Diva Scarlet – Non + Silenzio (2008) Recensista

non___silenzio.jpg

 

Come sapete noi di Miusika siamo “malati” di musica appunto e ci piacerebbe fare recensioni diverse dal solito come ad esempio nella recensione doppia dei Wall of Voodoo in tandem con Anto purtroppo non sempre questo è possibile ma ogni tanto capita. Come capita ad esempio oggi grazie alla disponibilità delle Diva Scarlet, in particolare di Sarah voce e chitarra e di Cecilia chitarra delle Diva Scarlet, quello che vorremmo fare “strano” oggi è un intervista che è anche una recensione, una recensista quindi 😀 , non so se ci riusciremo ma almeno non avrete la solita cosa

 

 

 

 

Miusika: ciao Sarah grazie dell’opportunità e della cortesia

Sarah: Ciao e grazie a voi sarà interessante sperimentare nuove forme di intervista

Miusika: si anche per noi 🙂 innanzitutto domanda banale e scontata chi sono le Diva Scarlet?

Sarah: sono 4 ragazze che condividono da 11 anni la passione del Rock abbiamo iniziato a 16 pensa è già passata una vita ! ci si è trovate così per gioco, con l’esigenza di suonare, scrivere e poi non ci si è più lasciate e per fortuna! abbiamo condiviso davvero molte belle esperienze da palco

Miusika: eheheheheh bhè se ti consola noi siamo bastansa più ansiani di Voi 🙂 e ciò che hai appena raccontato è una cosa molto bella perchè parla di musica e amicizia. Ti faccio l’altra domanda scontata e banale (e speriamo di averle finite quelle banali) come mai la scelta del nome Diva Scarlet dato che Voi prima avete vissuto un altra vita musicale con un altra band?

02tm.jpgSarah: Diva Scarlet è il nostro alterego, un icona che ci rappresenta Diva sta a simboleggiare una Donna di Grande Carisma, una donna di altri tempi, come Sofia Loren, Marlene Dietrich e molte altre, donne forti e tutte d’ un pezzo e Scarlet (scarlatto) è il colore rappresenta le intenzioni della nostra musica, la passione, la grinta, la rabbia e molto altro e ci rappresenta in pieno

Miusika: musicalmente in questo disco senza dubbio

Sarah: gli altri nomi che abbiamo avuto non ci rappresentavano così bene quindi abbiamo sposato questo 🙂

Miusika: direi che non fa una grinza parliamo del disco quindi e vediamo se siamo sempre d’accordo o se riusciamo a prenderci verbalmente a capate. Partiamo dalla copertina, che mi sembra molto in linea con ciò che hai detto a proposito del vs nome di chi è stata l’idea?

Sarah: beh dobbiamo molto al fotografo Tommaso Mei che ha interpretato il titolo dell’album meravigliosamente mentre per il lavoro grafico di grande eleganza, devo molto a una mia cara amica Rowenna Ciaschini che ha messo veramente l’anima curando ogni piccolo particolare

Miusika: si mi piace molto, tra l’altro anticipiamolo subito il Vs è un disco completamente autoprodotto

Sarah: hai detto bene COMPLETAMENTE 🙂 ogni scelta è stata nostra, ogni errore pure e questo percorso di auto-produzione a me personalmente ha aperto milioni di percezioni innanzitutto la consapevolezza di tutti i percorsi che comporta la creazione di un disco e successivamente anche la amara consapevolezza di essere nel periodo più duro e critico per la musica soprattutto per il rock

Miusika: la scelta di avere tt e 4 un taglio di capelli simile e un immagine leggermente androgina sempre un suggerimento di Tommaso Mei o un messaggio ulteriore che si voleva mandare oltre la x che è anche un + sulle tue labbra e l’urlo di Cecilia?

05tm.jpgSarah: ti dirò molti ci chiedono se siamo sorelle, i capelli erano tagliati tutti diversi, il ciuffo sì, forse è nel nostro stile, ma se Tommaso ha calcolato questo non te lo so dire, sicuramente l’urlo di Cecilia non è casuale ma quel che mi piace moltissimo è appunto la sequenza delle nostre bocche una completamente coperta (quella di Ursula) una chiusa (quella di Camilla) Una socchiusa (quasi a voler dire qualcosa di trattenuto) La mia e l’ultima di Cecilia, spalancata in un grido. Non+silenzio credo non si potesse interpretare meglio di così

Miusika: si infatti rende benissimo l’idea del disco. Ecco il discorso produzione….. voi nel disco precedente avete usufruito dell’appoggio di una label di un certo peso qual’è Mescal e della distribuzione Sony come mai la scelta di auto-produrvi di passare totalmente al DIY, costrette o voglia di esser + libere nelle scelte?

Sarah: beh l’esperienza in Mescal è stata davvero un ottima partenza la scelta di auto-produrre il secondo disco c’è stata per due motivi uno sicuramente la grossa crisi di Mescal come di molte altre etichette in quel periodo… questa crisi ci ha fatto capire che non sarebbero state investite tutte le forze a loro disposizione per il secondo album per noi forse il più importante così abbiamo detto chi può dare di più alle Diva Scarlet se non le Diva Scarlet stesse?

Miusika: già, chi può?

Sarah: quindi ora siamo la nostra etichetta, le nostre manager e curiamo tutto quello che sta attorno al progetto ovviamente dobbiamo ringraziare anche l’Estragon Booking che ha fatto un ottimo lavoro di tour booking per il primo e il secondo album per noi i live sono tutto e anche Giulio Ragno Favero che ha lavorato con noi al Disco

Miusika: diciamo che è una cosa che si intuisce facilmente sentendo il disco e dimmi che riscontri avete avuto? ad esempio le Lilies on Mars che come voi han fatto tt da sole stanno ottenendo un ottimo riscontro

Sarah: riscontri ottimi dopo i live le persone si avvicinano a curiosare a chiedere a complimentarsi, spesso ci scrivono mail o lasciano messaggi sul nostro guestbook o sul myspace è molto bello sentire la gente motivata

Miusika: 🙂

Sarah: beh questo non solo ai concerti anche nella vita di tutti i giorni !

Miusika: parole sante 😉

Sarah: poi abbiamo avuto conosciuto per la prima volta il pubblico olandese e mamma mia, spontanei, entusiasti aperti, sai quando ti guardano senza preconcetti da “gruppo femminile” queste (passami il termine) boiate italiane

Miusika: ecco voi al contrario di tante troppe band cantate in italiano, qual’è stata la reazione di un pubblico non italico?

Sarah: ottima ti dirò, abbiamo venduto un sacco di dischi e ne sono contenta perché anche io se avessi dovuto comprare dischi della gente che capisco non ne avrei nemmeno uno

Miusika: perciò si può vendere all’estero anche se non si canta in inglese o no?

10mf.jpgSarah: assolutamente, la musica italiana all’estero ci deve rappresentare nella nostra lingua….. trovo che ricercare i significati delle canzoni sia un percorso che fai comunque quando un artista ti piace e infatti vorrei tradurre i nostri brani in diverse lingue per far comprendere i contenuti delle canzoni a tutti ma il primo impatto che si ha con la musica è istintivo epidermico non certo razionale si ascoltano le sonorità le melodie

Miusika: si concordo della voce, perlomeno io, prima ascolto la linea vocale e come si innesta nell’insieme poi vado ad analizzare il testo

Sarah: assolutamente 🙂

Miusika: 🙂 torniamo all’affermazione che hai fatto prima, ma davvero non c’è nessuna band italiana o cantautore che ti piaccia?

Sarah: sì ce ne sono parecchi. Ma mi ci sono avvicinata più avanti

Miusika: come quasi tutti credo perlomeno per il rock, anche se la scena prog non era male, la scena hardcore poi non se ne parla era famosa in tutto il mondo

Sarah: adoro Mina, Paolo Benvegnù, Marco Parente, Moltheni, Afterhours, Ginevra di Marco, Patti Pravo. Beh il mio primo approccio è stato con gli stranieri poi pian piano mi sono affezionata molto anche agli italiani ,ma di primo impatto ti confesso che Battiato e De Andrè mi hanno lasciata perplessa, poi qualcosa è cambiato ti avvicini alla musica, in base ai periodi della vita

Miusika: guarda concordo con te, anche per me alcuni autori all’inizio mi stavano sullo stomaco poi ho imparato ad apprezzarli. Il Battiato pop all’epoca mi lasciava abbastanza indifferente gli preferivo di gran lunga quello sperimentale, e De Andrè lo amato + tardi lo stesso.
Dopo la copertina immergiamoci nei “solchi” dell’album, primo pezzo
Dammi una ragione, e si parte a tremila. Già da questo brano s’intuisce che qualcosa è cambiato rispetto al primo album, tu mantieni sempre delle linee vocali tendenzialmente melodiche ma qui picchiate forte, la parte pop rimane + che altro appunto nelle linee vocali, che ne dici?

Sarah: sì devo dire che alla melodia non riesco mai a rinunciare, ci sono troppo affezionata, in questo album ho voluto toccare il mio picco massimo e il mio minimo con la voce, la cosa bella è che non so mai se alla fine ce la farò a sostenere tutte le canzoni e questa sfida mi piace parecchio

Miusika: qui musicalmente siamo su un terreno direi post hardcore bello tirato tipo Fugazi e Jawbox, ti ci ritrovi?

Sarah: sì direi sul punk-rock, è un bell’inizio carico

Miusika: si abbastanza direi 😀 e anche il testo mi sembra non innocuo se non sbaglio la maggior parte dei pezzi partono da tue idee di base

Sarah: sì questo però è nato da Cecilia la chitarrista è una “polaroid” di un momento successivo a un’esplosione la distruzione lo sgomento, la paura, il vuoto per cosa poi? infatti il ritornello dice “dammi una ragione che sia valida

Miusika: per vivere? Per morire? Per…?

03tm.jpgSarah: la domanda è dammi una ragione valida, che giustifichi il motivo di tale stupidità umana….. l’ideazione e l’attuazione di una delle tante guerre che sterminano intere civiltà, per interessi, denaro, potere l’uomo crea e distrugge crea e distrugge continuamente, è un lusso che prima o poi ci verrò a mancare se continuiamo ad agire in maniera così stupida

Miusika: neanche il tempo di riprenderci che arriva un altro treno, Cura di te. Qui diventa ancor + evidente quanto sia stato importante l’innesto di Ursula

Sarah: Ursula è stata cercata e trovata in tutti questi anni e per fortuna dopo 5 cambi di batteriste! Finalmente è arrivata lei, con cui si è sviluppata un’ottima affinità e come primo disco inciso live è andata alla grande

Miusika: lo penso anche io, credo che il ruolo del batterista in una band dai suoni tosti sia fondamentale non solo nel dettare i tempi ma anche nel creare il movimento del brano stesso. I pattern di Ursula poi mi ricordano tanto Martin Atkins, e infatti in questo pezzo si sente un aria + post punk, darkwave, rispetto al precedente inoltre il pezzo è un bell’anthem

Sarah: una buona “pacca” era quello che voleva e soprattutto un buon istinto nel precedente pensa che hanno inciso tre batteristi

Miusika: allora possiamo tranquillamente dire che vale minimo per tre 😀

Sarah: eh eh eh bene sono contenta

Miusika: qui il testo è tuo?

Sarah: sempre Cecilia 🙂

Miusika: ahahahahahah anche la musica?

Sarah: sì Cecilia ha steso le basi poi lo abbiamo sviluppato tutte insieme

Miusika: ora si va in gita e prendiamo un Souvenir e si torna a sonorità punk, direi pre- hardcore tipo gli Adolescents, le chitarre sono molto alla Rikk Agnew

Sarah: questo è l’ultimo brano che abbiamo scritto mentre tutti gli altri brani hanno avuto una lavorazione lunga e diversi arrangiamenti questa è nata una sera in sala prove ed è stata incisa così come è venuta spontanea immediata e fresca per questo abbiamo deciso che doveva essere il singolo

Miusika: come il primo punk californiano, spontaneo, immediato e fresco 🙂

Sarah: eh eh

Miusika: ecco arrangiamenti….. quanto ha pesato Giulio “Teatro degli Orrori” Ragno Favero?

Sarah: beh Giulio è stato il mago dei suoni in alcuni pezzi ha fatto davvero la differenza e elettroniche di “io non so” ha suggerito diverse linee d’archi in pioggia che cade e non più silenzio e altri piccoli interventi davvero in armonia con tutto il resto

Miusika: quindi l’esser orientate su atmosfere + goth – darkwave è cmq dovuto solo a vs scelte?

Sarah: sì totalmente nostre

Miusika: passiamo ora ad atmosfere + “quiete” Immagina, questo è forse il mio pezzo preferito assolutamente darkwave, quella romantica dei Sad Lovers & Giants, Chameleons, Comsat Angels ecc. chitarre arpeggiate alla Tristan Garel Funk

Sarah: 🙂 sai alcuni non li conosco

Miusika: bellissimo! quando entra il ritornello ti vien voglia di stringere forte le persone a cui vuoi bene

Sarah: è una bella sensazione 🙂

Miusika: l’intreccio delle chitarre l’arpeggiata insieme alla solista ti prende dentro

Sarah: mi fa piacere che ti passi attraverso, è il pezzo a cui sono più legata all’interno del disco

Miusika: guarda io amo sonorità più dure tipo i Killing Joke o i primi Swans (Filth è un cazzotto nelle parti basse altro che scherzi) però ci sono musiche come Immagina che dici semplicemente un bel niente, rimani estasiato………. e la parte romantica o meglio melanconica che è in noi che viene fuori

Sarah: beh, per me Immagina è dolore puro, l’ho scritta per mio padre che è scomparso 8 anni fa mangiato da un cancro

Miusika: appunto, è un pezzo che ti fa venir voglia di stare con le persone che ami

Sarah: sì decisamente sono contenta che suggerisca questo, un dettaglio, ma per me importante

Miusika: non ho detto infatti che è un pezzo che parla di rose e fiori ma che parla all’animo, come quelli della darkwave, goth anni ’80. Immagina è proprio come i pezzi di quel periodo….. bellissimo.
Dopo la meravigliosa
Immagina si continua con Io non So. La cosa che ho notato che in questa parte dell’album i ritmi rallentano, avete scelto appositamente la scaletta dell’album così o è stata casuale?

Sarah: l’abbiamo scelta cambiata ricambiata qualcosa cambierei, ma in generale mi sembra di buon ascolto qui dopo 4 pezzi pieni abbiamo voluto dare un po’ di respiro creare un po’ di attesa di vuoto

Miusika: prima hai detto che qui è intervenuto Giulio Ragno Favero, quindi le atmosfere un po NIN dipendono da lui?

Sarah: sì assolutamente la prima parte è totalmente curata da lui noi entriamo nel ritornello e nel finale è stato un bel mix dal sintetico elettronico al live

Miusika: quindi anche la scelta di filtrare leggermente la voce

Sarah: sì tutta sua, io gli ho dato uno spunto emotivo volevo che il pezzo suonasse paranoico ossessivo all’inizio, statico tipo Portishead e poi che esplodesse in un martellante ritornello

Miusika: anche tipo Deasonika aggiungo

Sarah: anche

Miusika: qui il testo di cosa parla?

Sarah: delle persone che vivono nel passato ricordandolo con malinconia e vivono il presente passivamente chiusi nei propri schemi con la continua paura di fare quel qualcosa in più

Miusika: mi par di capire che l’anima più goth nella band sia tu e Cecilia quella + punkeggiante

Sarah: 🙂 se lo dici tu 🙂

Miusika: no lo dicono i brani, poi nella vita sarà tt il contrario 😀

07mf.jpgSarah: no beh nel senso che è come se ci fossimo date il cambio, è strano come dicevamo andiamo a cicli io e Cecilia. Compositivamente siamo molto diverse ma c’è una buona fusione di entrambi gli stili, c’è sempre molto confronto, molto scambio. Di solito quello che lei scrive in 20 parole io lo scriverei in 3, anche per quanto riguarda gli arrangiamenti eh eh eh eh

Miusika: ahahahahahah

Sarah: ah ah e in realtà e bello che sia così

Miusika: ci credo 11 anni se non s’impara a conoscersi e sopportarsi ci si spara

Sarah: decisamente ah ah ah ah ah ah a a

Miusika: ora si arriva a quello che dovrebbe essere il clou dell’album, la title track Non + Silenzio, brano decisamente d’atmosfera in cui il peso è tt sulla tua voce e sul testo

Sarah: ci credi se ti dico che ho fatto fatica ad inciderlo?

Miusika: ci credo

Sarah: mamma mia questi archi mi facevano venire da piangere e non riuscivo a cantare

Miusika: guarda te lo stavo per dire secondo me la difficoltà sta nel mantenere la misura

Sarah: sono di una potenza emotiva incredibile, ho chiesto a Giulio di abbassarli in fase di registrazione e il pezzo è anche molto breve ma molto denso

Miusika: per non scadere nell’ovvio visto il testo

Sarah: infatti non poteva essere più lungo

Miusika: e qui veniamo alla tua voce, di solito ognuno di noi ha un riferimento, per te come cantante chi è stato?

Sarah: Dunque Tori Amos mi ha completamente stregata, Tracy Chapman ascoltata fino a esaurimento Sinead O’Connor, PJ harvey

Miusika: e come musicista invece?

Sarah: Tori Amos la rinomino milioni di volte, Ben Harper, Nirvana io sono estremamente anni 90 ho imparato a orecchio tirandomi giù i brani da Mtv o dalle cassette, beh i Nirvana con l’acustica le sapevo tutte anche i Cranberries devo dire, lo so che per te sono riferimenti forse troppo odierni 😀

Miusika: perdonami ma te lo meriti …. ma va a “zappare” ahahahahahah

Sarah: ah aha ha hah aha a

Miusika: noi siamo si “ansiani “ma quando parliamo di musica siamo ancora adolescenti

Miusika: torniamo a bomba, dopo l’intensità di Non + silenzio arriva Pioggia che cade con un inizio romantico

Sarah: sì nudo

Miusika: e una apertura melodica che poi sfocia quasi nel grunge alla Pearl Jam

Sarah: sì pioggia cade sembra romantica e dolce in realtà è profondo rancore, sì molto grunge anche qui gli archi hanno bucato

Miusika: si infatti preparano per l’assalto finale delle chitarre

Sarah: aggressive e urlanti

Miusika: anche il testo mi sembra che salga pian piano fino a dare la stoccata finale

Sarah: sì è molto graduale

Miusika: poi passiamo a Appesa a un filo qui inizi con una linea vocale diversa dal resto dell’album + secca

Sarah: sì infatti questo brano è stato scritto da Alberto Zinader un cantautore molto bravo di nostra conoscenza ha un modo di scrivere molto curato entro nei suoi brani

Miusika: con cui avevate già collaborato se non sbaglio, sia testo che musica son sue?

Sarah: beh no lui mi ha dato una cassetta con una traccia con una chitarra totalmente diversa e un piccolo spunto ritmico si può dire che l’abbiamo completamente ribaltata

Miusika: qui continuate sulle tracce del grunge con spunti stoner direi

Sarah: sì si rialza decisamente il tiro

Miusika: un po Afghan Whigs o Afterhours nel finale che ne dici?

Sarah: 😉

Miusika: ora arriviamo all’invocazione, Dio mio, qui canta Giulio Ragno Favero con te?

Sarah: no è Emiliano dei Comediclub un gruppo davvero portentoso loro straindipendenti quanto bravi

Miusika: Ottimo. Salutiamo Sarah che ci deve lasciare e continuiamo la “recensista” con Cecilia

Sarah: ti lascio a confrontarti con Cecilia, ciao a tutti un abbraccio a tutti i nostri fan e ai lettori di Miusika

 

 

Miusika: ciao Cecilia

Miusika: stessa domanda che ho fatto a Sarah

Cecilia: sì

Miusika: chi ti ha ispirato come musicista?

09mf.jpgCecilia: come musicista..? beh, la mia consapevolezza nasce molto tardi, quindi ti citerò musicisti recenti tipo il chitarrista dei Radiohead, che trovo abbia un uso degli effetti e un gusto negli assoli particolarissimo e anche ACE, il chitarrista degli Skunk Anansie, scarsissimo ma molto abile nel mascherarlo 😉

Miusika: ahahahahahah

Cecilia: poi c’è tutta la generazione dei chitarristi di Stone Temple Pilot, SoundGarden, tutti chitarristi post Guitar Hero che ho molto apprezzato

Miusika: quindi anche tu come Sarah fulminata dal grunge

Cecilia: e poi per ultimo ti cito Tom Morello, che ora sto studiando… 🙂

Miusika: un eroe (o Boss level) di Guitar Hero ahahahahahahahah

Cecilia: sì, fulminata dal grunge.. è proprio un amore istintivo, è qualcosa che fa battere il cuore a tempo di musica, non ci posso fare niente!

Cecilia: sì, l’ho ritorvato anche in Guitar Hero… che colpo!

Miusika: beh senza alcun dubbio Tom Morello ha portato qualcosa di nuovo nel panorama chitarristico come i RATM del resto nel campo alternative

Cecilia: sì, è un noiser eccezionale, è vero… I RATM li ho conosciuti quando andavo al liceo… suonavo anche con un’altra band e facevamo cover di vari gruppi, fino a che il bassista non ha portato una musicassetta (UNA MUSICASSETTA!) con questa musica nuova… e abbiamo cominciato a suonare la mitica Bullet in your head

Miusika: si sono stati uno bello scossone, bravissimi

Cecilia: 🙂

Miusika: parlando con Sarah è venuto fuori che almeno in questo album tu sei l’anima + punkeggiante e lei quella + goth a livello di scrittura dei brani, almeno dal mio punto di vista

Cecilia: oddio… punkeggiante… diciamo più aggressiva 😉

Miusika: si in quel senso, ma anche sonoricamente i tuoi brani hanno un anima + punk che si muove tra il punk pre hardcore californiano e quello post hardcore, son sicuro che quando hai buttato le tracce dei pezzi a ciò non ci hai neanche pensato però i suoni risultanti quelli sono, diciamo qualcosa che ricorda gli Adolescents da una parte e i Fugazi e i Jawbox dall’altra, non solo a mio avviso ci sono passaggi di chitarra che ricordano tanto Rikk Agnew (Adolescents e Christian Death i primi, gli unici, gli originali)

Cecilia: mamma mia quante citazioni! Sarah mi aveva avvertito!!! 🙂 comunque grazie per i complimenti beh, in effetti quando ho scritto quelle canzoni non ho pensato agli Adolescents ma ora che mi ci fai pensare è un’analogia molto interessante!

Miusika: eh si 🙂 alcuni passaggi molto Agnew, e lui è stato un grande

Cecilia: hai in mente una canzone in particolare?

Miusika: vostra?

Cecilia: sì

Miusika: Souvenir

06tm.jpgCecilia: perché gli arrangiamenti di chitarra sono in maggioranza miei, ma ad onor del vero c’è stato anche il contributo di Giulio Favero e di Moltheni. Souvenir voleva essere spensierata ma allo stesso tempo energica… la parte di chitarra mi è uscita dalle dita in un baleno, e poi non l’abbiamo quasi più toccata.. 🙂

Miusika: si Sarah mi ha raccontato prima che è stato l’ultimo pezzo che avete fatto e lo avete fatto quasi in un baleno, quello fatto + istintivamente

Cecilia: sì, in sala prove, volevamo divertirci un po e invece è saltata fuori Souvenir che in due minuti è entrata nelle nostre favorite

Miusika: beh è uscita bene no? 😉

Cecilia: sì, siamo state molto contente

Miusika: anche io, è uno dei pezzi che preferisco

Cecilia: ci eravamo intestardite su un altro pezzo che non ci convinceva affatto e quando è nata Souvenir ci siamo rese conto che non c’era verso, l’abbiamo scartata e Souvenir è entrata nel disco. Grazie!

Miusika: ottima idea 🙂

Cecilia: Con Sarah siete arrivati a “Cose nuove“…

Miusika: si esatto

Cecilia: ok… 🙂 verificavo di non essermi persa per strada dei pezzi.. 🙂

Miusika: no no ahahahahah

Cecilia: 🙂

Miusika: in questo pezzo forse è quello che si sente di più l’amore di Sarah per Tori Amos

Cecilia: in quale?

Miusika: in Cose nuove

Cecilia: per la scalata ascendente? Era da tanto che volevamo fare un brano con una bella scalata…

08mf.jpgMiusika: in parte si, intendiamoci quando parlo di “si sente questo, si sente quello” non intendo avete copiato lì o avete rubato là, ma semplicemente che ci sono dei richiami, ad esempio su Immagina io ci ho sentito forte l’influenza dei Sad Lovers & Giants e della Darkwave romantica ma Sarah mi ha candidamente detto che non li ha mai sentiti

Cecilia: sì confermo… nemmeno io li ho mai sentiti… ma del resto Immagina ha delle influenza inconfessabili! 🙂

Miusika: si lo ha raccontato

Cecilia: comunque magari non ci siamo mai rese conto di aver ascoltato certi artisti, ma forse li abbiamo ascoltati distrattamente alla radio o a casa di amici

Miusika: no io penso che sia un altra la spiegazione

Cecilia: ci credo molto nelle influenze “fantasma”

Miusika: a parte il discorso della “ruota” quindi le cose che ciclicamente tornano

Cecilia: 🙂

Miusika: il fatto è che voi siete cresciute anche musicalmente col grunge

Cecilia: sì

Miusika: e il grunge ha rielaborato quanto era uscito precedentemente dandogli un altra visione

Cecilia: certo

Miusika: ti faccio un esempio banale, Sarah mi ha raccontato di aver imparato a memoria con l’acustica tutti i brani dei Nirvana

Cecilia: è vero!

Miusika: ecco ma sai chi hanno ispirato principalmente i Nirvana chi erano la loro fonte primaria tanto che gli hanno anche “rubato” un riff di chitarra per rendergli omaggio?

Cecilia: ? sono tutt’orecchi!

Miusika: ehehehehehhe vedi, aspetta te lo dico subito, tu sicuramente conosci anche i Ministry e i Prong

Cecilia: i Ministry sì, i Prong devo confessare di no! 🙂

Miusika: Nirvana band grunge quasi “punk”, i Ministry band industrial metal

Cecilia: capisco

Miusika: eppure la band che ha ispirato sia gli uni che gli altri è la stessa, i Killing Joke

Cecilia: aaaaaaaaaaaaaa! Beh i Killing Joke, parliamo dei Killing Joke!

Miusika: si certo non di pizza e fichi ahahahahahah

Cecilia: 🙂

Miusika: una delle band più seminali in assoluto

Cecilia: eh certo!

Miusika: se pensi che anche i Metallica si son ispirati anche a loro, per cui tornando al discorso di prima

Cecilia: questo non lo sapevo!

Miusika: essendo voi cresciute a pane e grunge è normale che abbiate senza saperlo influenze anche di altre band

Cecilia: certo…

Miusika: diciamo che ce ne accorgiamo solo noi “ansiani” ahahahahahah

Cecilia: 🙂 eh, i condizionamenti..

Miusika: infatti continuando con l’analisi dei vostri brani su Casca la Terra ci sento un qualcosa che mi ricorda i Sound e magari voi non avete mai sentito

Cecilia: 🙂 sicuramente è così..

Miusika: qualcun altro magari direbbe che ci sente qualcosa dei Soundgarden

Cecilia: qui ti aspettavo! 🙂

Miusika: ahahahahah ci sono cascato?

Cecilia: no no…quella è un’influenza che sento anche io, ma d’altra parte è nata così e ci abbiamo lavorato molto per togliere quella cadenza ma non c’è stato verso, Black Hole Sun ritorna sempre!

Miusika: ma va bene così, mica abbiamo detto cartaigienicasporca, cioè uno dei pezzi + belli del grunge

Cecilia: sì… ma il bello è che nessuno ha pensato esplicitamente a quella canzone se non per lavorare su un arrangiamento che distogliesse l’attenzione da quelle atmosfere

Miusika: cioè per allontanarsene?

Cecilia: sì! sì perché non volevamo che i brani si assomigliassero almeno non troppo! 🙂

Miusika: e infatti allontanandovi siete tornate a qualcosa che ha preceduto i Soundgarden

Cecilia: bene!

Miusika: adesso c’è La stanza dei giochi

Cecilia: sì… brano dall’arrangiamento particolare, piano e voce.. il brano non è nostro… ma ci è piaciuto subito

Miusika: infatti è diverso dagli altri, chi è l’autore del brano

Cecilia: si chiama Alberto Zinader, è un ragazzo di Bologna che già ha scritto dei brani per noi, per il disco precedente

Miusika: lo avete arrangiato molto o l’avete lasciato così come ve lo ha proposto?

Cecilia: beh… ce lo ha proposto in due versioni, una rock con tutta la band al completo e una invece piano e voce. Direi che l’intervento più massiccio è stato sulla parte di piano arrangiata dall’ottimo Matteo Giorgioni, un pianista bravissimo! ma la voce è rimasta pressoché identica!

Miusika: questo è il brano che mi ha convinto di meno dell’album, direi che è l’unico che non mi piace

Cecilia: davvero?

Miusika: si

Cecilia: beh, sicuramente mette in campo artisti diversi… un pianista, un autore… non è proprio un brano vicino a noi, forse si sente questo. Però abbiamo colto una sfida e l’abbiamo portata fino in fondo… però capisco cosa vuoi dire.. 🙂

Miusika: si ma aldilà di quello secondo me porta Sarah su linee vocali non consone, non perché non le sappia fare ma perché non le rendono giustizia, poi come al solito de gustibus

04tm.jpgCecilia: beh, sicuramente il brano è scritto per lei. Abbiamo anche dovuto cambiare tonalità per cercare di adattarlo meglio, però ci piaceva inserire questo tipo di linea anche se il brano può risultare molto “parlato”

Miusika: direi “cantautoriale”, che ne pensi?

Cecilia: sì, direi che è la parola giusta ed era proprio la sfida legata a “La stanza dei giochi“, forse non siamo riuscite del tutto nell’intento di portare un brano così più vicino a noi, ma tutto sommato siamo soddisfatte dal risultato

Miusika: guarda alcuni passaggi non sono male e il ritornello in cui dice il portafogli di sabbia che non mi piace per nulla

Cecilia: ah aha ahahaa ah! il portafogli di sabbia è stata una battaglia che abbiamo perso! nemmeno a noi piaceva, nemmeno un po… soprattutto “che mi hai infilato dietro“. volevamo chiedere all’autore di cambiare quel punto, ma poi le esigenze degli altri brani ci hanno sopraffatto e abbiamo deciso di lasciarlo così…

Miusika: e a volte il tempo è tiranno, perché quel ritornello non riesco a digerirlo

Cecilia: però, guarda, rimango convinta della nostra scelta… d’altra parte per essere il nostro primo pianoforte e voce probabilmente sono rimaste delle ingenuità che saltano agli occhi…

Miusika:si infatti cmq è una base da cui partire per fare altro no?

Cecilia: certo! si impara sempre, soprattutto dagli esperimenti!

Miusika: infatti, chi non fa non sbaglia mai

Cecilia: io però la difendo! 😉

Miusika: brava, però permettimi di affondarla ahahahahahahah

Cecilia: certo! ma specifico perché se Alberto leggesse l’intervista… 😀 d’altra parte non è un brano che abbiamo scritto noi quindi non posso lanciarmi in una difesa a spada tratta

Miusika: si fai bene, speriamo non mi buchi le ruote della macchina 😉
ed arriviamo alla fine dell’album con
La giusta distanza

Cecilia: sì, la giusta distanza, ti è piaciuta?

Miusika: Tantissimo. Brano scritto a 4 mani con Moltheni o tt suo?

Cecilia: il brano è di Sarah, scritto da lei e registrato con Moltheni nel suo studio di Bologna, arrangiato con lui e Giacomo Fiorenza

Miusika: guarda avrei detto che c’era la mano di Moltheni, invece qual’è stato il suo contributo? (adoro Moltheni e questo brano mi piace moltissimo)

Cecilia: Moltheni è intervenuto nell’arrangiamento, di cui si è occupato quasi per intero, difatti l’atmosfera particolare del brano è opera sua (mi riferisco alle trame di chitarra che si percepiscono sotto il cantato)

Miusika: infatti sembra un pezzo suo, e non solo anche delle sue cose + belle

Cecilia: 🙂 beh… lo prendo come un complimento che girerò a Sarah

Miusika: è un complimento, Moltheni è un grande secondo me

Cecilia: probabilmente Sarah ha scritto un brano che si avvicinava molto alle corde di Umberto che ha potuto dare il suo contributo senza sforzo. queste atmosfere lui le ha nel sangue, le ha davvero tirate fuori come un coniglio dal cappello, molto delicate ma allo stesso tempo consistenti

Miusika: si queste atmosfere tra la primavera e l’estate, anche se poi ha anche dentro di se atmosfere molto cupe come quelle di Splendore Terrore

Cecilia: il mio album preferito, per me uno dei migliori suoi

Miusika: si esatto concordo il suo album goth

Cecilia: per goth intendi?

Miusika: quello più bello in assoluto, tra l’altro nel disco nuovo ha ripreso due brani di Splendore Terrore. Intendo quello più scuro, disperato, gotico

Cecilia: ah…… sì, molto bello anche il nuovo, in effetti… La cosa che mi è dispiaciuta di più riguarda l’album prodotto dal produttore dei REM, Umberto ha fatto un lavoro meraviglioso con il produttore dei REM e poi la BMG l’ha fatto uscire quasi controvoglia, senza promozione senza nessun lavoro dietro e si è perso un capolavoro così, per inettitudine…

Miusika: Bah e poi ci si lamenta che i dischi non si vendono + o che la gente li scarica aggrattis

Cecilia: sì, guarda… è la storia più brutta che io abbia mai sentito

Miusika: beh almeno adesso lavora con persone che apprezzano il suo valore artistico

Cecilia: sì… è vero… però il merito è tutto suo di averci creduto, nonostante tutto e tutti!

Miusika: guarda io penso che se un artista o una band ha qualcosa, vale qualcosa alla fine viene fuori sia che stai con una major, sia che stai con una indie, sia che ti autoproduci in vero spirito DIY

Cecilia: è quello che credo anche io.. e, come dire… ci spero anche tanto! 😀

Miusika: beh un piccolo assaggio di ciò lo avete avuto no? Se non sbaglio avete già venduto tanto quanto il primo disco, che era Mescal Sony, e in Olanda pur cantando in italiano il pubblico vi ha apprezzato moltissimo e non credo solo per dei bei faccini o no?

01tm.jpgCecilia: sì, infatti… ma c’è sempre un po’ la paura di non essere presi sul serio quando ci si autoproduce, in Italia scelte come queste fanno pensare a tutto fuorché ad un gruppo che ha deciso di prendere in mano le proprie sorti 🙂 ma comunque non ci possiamo certo lamentare… noi abbiamo rischiato e ci è andata bene… 🙂

Miusika: e quindi torniamo al discorso iniziale, o hai qualcosa da dire oppure anche se ti spinge una major non vai da nessuna parte

Cecilia: diciamo che la potenza di fuoco di una major ti dà molte possibilità in più, è innegabile… ma alla fine amo pensare che siano i contenuti che ti portano avanti

Miusika: si ma se usa le sue bocche di fuoco altrimenti……… tanto vale fare da soli, ti rodi di meno il fegato e sei sicuro di aver fatto il possibile. Se la cosa non funziona a quel punto sai che ciò che prodotto forse qualche pecca la ha no?

Cecilia: sì, hai ragione. guarda, noi lo rifaremmo 1000 volte..

Miusika: poi vuoi mettere la soddisfazione che ti da una cosa del genere

Cecilia: è una scelta consapevole e abbiamo potuto evitare di scegliere a compromessi su cose davvero antipatiche, diciamo che abbiamo potuto scegliere di scendere a compromessi con persone scelte da noi! 🙂

Miusika: si certo come si dice…… con scienza e coscienza 😉

Cecilia: già! 🙂

Miusika: e ora? progetti per il futuro?

Cecilia: beh, ora uscirà il secondo singolo che sarà Immagina (di cui abbiamo realizzato anche il video), poi cercheremo di dare un po’ di respiro internazionale a questo album e intanto stiamo già mettendo in cantiere qualche pezzo nuovo

Miusika: con respiro internazionale che intendi?

Cecilia: intendo un po’ di date all’estero che possano portare il nostro nome anche fuori dall’Italia, per ora niente traduzioni! 😉

Miusika: si quella è un esperienza importante

Cecilia: sì, fino ad ora ricca di soddisfazioni… noi a dire il vero ameremmo molto il confronto con band femminili europee

Miusika: 😉 l’intervista-recensione volge al termine e, per quel che vale, mi sono molto divertito, mi piacerebbe che fossero sempre così!

Cecilia: grazie mille… 🙂 è stata un’intervista molto piacevole, ho tanti gruppi nuovi da scoprire!

Miusika: eh si, ne hai ne hai

Cecilia: 😉

Miusika: ultimo messaggio ai vostri fans e ai lettori?

Cecilia: wow.. ehm… allora… Ciao a tutti e grazie per averci seguito fin qui… speriamo di incontrarci presto ad un nostro concerto!

Miusika: Grazie ragazze per la disponibilità e la cortesia, e chi ne ha la possibilità di poter apprezzare le Diva Scarlet dal vivo ne approfitti.

Tutti quanti però possiamo apprezzarle nel loro album Non + Silenzio, che forse non cambierà la storia del rock ma per me è un buon album e, nel caso non si fosse capito, è un album che consiglio vivamente.

 

 

 

 

Mario (marzo 2009)

 

 

 

 

Tracklist:

  1. Dammi una ragione

  2. Cura di te

  3. Souvenir

  4. Immagina

  5. Io non so

  6. Non più silenzio

  7. Pioggia che cade

  8. Appesa a un filo

  9. Dio mio

  10. Cose nuove

  11. Casca la terra

  12. La stanza dei giochi

  13. La giusta distanza

 

Pic by Tommaso Mei ed Emanuele Ferretti

 

Lascia un commento