Credo sia pacifico che la palma del disco meno riuscito nella carriera dei Police debba essere attribuita al loro terzo album del 1980:“Zenyatta Mondatta” .
Uscito sul finire di un estate che vedeva uscite colossali (l’elenco è lungo ma basterebbe citare Joy Division, Xtc e Talking Heads per avere un idea di che razza di carri armati ci fossero in giro), ed anticipato da un singolo un po’ sciocco dal lato B inutilmente retrò (“Don’t stand so close to me/Friends”), il terzo (ovviamente attesissimo) disco dei Police, forniva da subito l’idea di un lavoro tirato via con mestiere e contraddistinto dal marchio dei clichè.
Certamente Sting & co. in quel frangente navigavano nella burrasca di una seconda Beatlemania, e la realizzazione del loro nuovo disco, già di per sé difficile, non poteva non scontare un tale baillame ma anche mettendo da parte le salaci dosi di ecumenismo di cui erano provvisti in molti, è difficile non accorgersi che in “Zenyatta Mondatta” di idee ce ne sono poche e quelle poche non propriamente memorabili.
I Police avevano dalla loro la formula magica ed un’eccezionale coesione umana e tecnica ma a differenza dei Dire Straits che avevano vissuto un’ analoga situazione di pressione uscendone con un ottimo secondo disco (“Communiquè”), trascurarono eccessivamente il materiale ed è a fatica che scoviamo sul primo lato una “Driven to tears” di classe ed un’interessante profondità nel suono della chitarra di Andy Summers in “When the world….” (l’unico che, a conti fatti ne esce fuori bene(*)).
Poco ancora sul secondo lato, tolto forse l’incedere orientale di “Behind my camel” (frammento invero monolitico sempre di Summers) e, volendo, il reggaetto di “Man in a suitcase” ma era ovviamente troppo poco per il gruppo che sul finire del 1979 aveva favorito l’ingresso del vocabolo New Wave nel panorama musicale, cambiando la percezione del fenomeno che per i quindicenni di allora costituiva nutrimento quotidiano.
(*) Gli armonici ottavati in specie sono favolosi!
Anto (2000)
Tracklist:
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“Don’t Stand So Close to Me”
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“Driven to Tears”
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“When the World Is Running Down, You Make the Best of What’s Still Around”
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“Canary in a Coalmine”
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“Voices Inside My Head”
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“Bombs Away”
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“De Do Do Do, De Da Da Da”
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“Behind My Camel”
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“Man in a Suitcase”
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“Shadows in the Rain”
- “The Other Way of Stopping”