voce di Chiara, peccato che siano solo in inglese. Ho avuto modo di scambiare dei punti di vista su questo argomento (e sulla Lirica) con Chiara e per lei il metal è solo in inglese.
In conclusione i Crysalys forse non saranno la band metal più originale del pianeta, forse non saranno i più bravi musicisti del pianeta, forse non canteranno mai in italiano, forse…………. ma di sicuro con White Lotus on Acheron’s Shores ci propongono un buon prodotto e non son del tutto sicuro che tutti i forse che noi che critichiamo appiccichiamo alle band nostrane siano sempre reali e dovuti (siamo davvero sicuri che l’erba del vicino sia sempre più verde?).
Ascoltateli, potreste rimanere piacevolmente sorpresi.
Mario (gennaio 2008)
Tracks:
-
The morning star – intro
-
Angels never fall
-
Lilium
-
Hellstorm
-
My Delirium
Dusk