Grandissima attesa per la data milanese che, in giorno, giovedì 26 maggio ha toccato l’Alcatraz di Milano.
Nonostante il locale milanese sia utilizzato solo sul palco piccolo, il colorato e giovane pubblico dei Wombats accalca il sottopalco lasciando il resto del locale vuoto.
Aprono la serata gli Orange, duo milanese che strimpella un indie-rock molto tranquillo e spensierato che non suscita molta attenzione da parte mia se non per il fatto che alla voce e chitarra c’è Francesco Mandelli (in arte il Nongio di MTV e adesso metà dei “i soliti idioti”).
Alle 22 spaccate si spengono le luci e l’ovazione è immensa rispetto al numero di persone presenti nel locale. Il front-man Mattew nasconde a stento la sua emozione e attaccano subito con “Our Perfect Disease” scatenando la folla che continuerà a ballare per tutta la durata del concerto.
Il trio inglese propone un indie-rock molto orecchiabile ma che cambia repentinamente con ritmi più veloci.
I brani che la band presenta questa sera sono pescati da tutti e due i loro lavori in studio, ma, per questa volta, viene dato più spazio ai brani più vecchi quali Patricia The Stripper, Party In A Forrest, My First Wedding e Lets Dance To Joy Division che chiuderà la serata.
Molto acclamati anche i pezzi tratti dall’ultimo album come 1996, Techno Fan e Schumacher The Champagne.
I Wombats si confermano così come una band in ascesa in grado di accendere le folle e di far divertire tutti quanti.
Stefano Cremaschi (maggio 2011)
© Stefano Cremaschi in esclusiva per Miusika.net
The Wombats – live @ Alcatraz (Milano 26/05/2011)
© Stefano Cremaschi in esclusiva per Miusika.net