Ma come si fa a non entrare subito nei cuori della gente con un nome così?
I Flying Sebadas, letteralmente le sebadas* volanti per i non avvezzi all’idioma sardo, giungono finalmente al loro primo disco dopo aver solleticato il palato del pubblico dei festival sardi per due lunghi anni, e lo fanno firmando il loro esordio su Zahr Records, una delle etichette sarde più attive nel panorama nazionale.
“Vol I” è un disco fresco, allegro e raffinato che scivola veloce sul lettore e vi entra dentro lasciando tracce indelebili nell’anima, strappandovi quel sorriso che ,sono sicuro, da mesi un disco non vi regala. Un disco che premia l’impegno e la costanza di questi quattro ragazzi che non hanno mai mollato, che non si sono mai montati la testa e che hanno sempre continuato dritti per la loro strada e se questi sono i risultati ragazzi, chi può dargli torto?
Mesi fa in occasione di un loro concerto mi sbilanciai definendoli “cinture nere terzo dan di melodie” ma penso che che ormai quel titolo gli stia stretto.
Avevo timore che la loro musica su disco potesse perdere qualcosa e invece mi devo ancora una volta ricredere: il lavoro che hanno fatto in sala di registrazione è encomiabile, nulla è lasciato al caso, i controcanti non sono mai banali, sempre al momento giusto, la batteria e il basso sono affiatatissimi e formano una sezione ritmica veramente notevole. Menzione particolare per le due chitarre che riescono a fondersi perfettamente con le voci che vi stupiranno per la qualità delle melodie.
I flying sebadas sono il sogno di ogni addetto del settore, ascoltare il loro disco è un vero piacere, e ti rende il lavoro facile perché è veramente impossibile trovare qualcosa che non vada o che sia fuori posto, in “vol. I“, tutto suona alla perfezione.
Disco del mese per il sottoscritto.
“Doctor gimme something that i can recall, doctor… gimme the rock!“
Andrea Murgia (novembre 2009)
Tracklist:
1- Anvedi chi c’è
2- Cha Cha Cha
3- Anytime
4- Your wet Clothes
5- Strappu Strappu
6- Fix it
7- Doctor gave me rock
*Sebadas = Le Seadas o Sebadas sono uno dei dolci Sardi più conosciuti al di fuori dell’isola, attualmente vengono prodotte in tutta la Sardegna anche se, visto il loro ingrediente principale, il formaggio, la loro origine la si può far risalire a quelle aree dell’isola che tradizionalmente vivevano di pastorizia. Le Seadas sono considerate un dolce esclusivamente perché cosparsa di miele e zucchero, ma in origine erano considerate un secondo piatto. Il loro nome deriva dalla parola dialettale “seu” cioè “sego”, e ricorda la brillantezza che il miele di corbezzolo dona a questo dolce. La sebada è un dolce strettamente legato alla civiltà pastorale; era infatti il simbolo di benvenuto che le donne preparavano e offrivano ai pastori quando, dopo un lungo periodo di transumanza, ritornavano a casa. Generalmente viene proposto ricoperto di miele di arancia o corbezzolo; quest’ultimo è senza ombra di dubbio il più caratteristico della Sardegna, il suo profumo è di media intensità e ricorda quello delle foglie d’edera e dei fondi di caffè.