Decisamente il 2009 sembra che ci voglia regalare dei buoni album con della buona musica.
Ultimo, ma credo che non sarà l’ultimo, l’album d’esordio dei milanesi Veracrash, 11:11.
I Veracrash erano riusciti ad attirare l’attenzione su di se già col loro Ep The Ghost del 2006, il tempo intercorso più un cambio di formazione ha permesso a questi ragazzi di scendere ancor più in profondità e portarli ad un sound più maturo e corposo.
Il pezzo introduttivo Spoon potrebbe in parte trarci in inganno con delle atmosfere vagamente shoegaze seppur tinte d’oscuro, ma il sound dei Veracrash è invece un suono potente che si muove tra alternative e psichedelia con buone spruzzate di darkwave e qualcuna metallica. Sonorità capaci di trascinarti fino all’headbanging e al pogo selvaggio ma anche ammalianti quando le atmosfere si fanno più psichedeliche o gotiche.
I riferimenti musicali sono abbastanza evidenti e cioè Motorpsycho, One Dimensional Band, la darkwave in generale (Broken teeth, Golden Mouth) e i Killing Joke in particolare (su Perceptive Tollage ricordano quelli del periodo Revelations abilmente mescolati ad un sound Motorpsycho), ma il bello è che pur essendo i riferimenti piuttosto espliciti il risultato finale prodotto dai Veracrash è un sound assolutamente personale e decisamente valido, che riesce a miscelare amabilmente quanto sopra e che rende 11:11 uno degli album più belli del 2009.
I Veracrash qualcuno probabilmente li ricorderà come una band promettente, ma oggi con questo 11:11 sono una bellissima realtà. Unico neo testi solo ed esclusivamente in inglese, peccato.
Certo 11:11 non è un album adatto a tutti i palati, ma se amate le band nominate prima non potete farvelo scappare.
Da avere punto.
Mario (luglio 2009)
Tracklist:
1. Spoon
2. Miseducation
3. Beyond The Grave
4. Jeeza
5. Santa Sangre
6. Perceptive Tollage
7. Broken Teeth, Golden Mouth
8. Russian Roulette
9. Snakes For Breakfast
Polprav