L’invasione degli omini verdi – Nel nome di chi? (2010)

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Credo sia nel destino di tutti gli artisti dopo un certo numero di anni di esperienza (e per quelli prolifici dopo un certo numero di album) arrivare ad un labile traguardo chiamato maturità.

Potrebbe essere il caso ad esempio dei L’invasione degli omini verdi.

Infatti la band lombarda vanta un attività decennale e piaccia o no si cresce di età e di conseguenza anche l’approccio alla propria musica e al modo di affrontare i temi cambia.

La riprova la abbiamo su Nel nome di chi?, quinta prova sulla lunga distanza che ci propongono L’invasione degli omini verdi.

Un album sempre nel segno del punk proposto dalla band bresciana, che si muove tra hardcore e melodico di scuola californiana (forse più old school che in passato) e che vede l’ingresso di Giaco al basso ed ai cori (autore tra l’altro di uno dei brani, La linea del tempo, uno dei pochi pezzi a non avermi del tutto convinto). Un album che conferma la maturità tecnica del quartetto con Mauri in grande spolvero, ma anche gli altri non scherzano. Un album che conferma la capacità di scrittura di Ale autore di tutti i brani (esclusa La linea del tempo), anzi credo che in questo disco abbia dato le sue prove migliori, i primi tre brani sono davvero ottimi col giusto equilibrio tra hc e melodico senza sfociare nel mainstream e da soli valgono l’acquisto del disco, in questo ben supportato dai suoi compadres e da Jason Livermore nel dar sostanza alle sue canzoni anche nell’immettere altre sonorità non solo quelle prettamente punk (pop, metal, alternative) e che Nel nome di chi? ha forse raggiunto la maturità di cui sopra anche a livello di linee vocali (cantate in italiano, alla faccia di chi dice che l’italiano non è rock).

Ma questa maturità è decisamente più palese se guardiamo alle liriche (in italiano sottolineo ancora) che, pur avendo ancora una sana giovanile incazzatura, mostrano anche una malinconica amarezza, o se preferite disillusione, che il tempo che passa, senza che le cose migliorino, porta.

Credo che anche per questo Nel nome di chi? possa essere considerato l’album della maturità de L’invasione degli omini verdi, maturità intesa soprattutto come punto di arrivo di un percorso che ha portato ad una crescita costante sia a livello musicale che a livello dei testi della band. Un punto d’arrivo che può secondo me portare i ragazzi a due scelte o continuare su questa strada col rischio di ripetersi in peggio (o peggio ancora scadere nel commerciale più bieco), o prendere altre strade contigue al punk che permettano di cimentarsi in altro con la stessa attitudine, come ad esempio hanno fatto i Tre allegri ragazzi morti con Primitivi del futuro, e raggiungere altre maturità 😉 . Attenzione però, può anche essere che il sottoscritto si sbagli e il prossimo disco sia meglio di questo ed io sarei sicuramente il primo a goderne 🙂 , ma la parte finale del cd qualche dubbio me lo ha suscitato.

Comunque pensiamo al presente ora e il presente dei L’invasione degli omini verdi è decisamente roseo, Nel nome di chi? è ad esser avari di complimenti un buon album punk che mi fa sperare che forse lo spirito continua ancora oggi, nonostante tutti coloro che hanno reso il punk (hardcore incluso purtroppo) un prodotto commerciale usa e getta come tanti altri.

Consigliato a tutti indistintamente.

 

 

 

 

Mario (aprile 2010)

 

 

 

 

Tracklist:

1 L’Italia Che Muore

2 Lamenti

3 Nel Nome Di Chi?

4 La Striscia Del Pianto

5 Invisibile

6 Spiegami Perchè?

7 Stagioni Perdute

8 Il Cielo Che Non C’è

9 La Terra Trema

10 Fantasmi

11 La Linea Del Tempo

 

 

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