IAMX – Kingdom of welcome addiction (2009)

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Capita che in certi periodi le cose da fare e da seguire siano tantissime, può capitare che in questi periodi alcune cose interessanti possano sfuggire o passare inosservate.

E’ quello che stava per succedere a Kingdom of welcome addiction terzo album di IAMX, progetto solista di Chris Corner fondatore degli Sneaker Pimps insieme a Liam Howe, ma grazie ai miei validi collaboratori (Angelo e Giacomo) non è successo 🙂 .

E’ per fortuna aggiungo, in quanto Chris Corner col suo progetto I Am X ci ha già regalato due album interessanti e quest’ultimo Kingdom of welcome addiction non è assolutamente da meno.

Se il primo album Kiss + Swallow si muoveva tra trip-hop, goth-dance, richiami ai corrosivi Gang of Four, influenze industrial di derivazione NIN e brani più pop-rock Blur oriented; se il secondo album The Alternative ci aveva mostrato una sua maggiore maturità in fase compositiva unita ad una evoluzione sonora anche come cantante e una maggiore affinità a band come Placebo e Muse; in questo nuovo album Chris Corner ha fatto una summa delle esperienze precedenti dando vita ad un disco davvero elegante e godibile capace di essere valido sia sotto l’aspetto pop-rock che sui dancefloor (pur essendo meno danzereccio degli episodi precedenti).

Kingdom of welcome addiction riprende tutte le sonorità precedenti e le unisce ad altre di derivazione darkwave (per fortuna qualcun altro oltre Trent Raznor si ricorda dei grandissimi Bauhaus) e di derivazione Depeche Mode con anche qualche richiamo ai migliori Japan. In questo senso ricorda il percorso dei Ladytron fatto con Velocifero. Rispetto ai Ladytron però Chris Corner ha una maggiore attitudine pop (che in confronto ai precedenti album nella costruzione dei brani è più vicina ai primi U2) e soprattutto una maggiore voglia di introspezione (presente sin dal primo album).

Molto bella la voce di Janine Gezang che accompagna il nostro in diversi brani, su My secret friend (il brano più ruffiano dell’intero disco) c’è la brava Imogen Heap.

In conclusione, dicevo sopra che Kingdom of welcome addiction non è assolutamente da meno rispetto ai due lavori precedenti (Kiss + Swallow, The Alternative), anzi probabilmente, no mi correggo senza probabilmente, è il suo lavoro migliore. La titletrack da sola vale il prezzo del biglietto, aggiungeteci in più delle perle come Tear Garden, You can be happy, Think of England o come I am terrified che se l’avesse scritta il buon (e bravo) Manuel Agnelli avreste visto molti spellarsi le mani a forza di applausi. Quello in cui conferma le sue qualità che già lo avevano fatto apprezzare precedentemente, ovvero capacità di scrittura sia a livello musicale che di testi, eleganza e misura, nonché una bella voce capace di guidarci con valide linee melodiche nelle proprie personali ossessioni. Ebbene qui in questa sua terza fatica come IAMX ci mostra in più un suono maggiormente personale, che lo porta ad essere uno dei migliori interpreti dell’elettro-goth in chiave pop.

Proprio un bell’album assolutamente consigliato, tra i più belli del 2009.

A must have!!!

 

 

 

 

Mario (settembre 2009)

 

 

 

 

Tracklist:

1.Nature of inviting

2.Kingdom of welcome addiction

3.Tear garden

4.My secret friend

5.An I for an I

6.I am terrified

7.Think of England

8.The stupid, the proud

9.You can be happy

10.The great shipwreck of life

11.Running

 

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