Mike Patton – Mondo Cane (2010)

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Prodotto dall’etichetta discografica Ipecac Recordings e distribuito in Italia da GoodFellas, è uscito nel maggio del 2010 “Mondo Cane”, un album che ripropone undici brani, ripuliti e rimasterizzati, registrati dal vivo nei concerti, eseguiti fra Italia ed Europa a cavallo fra 2007 e 2008, in cui il cantante statunitense Mike Patton (versatile voce di Faith no More, Mr. Bungle, Fantômas, Tomahawk, Peeping Tom, nonché fondatore con Greg Werckman della Ipecac Recordings che ha in catalogo oltre ad alcune delle band in cui canta lo stesso Patton anche artisti del calibro del maestro Ennio Morrricone, i Melvins, Isis, the Young Gods, gli ZU ecc. ndR), accompagnato da artisti famosi come il trombettista siciliano Roy Paci, Alessandro Stefana, chitarra solista di Capossela e Guano Padano e dall’intera orchestra emiliana “Arturo Toscanini” diretta dal maestro Aldo Sisillo, ripropone numerosi successi di musica leggera italiana del periodo d’oro degli anni ’50/’70.

La selezione dei brani presenti nel CD, molto varia ed eterogenea, spazia da grandi classici come “Il cielo in una stanza” e “Senza fine” di Gino Paoli a canzoni ironiche e confidenziali come “Che notte!” di Fred Buscaglione e “20 km al giorno” di Nicola Arigliano.

Trovano spazio nel disco anche reinterpretazioni di classici della canzone napoletana come “Scalinatella” di Bonagura Cioffi, di successi “minori” del panorama musicale italico come “L’uomo che non sapeva amare” di Nico Fidenco e di pezzi come “Ore d’amore”, versione con testo italiano di Franco Migliacci di “The world we knew” di Frank Sinatra, incisa da Fred Bongusto nel 1968.

Numerose e curiose sono inoltre le riscoperte di brani poco noti a cominciare da “Ti offro da bere”, canzone di Gianni Meccia che Gianni Morandi ha inserito nel suo secondo album, “Ritratto di Gianni”, nel 1964, per continuare con “Quello che conta” motivo con testo del regista Luciano Salce su musica di Ennio Morricone, che Luigi Tenco canta nel film del 1962 “La cuccagna”, del quale è anche interprete.

Completano infine la bella ed interessante tracklist di questo caratteristico album “L’urlo negro”, un beat quasi punk dei Blackmen, gruppo italiano del quale non si ricordano altri brani degni di nota, e “Deep down”, di Ennio Morricone, traccia tratta dalla colonna sonora del film di Mario Bava del 1968 “Diabolik”, originariamente cantata da Christy, pseudonimo di Maria Cristina Brancucci, assai più nota in Italia per aver interpretato il brano “Amore amore amore amore” di Sordi e Piccioni.

Alla luce di quanti scritto possiamo quindi affermare, senza possibilità di essere smentiti, che questo lavoro sia un’esperienza d’ascolto piacevole, perché è ben suonato e ben interpretato.

Se proprio vogliamo trovare un difetto, che però nulla toglie alla bellezza e alla novità di questo disco, è la pronuncia di Mike Patton che, sebbene sia ben scandita e comprensibilissima, risente di una forte inflessione anglosassone.

 

 

 

 

Elio Marracci (ottobre 2010)

 

 

 

 

Tracklist:

  1. Il cielo in una stanza (Paoli/ Mina)

  2. Che notte! (Buscaglione/ Chiosso)

  3. Ore d’amore (Bongusto/ Migliacci/ Sigman/ Kaempfert)

  4. 20 km al giorno (Arigliano/ Massara/ Mogol)

  5. Quello che conta (Salce/ Morricone)

  6. Urlo negro (Blackmen)

  7. Deep down (Morricone)

  8. Scalinatella (Murolo/ Bonagura/ Cioffi)

  9. L’uomo che non sapeva amare (Fidenco/ Pallavicini/ Mogol)

  10. Ti offro da bere (Morandi/ Meccia)

  11. Senza fine (Vanoni/ Gragnaniello)

 

 

 

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