Sulla strada della purezza “Chairs missing” è il tassello sublime dei Wire classe 1978.
Quindici istantanee calibrate al millesimo dall’incatalogabile quartetto londinese.
L’excting enigma che Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed pubblicano undici anni dopo “The piper at the gates of dawn” ereditandone ruolo e potenza.
Figlio dalle visionarie inclinazioni, in bilico su orli abissali, vacillante.
Da subito l’ossessionante Practice makes perfect , costruito su un tempo di marcia da catena di montaggio, vi fornisce le istruzioni del gioco: essenzialità (due accordi), vena surreale (testo) e follia da teatro dell’assurdo (le assordanti risate che chiudono il brano).
French film (blurred) fa convivere strofa e accordi Barrettiani con una grande apertura melodica e grandi cori (Wire delicious!); anche qui, finale incredibile con chitarre che si intersecano su un suono ‘spalancante’ che non sembra di questa terra e di questo mondo.
Another the letter (flash di 1:06) e Men 2nd (stacco di iperminimalismo) introducono il primo capolavoro: Marooned, la storia di sopravvivenza di un naufrago alla deriva nei mari polari che vede ridursi sempre di più il perimetro del suo natante di ghiaccio.
Non sono da meno come poetica e tasso di classe superiore gli altri tre masterpieces: Outdoor miner, che non ha bisogno di nessun commento, I feel mysterious today e Used to ovvero perfezione e mistero (forse gli unici due vocaboli che possono sintetizzare l’esperienza Wire).
Anto (1978)
Tracklist:
- “Practise Makes Perfect”
- “French Film Blurred”
- “Another the Letter”
- “Men 2nd”
- “Marooned”
- “Sand in My Joints” –
- “Being Sucked in Again”
- “Heartbeat”
- “Mercy”
- “Outdoor Miner”
- “I Am the Fly”
- “I Feel Mysterious Today”
- “From the Nursery”
- “Used To”
-
“Too Late”