Se state leggendo i miei ed altri deliri qui su Miusika parte della colpa va sicuramente al sito LoveHate80.it e ai suoi ideatori e curatori. Infatti dopo una segnalazione di un vecchio amico Punk di Udine scopro questo stupendo sito dedicato al Punk Hardcore Italiano degli anni 80 che in un botto mi ha riportato indietro di diverse vite e che, anche con l’influenza di altri siti diciamo più istituzionali, ha fatto rialzare alta una fiamma che ardeva nascosta sotto la cenere. La fiamma dei miei deliri (ma anche passioni) ovvio, per cui ripeto colpa loro.
Si ha ragione il vecchio Stiv Rottame, ragazzacci di LoveHate80.it state scoprendo un sacco di verminai.
Godetevi l’intervista che mi hanno concesso – in chat – con grande cortesia Roberto e Giorgio a marzo 2007.
Miusika: Ciao ragazzi, presentatevi e presentate il vostro sito
Giorgio: Vai Rob, dilla tu la storia…
Roberto: Io ed Angelo, il terzo socio oggi non presente, siamo legati da tempo alla scena HC. Iniziamo a metà anni 80 con un programma alla radio; considera che abbiamo passato la nostra infanzia e parte dell’adolescenza in un paesino sperduto tra le colline argillose e ventose della Lucania… non c’era un cazzo: o si diventava tossici di eroina oppure si giocava a pallone nella squadra del paese. Eravamo a 450 Km da Roma, 800 Km da Bologna, 1000 Km da Milano. Ovviamente minorenni, dunque senza auto e soprattutto senza una lira. I dischi li compravamo 3/4 volte l’anno esclusivamente per posta (T.V.O.R., Blu Bus, ecc, ma anche da Nannucci e simili per le cose più “normali”) tramite ordini cumulativi dividendoci i dischi per titoli per poi duplicarceli a vicenda su cassetta. Eravamo quattro gatti… le amicizie con i nostri simili erano quasi esclusivamente epistolari…
Miusika: Si ti capisco benissimo…
Roberto: Dunque le notizie arrivavano al rallentatore, quando arrivavano, e spesso a iniziativa/evento avvenuto. In paese ci consideravano dei deficienti/tossici e venivamo spesso derisi, minacciati e attaccati da coatti eroinomani, alcolisti violenti e caramba alienati. Una volta un tizio enorme e invasato ha quasi sfondato ad accettate la porta di legno della cantina in cui stavamo provando… ci siamo barricati dentro. Una paura fottuta. Molto Shining!!! Tornando a noi… il calcio e l’eroina non ci interessavano per cui dopo aver condotto un programma radio e fatto un paio di fanzine durate pochi numeri, M.A.D. e Irrazionalità Sconnessa, decidemmo di formare una band e così nascono gli Androfobia. Qui entra in ballo l’amico Giorgio…
Giorgio: Essì, il grande talent scout! Era circa il 1993… nel 1992 è nata l’etichetta del sottoscritto che prendeva nome e origine dalla mia attività di distributore di materiale indipendente, la Mele Marce Records attiva dal 1985. Poi programmi in radio e organizzazioni di concerti punk nella mia città, Bari, la quale non offriva un gran da fare, anzi solo storiacce… eroina, tamarri, ecc.
Roberto: Dunque arriviamo agli inizi dei 90… Sul finire degli 80, inizi 90, prima io, poi Angelo, ci trasferiamo in maniera definitiva a Roma (escludendo una mia recente parentesi di 5 anni a Milano…). Insomma per farla breve, con gli Androfobia dopo due demo facciamo uscire questo disco per la Mele Marce Records di Giorgio, un 7″ che si chiama Schegge d’eventi, EP sfigato per via dei suoni sballati, colpa del classico tecnico dello studio totalmente a digiuno di punk e simili. Contemporaneamente suono il basso con i romani Oltraggio e Resistenza, gruppo crust-core superpoliticizzato dalla vita molto breve ma intensa. Dopo l’uscita del disco degli Androfobia defenestriamo il cantante, mutiamo moniker in Disumana Res e ci buttiamo su un industrial noise alla Ministry/Godflesh.
Miusika: Però influenze mica male
Roberto: I Disumana Res muoiono nel 1997, dopo aver registrato due demo e un buon album che, per nostro totale disinteresse, non verrà mai pubblicato. Qualche anno dopo nasce l’esigenza di fare altro e, una sera, dopo svariate birre bevute in un pub di San Lorenzo, io e Angelo pensiamo di realizzare un sito web di documentazione sulla scena HC italiana degli 80. LoveHate80.it è in rete dall’11 febbraio 2003. Dopo qualche mese Giorgio, che nel frattempo ha vissuto per un paio di anni in USA, rientra in Italia e nasce la collaborazione che dura ancora oggi.
Giorgio: Ho una buona banca dati e sento questa passione ancora forte… insomma è nato tutto spontaneamente tra me, Rob e Angelo che, come ha spiegato Rob, avevamo già instaurato un buon rapporto al momento della realizzazione del disco degli Androfobia. Era una mia prassi… quando con l’etichetta producevo o aiutavo una band mi interessava molto instaurare un rapporto di amicizia. Lo possono testimoniare anche tutti gli altri gruppi passati per la Mele Marce Records: Chemical Posse, Sottopressione, Point of View, Dive into the Extreme, Immunity, Miskatonic University…
Miusika: Nel frattempo le cose, si fa per dire, cambiano…
Roberto: Subentra la tecnologia, Internet.
Giorgio: Eggià
Miusika: Oggi la realtà pugliese almeno dal punto di vista musicale mi sembra ben viva
Roberto: Non seguo tanto quello che succede…
Miusika: Quantomeno si riesce a far sentire molto di più di prima, proprio per il motivo ke dici tu Rob
Giorgio: Mah, qualcosina in più c’è…
Roberto: Internet sicuramente aiuta moltissimo. Difatti questa chiacchierata la stiamo facendo tramite chat da tre città diverse. Se ci pensi… è pazzesco come eravamo messi all’epoca, coi francobolli riciclati e annessi e connessi… ci voleva passione vera, non ci sono cazzi.
Giorgio: Però non esageriamo, rispetto al passato non è che ci sia stata questa grande crescita.
Roberto: Già, io non seguo forse perché non vengo ben stimolato…
Miusika: Si probabilmente per te che la vivi ogni giorno si, ma considera che prima quasi quasi neanche si sapeva che esistevate
Roberto: I nuovi gruppi non si schiodano dai vecchi canoni.
Miusika: Fuori dai denti che ne pensate di Caparezza?
Roberto: Ho visto un paio di video e ascoltato qualcosa per caso alla radio. Diciamo che non mi sta antipatico. Da qualche parte ho letto che ha un passato alquanto discutibile… però non lo conosco, non so…
Giorgio: Non ascolto quelle cose comunque, se riesce a camparci, tanto di cappello. Inoltre, considerando la merda che gira, lui almeno suona…
Miusika: Si, ne parla anche lui apertamente del suo passato da servo delle case discografiche
Roberto: Pare facesse cose strane… boh.
Miusika: A me piace molto lo trovo molto zappiano
Miusika: Torniamo a voi. Il materiale grazie a Giorgio in buona parte lo avevate quindi quali sono state le difficoltà maggiori che avete incontrato e che tuttora incontrate nello sviluppare il sito?
Roberto: Nessuna. É il tempo che ci frega!
Giorgio: Direi il tempo.
Roberto: Lavoriamo tutti e ovviamente abbiamo anche altri interessi. Ci dedichiamo a LoveHate80.it molto poco.
Giorgio: Se potessimo investire tutte le nostre energie il sito sarebbe un pozzo infinito di notizie.
Roberto: Vogliamo prenderci il tempo necessario. Non ci piacciono le cose fatte male, di fretta…
Giorgio: Vedrete il sito riempirsi. Giusto socio?
Roberto: Giusto.
Giorgio: Si, io e Rob siamo molto in sintonia sulla precisione delle cose, per cui quello che pubblichiamo è sempre visto e rivisto da tutti e tre, per essere sicuri che non ci siano errori.
Miusika: Ottimo
Roberto: Facciamo tutto in tre; poi io mi smazzo la grafica: dal sito ai vari manifesti delle nostre iniziative, alle cover, all’impaginazione del libro T.V.O.R. Insomma c’è sempre qualcosa da fare.
Miusika: Rob ki ti ha influenzato nel tuo stile?
Roberto: A livello grafico dici?
Miusika: Si esatto
Roberto: La grafica è anche il mio lavoro dunque seguo vari stili. Per quanto riguarda la grafica punk nello specifico indubbiamente mi hanno influenzato molte fanzine che leggevo/guardavo da ragazzino, su tutte T.V.O.R. – Teste Vuote Ossa Rotte, ma ce ne erano anche altre, tipo Archaeopteryx che la facevano Benzo e Bad Trip…
Giorgio: Grande il nostro grafico!
Roberto: Gianluca “Bad Trip” ci ha lasciato da poco e noi siamo sconvolti. Disegnava la vignette per la nostra zine 10 anni di mucchi selvaggi e ossa rotte in Italia.
Giorgio: Grande artista e persona. Ci mancherà.
Miusika: Concordo sia sull’artista e soprattutto sulla persona, lo conobbi tanti anni fa quando faceva Archeopteryx. Sul fatto che T.V.O.R. ti abbia influenzato è evidente. Non vorrei dire castronerie ma credo Stiv abbia influenzato una moltitudine di persone
Roberto: Stiv è uno zozzo!
Giorgio: Stiffone ci ha fatto penare però alla fine ne è valsa la pena.
Roberto: A proposito della nostra zine… il n.6 è pronto lunedi prossimo, all’interno c’è un poster dedicato proprio al Prof Bad Trip (attualmente è in preparazione il n.8. N.d.R.)…
Miusika: Lo merita.
Giorgio: E intervista ai Bloody Riot de Roma.
Miusika: Pensate di metterla on line?
Giorgio: Ci avevamo pensato già dal primo numero ma la carta vale di più.
Roberto: Per adesso è disponibile in versione cartacea, vecchio stile. Tra l’altro non costa nulla, è gratuita…
Giorgio: La consumi e la vivi meglio!
Miusika: Senza dubbio, ma raggiunge meno persone no?
Giorgio: Mah, chi la vuole se la procura facilmente.
Roberto: Raggiunge le persone realmente interessate. Indubbiamente se la mettessimo on line arriverebbe a un sacco di gente… ma alla fine a noi non interessa più di tanto. Facciamo le cose che ci piacciono. Ci piace la carta, volevamo uscire dal web e l’abbiamo fatto.
Giorgio: Si proprio così, anche per questo stiamo lavorando a un libro documentativo…
Roberto: E a un film documentario.
Giorgio: Per poter avere un malloppo da sfogliare con grafica da paura (giusto Rob?), una valanga di immagini e tante info.
Roberto: L’autoproduzione continua e la qualità cresce, vuoi per i nuovi mezzi di comunicazione, Internet, i computer e tutte queste belle cose.
Giorgio: Nulla di più vero.
Roberto: Le produzioni legate alla vecchia scena italiana, che oggi escono fuori come funghi, a volte non mi soddisfano… hanno pochi contenuti. Ovviamente ci sono le varie eccezioni…
Miusika: Anche autoincensanti direi, per lo meno la maggior parte
Giorgio: Ci interessano i contenuti, sono quelli che rendono il tutto più particolare e interessante… vivo.
Miusika: Permettetemi allora una piccola critica, non vi sembra che il sito manchi di qualcosa? forse proprio di quelle cose che invece state mettendo sulla zine? E premetto il sito mi piace molto ma…
Roberto: Troppo statico?
Miusika: Si un pokito statico
Giorgio: Il sito, per come la vedo io, è documentativo, non potrebbe e non vuole essere una fanzine dinamica…
Roberto: Come dice Giorgio il nostro sito è un contenitore. Un contenitore di documenti e testimonianze ormai difficilmente reperibili.
Giorgio: É un recipiente che noi colmeremo sino a farlo trabboccare.
Roberto: C’è da dire che le attività legate al sito ci assorbono parecchio; la zine, prima il disco Hate/Love, poi il libro-raccolta di T.V.O.R. Adesso stiamo lavorando al nuovo libro e al film, ci teniamo molto e ci dedichiamo a questi progetti “reali” più che al web.
Giorgio: Il sito vuole essere un archivio sulla nostra scena Punk Hardcore Oi degli anni 80 dove chiunque può entrare liberamente senza registrarsi, consultare, scaricare e stampare riproduzioni digitali in formato reale. Non abbiamo copyright, l’unica cosa che chiediamo (ma che non abbiamo scritto da nessuna parte!) è di citare la fonte, quando vengono prese informazioni o immagini da LoveHate80.it.
Roberto: La compilation esce a gennaio 2005, dopo circa un anno e mezzo di lavoro e deliri al limite del grottesco. Il disco si chiama Hate/Love, è stato stampato in 500 copie sia in 2CD che in 2LP. 45 i gruppi presenti. Allegato ad ambedue i formati un booklet di ben 48 pagine. Esaurito dopo qualche mese è stato da poco ristampato: il cd da Hellnation e il vinile da Agipunk. In Italia non era mai uscito un doppio del genere, l’ispirazione è stata la famosa compilation internazionale Peace/War… la nostra cover e il titolo sono una specie di citazione a quel disco.
Miusika: Avete usato vecchie registrazioni o nuove?
Giorgio: Abbiamo usato per lo più vecchie registrazioni edite.
Roberto: Tutto materiale dell’epoca un po’ ripulito ma comunque registrazioni anni 80.
Giorgio: Diciamo che voleva essere una compilation tipo “best of…”, anche se ci sono pezzi dal vivo o pezzi estratti da demo.
Roberto: Dando comunque spazio anche ai gruppi più imboscati, sconosciuti, un tributo anche per loro. Purtroppo qualche nome importante è rimasto fuori…
Miusika: Mi sembra giusto, la scena l’abbiamo fatta tutti, non solo due o tre gruppi
Roberto: Il vinile ha uno spazio molto limitato e non ci andava di mettere delle bonus song solo sulla versione CD… non sarebbe stato corretto nei confronti di chi preferisce e acquista il vinile.
Giorgio: Il disco è stato realizzato in collaborazione con tutti i gruppi presenti e i brani sono stati scelti in comune accordo.
Roberto: Si, non abbiamo fregato niente e nessuno. E tutti sono rimasti soddisfatti del risultato finale.
Giorgio: Ci teniamo che tutto sia fatto alla luce del sole.
Miusika: Immagino che avrete avuto qualche difficoltà a contattare le band, o il sito in ciò vi ha aiutato?
Roberto: Il sito è stato fondamentale.
Giorgio: Però avevamo già parecchi contatti, un pò di vecchie amicizie che abbiamo fatto fruttare, proprio grazie agli anni passati nella militanza.
Roberto: I contatti allacciati tramite il sito ci hanno portato a realizzare la compilation, abbiamo ritrovato molta gente. Come dicevo prima, facevamo fanzine, radio, poi i gruppi… Giorgio aveva la distribuzione, l’etichetta… insomma un po’ di persone già le conoscevamo, solo che avevamo perso i contatti, le band nel frattempo si sono sciolte, gli indirizzi sono cambiati ma piano piano siamo arrivati a tutti.
Miusika: Ottimo. Parliamo del libro, che se non ricordo male è successivo al disco
Roberto: La raccolta di T.V.O.R.?
Miusika: Si
Roberto: Andavamo spesso a casa di Stiv per recuperare materiale e dai suoi innumerevoli cassetti ogni volta saltavano fuori i bellissimi originali di T.V.O.R. Un giorno ero al lavoro, guardavo il sito di Maximum Rock’n’Roll, e all’improvviso è arrivata l’idea… cazzo, dobbiamo assolutamente ristampare T.V.O.R. I soci si sono dimostrati subito entusiasti, Stiv pure… insomma ci abbiamo impiegato circa un anno e mezzo perchè Stiv non caccia uno spillo da casa sua. Almeno una volta al mese andavamo a Como con computer e scanner e ci ammazzavamo di scansioni e drinkettini. Stiv ha conservato tutti gli originali di T.V.O.R. ma alcune pagine mancavano o erano a ridotte a brandelli, il lavoro di ricerca e di editing è stato lungo e complesso…
Miusika: Tra l’altro credo che nel libro vi sia un numero che non ha mai visto la luce
Roberto: Si, ci sono varie pagine assolutamente inedite del mai pubblicato n.6, poi c’è una ricca sezione di extra con illustrazioni, foto, ricordi, lettere, flyer… insomma sono 304 pagine ricche di grafica cattiva e ironica, centinaia di foto spettacolari e testi da spiscio, ma anche molto seri. C’è praticamente tutto su/di T.V.O.R., ovvero TUTTO quello che un punk vorrebbe leggere e guardare.
Miusika: Richiedetelo gente, richiedetelo. Ne avete ancora copie, si?
Roberto: Si. Per info e/o ordini scrivete qui: ordini@lovehate80.it
Miusika: Parlavate anche di un film documentario, quando pensate che veda la luce?
Roberto: Beh, non possiamo prevedere i tempi di lavorazione. Abbiamo recuperato un sacco di filmati d’epoca, realizzato oltre settanta video interviste ma è ancora lunga… il discorso è sempre lo stesso: nessuna fretta e fare le cose al meglio.
Miusika: Mi sembra giusto
Roberto: Tenetevi aggiornati su http://www.lovehate80.it/
Miusika: Avete anche organizzato concerti con le vecchie band che sono tornate a suonare?
Roberto: Si, abbiamo praticamente “costretto” gli Impact a tornare sui palchi… questa è stata una grande gioia per noi in quanto gli Impact erano – e sono – uno dei nostri gruppi preferiti. Sul loro sito http://www.impact-hc80.com/ trovate un comunicato di Gigo che spiega benissimo quello che è accaduto; è stata una cosa molto particolare, sai… quelle cose che DEVONO succedere.
Miusika: Come vengono accolti i “vecchietti” dai giovani e dai non più giovani?
Roberto: Beh gli Impact attuali spaccano, sono una macchina da guerra. Non si risparmiano e non risparmiano nessuno. Durante le sei date del T.V.O.R. tour 2006, che abbiamo organizzato a maggio per presentare il libro, ce ne siamo resi conto molto bene. Si è instaurato un feeling particolare, noi, gli Impact e Stiv. Sembrava veramente di essere tornati indietro nel tempo.
Giorgio: Gli Impact hanno suonato e suonano senza troppe menate, con lo spirito giusto. Si sentivano di farlo e lo hanno fatto.
Roberto: E si divertono un sacco…
Giorgio: Vibrazioni anni 80…
Roberto: Sono freschi e spontanei…
Giorgio: Esatto. Loro si divertono, suonano in maniera del tutto spassionata senza, come detto, troppe menate, semplicemente gli va.
Roberto: Per il tour, oltre agli Impact, abbiamo avuto modo di invitare anche gli Eu’s Arse, i Fall Out, i Klaxon, gli Infezione…
Giorgio: Il tour ci ha portato via anche molto tempo, a livello organizzativo, ma ne è valsa la pena.
Roberto: Prossimamente ci sarà il debutto dei riformati Crash Box…
Giorgio: Esatto, ora tocca a Maniglia e soci spaccare il palco…
Roberto: Le reunion mi hanno sempre lasciato un po’ di amaro in bocca… ma con questi “ragazzi” è diverso. Molto diverso. Sono rimasti uguali a vent’anni fa, a parte le panze.
Giorgio: Quindi occhi aperti per i Crash Box.
Roberto: Lo spirito è lo stesso, ci si diverte…
Giorgio: Si lo spirito continua, diceva qualcuno…
Roberto: Ho amato i Negazione a dismisura. E Tax lo sa. Grande band, con una tenacia fuori dal comune. Guarda che non era mica facile fare tutto quello che hanno fatto loro, per un cazzo!
Giorgio: Si tanto di cappello a uno dei gruppi che ha segnato la mappa hardcore italiana nel mondo.
Miusika: Se permettete io mi tolgo tanto di cappello alla loro coerenza
Roberto: Si sono sciolti al massimo della loro popolarità…
Miusika: Nel momento in cui potevano far i soldi quelli veri e tanti han preferito mollare
Roberto: Perchè non ci stavano più dentro…
Giorgio: Si, non se la sentivano più…
Roberto: I palasport, i concerti con i Litfiba… e come fai? Stava diventando business, per giunta di serie B. Alla fine, stremati, hanno mollato.
Giorgio: Dopo tutto quello che avevano vissuto…
Roberto: Sono iniziati gli scazzi, è normale. Oggi non si pentono minimamente di quella scelta e sono sempre molto amici. La loro è stata un’avventura sparata a 1000.
Giorgio: Adrenalina a palla.
Roberto: Poi era una delle band con i testi più belli, almeno per me…
Miusika: Sicuramente quella con i testi meno scontati
Roberto: Ad esempio già allora i testi dei Wretched mi stavano stretti…
Miusika: Meno sloganeggianti
Roberto: Tutti uguali, dopo un po’ uno dice “che palle!”. I Negazione erano diversi, come lo erano i Peggio Punx, gli Indigesti e molti altri.
Miusika: Anche gli I Refuse It! aggiungo
Roberto: Si si, loro erano i meno scontati anche musicalmente, usavano le tastiere e questo li ha penalizzati. Il giro hardcore punk è sempre stato molto rigido…
Miusika: Lo so bene
Roberto: Non erano catalogabili come gruppo HC e dunque non li chiamavano spesso per suonare…
Giorgio: Ricordo a Bari nel 1984, al Re Artù, quando i punk locali salirono sul palco e gli staccarono i cavi proprio perché musicalmente poco punk. Però erano già avanti anni luce…
Miusika: Anche come persone, credo che dipendesse dal fatto che rispetto a molti altri non erano dei ragazzini. Torniamo al T.V.O.R. tour 2006 che riscontri avete avuto?
Roberto: Ottimi.
Giorgio: Molto molto buoni.
Roberto: A parte la prima data a Milano, che per vari problemi di organizzazione – ma anche per sciopero dei mezzi – non è venuta proprio benissimo, è stato sempre un crescendo. A Bologna c’erano circa 900 persone e Roma non è stata da meno. El Paso a Torino strabordava… bellissimo. Poi molti personaggi della vecchia scena sono venuti a salutarci, a salutare Stiv, gli Impact… c’era gente che non si incontrava/sentiva da 15/20 anni! Grandi abbracci… e bevute! É stato veramente bello. Vi consiglio ancora di leggere il comunicato post tour sul sito degli Impact.
Giorgio: Si infatti la cosa molto carina e che a ogni data sono venute parecchie persone del vecchio giro di amici di Stiv, degli Impact e nostri. Al Leoncavallo c’era anche gente venuta dall’estero…
Roberto: Si, due pazzi venuti apposta dall’Inghilterra per vedere gli Impact…
Giorgio: Leggetevi anche il tour report di Stiffone sul n.4 della nostra zine 10 anni…
Roberto: Un tizio a Milano si è fratturato la caviglia, il piede girato a 90°…
Giorgio: S’è spaccato di brutto, proprio ossa rotte, è il caso di dirlo…
Roberto: Sudore, sangue, hardcore e ossa rotte!
Miusika: Se Stiv aveva chiamato la zine Teste Vuote Ossa Rotte un motivo c’era ahahahahahahahahah
Roberto: Il tour è stata una bella esperienza. Può sembrare una cazzata ma quei giorni sono stati estremamente intensi e pieni di cose da fare. Poi le amicizie, quelle che si sono consolidate e le nuove…
Giorgio: Si, direi che abbiamo fatto proprio bene ad organizzarlo.
Roberto: É riuscito perché ci siamo sbattuti per farlo.
Giorgio: Esatto.
Miusika: Diciamo la verità, con LoveHate80.it state facendo un sacco di danni
Roberto: Si si, ce lo dicono tutti!
Miusika: Ahahahahahahahahah
Giorgio: Speriamo nel senso buono del termine…
Miusika: Ovvio
Roberto: Stiv una volta ci disse che stavamo scoperchiando un bidone d’immondizia…
Giorgio: Ahahah
Miusika: Grazie ragazzi e continuate a far danni.
Se anche Voi vi siete incuriositi visitate il sito http://www.lovehate80.it/ e www.myspace.com/rob_hate comunque troverete notizie sulle iniziative dei ragazzacci sulle nostre News.
marco g. (F.O.A.D.)