Confidenziale è termine tranquillo. Esprime serenità, intimità.
Non ti aspetti che dietro si possa celare furore ed elettricità.
Arriva in quella terra che non c’è che è la padania, Federico Fiumani.
Versione Confidenziale, chitarra e voce.
Dici Varese e mai ti aspetteresti un locale come El Quixote.
Un bar – ristorante – sala concerti nel bel centro di Varese.
La prima impressione è da bar cooperativa di paese; ampi spazi un bel bancone e la cucina “quasi a vista”; l’immancabile vecchietto già molto più avanti di te con gli aperitivi.
Fiumani è già arrivato, sono solo le 20.00 e si gusta una birretta in compagnia di amici.
Gustoso siparietto al bancone mentre ordino una birra; il vecchietto nota la mia maglia nera con la scritta Diaframma e mi apostrofa sicuro “Diaframma, tse, ma ci credete ancora?”; “Ma certo” – gli dico io – “Eccolo là seduto al tavolo”, indicando Fiumani.
Siamo ospiti di Fiumani per il rapido soundcheck e ceniamo con lui.
Arriva presto il momento del concerto.
La saletta dedicata ai live è al piano di sotto, una sorta di grande cantina.
Le sedie sono tutte occupate, anche stavolta il pubblico non manca.
Fiumani attacca la sua Fender Telecaster, no stasera non è la sua; è in prestito.
Due pedalini e via!
La scaletta è un tuffo negli anni ’80 dei Diaframma, “Diamante grezzo”, “Pasqua”, “L’amore segue i passi di un cane vagabondo”, “Verde”, “Caldo”, “Oceano” “Tre volte lacrime”, “La mia vita con una dea”, sino alla più recente “Labbra blu” ed altre ancora.
Non può certo mancare “Siberia”. Fiumani scende dal palchetto e se ne và.
Ma il pubblico lo richiama a gran voce; eccolo rientra!
Imbracciata di nuovo la Telecaster, partono “Blu petrolio”, “Gennaio”.
Il Confidenziale finisce; il pubblico ci riprova, ma stavolta è davvero finita.
Colpisce Fiumani durante i concerti per l’assoluta freschezza con cui ripropone i suoi pezzi; anche i più vecchi. E’ letteralmente attraversato dall’elettricità mentre suona.
Canta e grida in quel microfono, salta come un ragazzino.
La chitarra imbracciata come un’arma. Trasmette energia dalla prima all’ultima fila del suo pubblico, sempre numeroso e attento.
Cantiamo assieme a lui i brani, ci scappa pure un “momento coretto”; lui ci guarda dietro il suo ciuffo e sorride; si diverte Federico, si diverte ancora.
Ne siamo certi, alla prossima !!!
Non mancate se suona dalle vostri parti; perdereste un evento.
STAKANOV (maggio 2008)
Vale
Alvaro
marco
nadir zamboni