A guardare il numero dei componenti (ben otto) della band I Ratti della Sabina uno potrebbe pensare che siano una band jazz.
Oppure, come è capitato a me, dal nome si potrebbe pensare ad una crew hip-hop (si il gioco di parole è assolutamente voluto, essendo i Ratti tutti della provincia di Rieti, in Sabina appunto).
Ma poi guardando gli strumenti suonati da questi ragazzi qualche sospetto illuminante può arrivare. Si avete indovinato, è folk-rock con molto rock e un po di pop.
I Ratti della Sabina sono in attività dal 1996, è il presente Va tutto bene è il loro sesto album. Numeri non da poco, infatti l’esperienza si sente eccome. Non conosco la precedente produzione del gruppo laziale (anche come fede calcistica?) ma questo album presenta una band matura, capace di proporre brani ben strutturati, con un suono ben definito che si muove agevolmente tra musica popolare italiana, folk-rock, cantautorato e pop-rock più attuale e modaiolo di derivazione U2 (o, se preferite, Coldplay).
I Ratti son davvero bravi, le voci dei cantanti ben impostate, i testi carini, e son sicuro che dal vivo sanno come smuovere la gente dal torpore. L’album presenta almeno un paio di pezzi che se qualche radio di quelle importanti decidesse di spingere avrebbero di sicuro successo.
Va tutto bene contiene 11 brani accattivanti + una ghost track (anche se in effetti ci sono ben otto ghost track, però solo una è un brano, le altre son vuote ma di durata variabile), con citazioni colte e non, in grado di soddisfare diversi palati. Se vi piacciono i Bandabardò, i Baustelle, gli U2 (o i Coldplay) e se vi piacerebbe sentirli ben miscelati insieme, o se più semplicemente siete alla ricerca di un buon disco intelligentemente pop(ular), allora questo album non può mancare alla vostra collezione.
Mario (luglio 2009)
Tracklist:
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Eccomi qua
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Un po’ di Sole
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Qualcosa d’interessante
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Quante volte
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La banda
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Sette stelle
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Piccolo principe
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Sarà per questo
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Una strana logica
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Oggi io
- Tra la Luna e la tua schiena
17. Luna
daniela margheriti