Non nascondo che le istantanee colte in studio di registrazione ed incorniciate all’interno della copertina apribile, raffiguranti una sorta di Campioni del Mondo contro Resto del Mondo (solo a leggere i nomi viene da ridere) e la riproduzione del tesserino ferroviario del giovane Mc Laughlin hanno rappresentato un ulteriore valido motivo di avvicinamento ad “Electric guitarist”. .
Non l’unico ovviamente, vedevo John Mc Laughlin come l’Alfiere della Mahavishnu cui tutto era concesso ed ammiravo l’uomo bianco che intenerì per la seconda volta Miles Davis, ma più di tutto di Mc Laughlin mi piaceva come suonava e nel suo periodo più fecondo il suo approccio era in grado di mettere d’ accordo anche chi non lo frequentava.
Come a volte accade quando in cucina circolano cuochi tutti molto bravi, non tutto il materiale inciso con lo stuolo di guests è del medesimo livello: direi che la parte centrale del secondo lato (“Are you the one? Are you the one?” e “Phenomenon: compulsion” ) ed il tema principale di “Friendship” sul primo, non sembrano all’altezza della situazione, temi forse sottotono e sound che non decolla come ci si aspetterebbe. Di classe superiore e veramente “elettrico” è invece il tema di “New York on my mind” il classico pezzo che, da solo, vale il disco; se potete procuratevi questo pezzo: è necessario.
Anto (1978)
Tracks:
1. New York On My Mind |
2. Friendship |
3. Every Tear From Every Eye |
4. Do You Hear The Voices You Left Behind? |
5. Are You The One? Are You The One? |
6. Phenomenon: Compulsion |
7. My Foolish Heart |