Rinf – Chaosjugend Strasse (2008)

Rinf___Chaosjugend_Strasse__2008_.jpgPer fortuna a volte ritornano.

Parlo di etichette indipendenti scomparse prematuramente e con loro tutto il patrimonio sonoro che le caratterizzava, ma a volte qualcuna riesce a rinascere dalle proprie ceneri.
E’ il caso della Spittle Records che per sua e nostra fortuna è tornata a farsi sentire ristampando pezzi di storia della musica rock italiana degli anni ’80.

Sono già 11 i dischi della rinnovata Spittle, tra cui testimonianze a volte uniche di Chelsea Hotel, Putrid Fever, Stazione Suicida, Neon, Leanan Sidhe, Diaframma e il gruppo di cui parliamo oggi, i Rinf.
Di quasi tutte queste band ho un ricordo legato a contatti diretti e in qualche caso da un legame di amicizia, nel caso dei Stazione Suicida e dei Rinf ho un ricordo ancora più forte dato che apparirono nell’ultima compilation che facemmo Dark Movements 2. Quindi potete immaginare quanto piacere m’abbia fatto vedere ristampato Sangue nel Muro dei Stazione Suicida e ricevere Chaosjugend Strasse dei Rinf.
 

Chaosjugend Strasse testimonia, in questa bella raccolta, il meglio di questo gruppo di pazzerelloni toscani che si muovevano tra Prato e Firenze, si tratta di materiale edito ed inedito che ha due aggiunte recenti, Bleib Mit Mir e le linee di basso suonate da Duccio Stefanelli su Linoleum.

I Rinf all’epoca furono per la scena italiana che già vantava tante bellissime anomalie, un gruppo ancor di più anomalo. Infatti mentre la maggior parte dei ragazzi che voleva dare uno scossone all’asfittica musica italiana decideva di seguire la strada del punk hardcore o del post punk, loro scelsero una strada ancor più impervia.
Era quella indicata da gente come James Chance, Circus Mort, Clock DVA, Gang of Four e i primi Swans. Suoni e canzoni che partendo dal pop venivano destrutturati, se preferite de-evoluti seguendo la grande intuizione dei Devo, e passando attraverso contaminazioni funk, industrial e jazz divenivano altro, un altro pop, provate la loro allucinata versione di Sex Machine di James Brown e poi ditemi. Non contenti di ciò, come se non fosse già abbastanza Michele Santini e Roberto Toccafondi (autore di tutti i pezzi) con la complicità dei vari compagni di viaggio decisero di cantare in tedesco. Il risultato sono chiaramente dei pezzi assolutamente elettrici, trascinanti e di sicuro non convenzionali.
Va da sé che qualche pezzo ha risentito del passare degli anni mentre altri sono fenomenali come all’epoca, questo è il bello e il brutto di canzoni fatte con la batteria elettronica di quel periodo. Registrati oggi con un batterista con le bacchette serie, ho idea che più di un critico si prostrerebbe di fronte al risultato.

In ogni caso Chaosjugend Strasse è un album che non dovrebbe mancare nella discoteca personale di chi ama la wave italiana o di chi è alla ricerca di qualcosa di diverso dal già sentito e se non avete mai sentito i Rinf questo è un buon momento per farlo.





Mario (ottobre 2008)





Tracklist:
1.Mexico
2.Rennen
3.Tropical Nacht
4.Was besonders
5.Warmes U-Bahn
6.Danke Mami
7.Bulldog
8.Dorian Gray
9.Otto Weininger
10.Linoleum
11.Sex Machine
12.Bleib Mit Mir

 

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