MONOGRAFIE

Varie e accurate monografie di artisti musicali, sezione del sito dedicata a musicisti fondamentali, di cui si è arrivati a scrivere che il vero capolavoro è stato la loro stessa vita...

CAPOLAVORI

Fonemi intraducibili, articolazioni di suoni rochi e profondi, a tratti solo respiri dolenti, bisbigli o pianti cangianti in lamento. Note liquide che scivolano affaticate tra brusii e sussurri metallici. Un linguaggio misterioso e alieno, inaspettatamente familiare seppure inequivocabilmente...

RECENSIONI

Qui puoi leggere tutte le recensioni degli album ascoltati dalla redazione di Miusika.net la nostra "critica" può aiutarti a scegliere cosa ascoltare. Se vuoi puoi esprimere la tua opinione commentando le singole recensioni.

Jesus Lizard – Head (1990)

Ricordo ancora come se fosse oggi la prima volta che sentii Head dei Jesus Lizard era ottobre del 1990. Mi ricordo che ero un sul malinconico andante perché nonostante fossero usciti dei bei dischi non trovavo niente di veramente furioso, che mi coinvolgesse nel profondo, a livello di pancia, quando avvenne un miracolo un anima

GANG OF FOUR “Solid gold” (1981)

C’ era molta attesa attorno alla seconda prova della banda dei quattro dopo l’ elettrizzante “Entertainment” del 1979. Un’ attesa giustificabile a ben vedere, visto che il quartetto di Leeds è uno dei nomi di punta della straordinaria scena inglese che, dall’esplosione del punk, continua a sfornare una serie incredibile di talenti.

FRANK ZAPPA “Waka/Jawaka” (1972)

Le registrazioni che Frank Zappa effettuò nel 1972 non sono importanti solo dal punto di vista musicale ma, soprattutto da quello personale del musicista di Baltimora. Esse rappresentano infatti un passo decisivo verso una caldamente auspicata normalità dopo gli eventi negativi del 1971 (su tutti l’infortunio occorsogli al Rainbow theatre di Londra e l’ingloriosa fine

LARRY MARTIN FACTORY “Daimler benz” (1978)

    Verrebbe da pensare a donne e motori guardando la copertina di “Daimler Benz”, quarto lavoro della Larry Martin Factory, ma basta aprirla e sfilare la sleeve interna per vedere che l’inquietante logo (teschio e feto) già a tutto schermo sulla cover del precedente “Early down flyers…” c’è sempre.

FRANK ZAPPA “Sleep dirt” (1979)

Con “Studio Tan” ed “Orchestral favorites”, “Sleep dirt” (del 1979) fa parte del lotto di dischi pubblicati per ripicca dalla Warner Bros senza l’ autorizzazione dell’ autore. La vertenza tra Zappa e la Warner nacque in occasione del rifiuto opposto a Zappa, da parte della casa discografica, di pubblicare un album quadruplo

ELVIS COSTELLO & THE ATTRACTIONS “Trust” (1981)

“Trust” è il disco più spigoloso, sofferto e poco rassicurante del primo periodo di Costello. Inciso con i nervi scoperti, riciclato, a detta dell’autore, con “della roba vecchia” (peraltro di grande fattura: Watch your step e New lace sleeves sono stupende), forse un po’ discontinuo ma segnaletico, in alcuni passaggi, della maturazione che da lì

THE BEACH BOYS “The Beach Boys love you” (1977)

Durissimi gli anni ’70 per i Beach Boys, con pochissimo da ricordare (giusto i dischi fino ad “Holland”), imprigionati in una stasi creativa irreversibile, penosi per Brian Wilson costretto a letto e nelle mani di uno psichiatra. La foto all’interno della copertina di “The Beach Boys love you” dà un’ idea di